29/05/09

LA SOLITA PANZANA DELL'ANELLO MANCANTE E I GIORNALISTI IGNORANTI



Giorni fa su numerose testate giornalistiche cartacee e virtuali sono usciti numerosi articoli con titoli trionfalistici del tipo: "Ecco Ida, l'anello mancante tra uomo e scimmia" o "L'anello mancante si chiama Ida". La notizia riportata è da riferirsi all'articolo uscito sulla rivista scientifica "Public Library Science (PLOS) la quale ha riportato i risultati degli studi effettuati in gran segreto su Ida, un magnifico fossile straordinariamente completo di Darwinius masillae, un antichissimo primate lontano parente del lemure moderno. Per quanto il ritrovamento di uno scheletro così perfettamente conservato, completamente intero dopo 47 milioni di anni, addirittura con resti mummificati di stomaco e relativo ultimo pasto sia eccezionale, è invece un inetto pressapochista, filomaterialista scorretto, imbecille credulone chi ha cercato di sensazionalizzare la notizia, di per sè già così avvincente, facendola diventare una barzelletta da fine '800 definendolo con tronfia arroganza "L'ANELLO MANCANTE". l'anello mancante! l'anello mancante di che??!! Delle due l'una: o il museo di storia naturale di New York e John Hurum dell'università di Oslo dopo tutti i soldi che hanno speso per comprare, ricomporre, studiare Ida, ce stanno a provà per richiamare la maggiore quantità di puibblico possibile per rientrare dalle spese, e per avere spazio sui giornali di tutto il mondo, oppure i giornalisti convinti della ebetudine dei loro lettori fanno il titolone acchiappafessi per vendere un po' di più con la sensazione, ma in fondo non avendo voglia e non capendoci un'acca di 'ste cose, scrivono pari pari copiaincollando gli uni dagli altri le stesse fesserie. Infatti se uno si va a leggere la succitata rivista scientifica, troverà che alla fine il Darwinius masillae è sì molto importante perchè probabilmente modello originario di numerose discendenze di primati complessi (come in fondo è considerato l'uomo) ma nulla, proprio nulla (!) lascia pensare che in esso ci sia qualcosa che possa rappresentare il fantomatico (considerato dalla scienza inesistente) passaggio che chiarirebbe l'evoluzione dalla scimmia all'uomo, nè ad una forma trnsizionale infondo, che sarebbe l'unica espressione corretta. Non è neanche ancora una scimmia, ed è praticamente un lemure arboricolo notturno, ma si conosce fin troppo bene la compiaciuta tronfietà di certa parte del pensiero occidentale, che gode nel sentirsi moderna iconoclasta, banderuola dell'illuminismo scientifico che mortifica l'ignorante plebe spiritualizzata; retaggio di un antico preconcetto frustrato di ottusi meccanicisti aprioristici, in un passato in cui aveva ancora un senso schierarsi al fianco della ragione. Da qui si evidenzia una volta di più, come questa parte è diventata essa stessa fideistica, nel mostrarsi attaccata e irrimediabilmete corrotta da dogmi di derivazione scientifica, ma chiusi dietro una parvenza logica che sa di muffa. Ma la cosa peggiore davvero infima, è che chiunque abbia un briciolo di cultura scientifica non s'azzarderebbe mai a scrivere le ignobili parole (riferite alla scienza dell'evoluzione umana) trovato L'ANELLO MANCANTE!! neanche Darwin se fosse ancora vivo userebbe più quest'espressione inutile e bugiarda (e vi lascio lo sbattimento di leggere il perchè almeno vi fate una cultura). Tutto questo fraintendimento colposo nasce dal fatto che la struttura del pollice della mano del Darwinius masillae risulterebbe opponibile, e che dalle ossa del piede sembrerebbe lecito sostenere che fosse anche capace di assumere la posizione eretta, cose tra l'altro comuni a molti primati. Ma no! incredibile! finalmente i giornalisti italiani hanno risolto in quattro e quattr'otto secoli di questioni archeopaleobiologiche, individuando in un piccolo lemure di 47 milioni di anni fa l'anello mancante dimostrante che l'uomo deriva dalla scimmia. Pazzesco! Ma la questione è che ciò che davvero è "mancante" in uomini come i suddetti imbrattapagine, è solo l'applicazione, la curiosità, l'interesse a fornire ai propri simili concetti corretti sui quali costruire le proprie idee. Il trionfo del luogo comune eretto a idolo dorato della loro cultura arrogante e faziosa, traducendo la realtà per tutti noi manipolandola a piacere, servendocela tramite il loro filtro infame.

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