27/12/10

NATALE 2010



A tutti i lettori di Insolitanotizia.
Come avrete notato negli ultimi 2 mesi i post sono stati pochi, ma è una situazione legata esclusivamente all'impegno necessario per mantenere al meglio la mia unica fonte di reddito, che ovviamente non è questo blog, la quale come tutte le attività commerciali è imprescindibilmente asservita alle speculazioni del periodo natalizio.
Tirando le somme è stato un anno decisivo il 2010 sotto diversi punti di vista, in particolare per l'ufologia e l'atteggiamento di progressiva apertura ed approfondimento da parte dell'informazione globale nei suoi riguardi. Dovreste sapere come la penso: non è detto che l'attenzione politica e l'interesse mediatico, che con la declassificazione progressiva stanno determinando questo clima di crescente ottimismo e di maggior consapevolezza popolare nella questione ufo, siano autenticamente finalizzati alla condivisione della realtà. Purtroppo è assai probabile che sia solamente il tassello conseguente di un percorso prestabilito, il cui fine non è informare le masse della situazione reale, ma quello di manipolare il fenomeno a scopi che la maggior parte di noi è ben lungi dall'immaginare e comprendere per davvero.
Con questo non sostengo che ci sia per forza un megacomplotto riguardante chissà quali segreti, ma è pacifico che i poteri forti e le difese di tutto il mondo gestiscano queste situazioni delicate secondo priorità che rararmente coincidono con quelle del cittadino desideroso di comprendere. Cerchiamo di essere razionali ma senza cadere dalla paranoia opposta, ovvero dal presumere che le cose siano sempre lineari e manifeste e le trame machiavelliche non esistono a nessun livello. I grandi sistemi che gestiscono questi affari complessi dai risvolti socio-politico-economici imprevedibili tengono per sè le loro conquiste e le loro delicate verità, facendo di tutto per depistare la concorrenza: a meno che non ci sia un motivo impellente tale da spingere le istituzioni a mettere le carte in tavola e a condividere le proprie conoscenze con le masse, non aspettiamoci niente di diverso che la confidenzialità e la tutela del segreto. Sarebbe davvero ingenuo il contrario.
Per il resto la situazione è determinata dai soliti paradossi e dalla marea di disinformazione più o meno volontaria da parte di cialtroni più o meno consapevoli e da coloro i quali, elettisi alfieri del razionalismo scettico ma assolutamente insensibili alla ricerca della verità, battono sul ferro sempre caldo delle facili mistificazioni, puntando sull'ignoranza per imporre una visione esistenziale pseudoscientificamente materilistica, da invocare a furor di popolo ogni qual volta il ladro di polli viene smascherato. Studiate e stigmatizzate i mistificatori, ma chi di voi può vantare ancora un certa onestà intellettuale non può non accorgersi che invece di aborrire i dogmi come dicono, alcuni di essi dietro il paravento fittizio della ragione ne assurgono ad intoccabili e ne glorificano di propri, perpetuando alcune delle più bieche e subdole faziosità tipiche della mentalità scientista e nichilista ottocentesca, di cui purtroppo certa parte della critica scientifica ancora è prigioniera.
Il vero scienziato e il vero scettico sono quelli che si adoprano, studiando i fenomeni, per la comprensione dei meccanismi ancora incerti e misteriosi delle realtà del nostro mondo, non coloro che pontificano metodicamente per il trionfo del metodo della negazione, seppur con la ragione. La vera onestà intellettuale è saper guardare anche là dove è scomodo dover ammettere che qualcosa non quadra e il progresso mentale non si conquista con l'auto referenzialità e la propaganda della propria conoscenza, ma si ottiene e si sviluppa solamente col coraggio per fissare l'ignoto e l'immaginazione per vederne i confini: qualità che emergono solamente dopo aver ammesso a sè stessi e compreso intimamente di sapere di non sapere un fico secco.
Ecco lo spunto per tutti coloro che si vantano di cercare e di ricercare nelle cose vere o finte di questo mondo: sappiate che il nostro e il loro è tutto un bluff: non sappiamo niente su chi siamo, cosa facciamo o perchè. Sappiamo vagamente a cosa potremmo arrivare se, un giorno, l'essere umano riuscisse a comprendere anche solo sè stesso, veramente. Gli indizi sono dentro di noi e tutt'intorno a noi, ma se la scienza riesce ad essere l'unico metodo condivisibile per avanzare nel discernimento del puzzle, la metafisica condizione umana deve essere la pietra angolare da cui sorge lo stimolo alla quadratura del cerchio, la fonte inesauribile di motivazione dalla quale immaginare una soluzione, senza la quale tutto sarebbe inutilmente lezioso e fine a sè stesso.

Auguri e buon anno a tutti.

W.B.

19/12/10

POLTERGEIST?



Si tratta di un vero fenomeno sovrannaturale o di semplice messa in scena? Secondo alcune tra le voci tradizionalmente scettiche, ma non stupide, stiamo assistendo esclusivamente ad un ragazzino particolarmente abile a dare l'illusione di essere trascinato da una forza invisibile. Sarà, ma se è così è davvero bravo.
Si dice che la sedia si muova prima del corpo del ragazzo, cosa che ne smaschererebbe la spinta, ma il fatto che lo stesso si rifugi subito nelle braccia di quella che sembra esserne la madre, come per trarne conforto in seguito ad un bello spavento, resta un elemento psicologicamente realistico e particolarmente efficace.
E' il solito video di Youtube, quindi armatevi di pinze prima di pensare a prenderlo per buono, se proprio ci tenete...
Ciò nonostante ricordiamoci che anche in tempi recenti, casi riconducibili al classico "poltergeist" considerabili autentici, quindi senza una spiegazione razionale seppur dopo studi approfonditi, ci sono, da sempre, anche se come al solito certa parte della critica razionalista fa finta di dimenticarsene.
Per quanto sia enorme l'utilizzo improprio del termine, questa misteriosa manifestazione è stata largamente utilizzata per frodi di ogni tipo nonchè stereotipizzata in diversi film. In sostanza però il fenomeno Poltergeist ha origini e testimonianze antichissime e spiegazioni assai incerte, specialmente nelle sue accezioni più credibili. Resta in effetti una realtà molto controversa ancora molto poco considerata in ambito scientifico, nella quale però sembra nascondersi molto di più di semplici inganni o di inquietanti spiritelli burloni.

22/10/10

QUANTE PROBABILITA' CHE PRIMA O POI QUALCUNO DI QUESTI COLPISCA LA TERRA?



Il puntino giallo siamo noi, gli altri sono gli asterodi scoperti negli ultimi anni..
Fa effetto vero?

11/10/10

MUTILAZIONE ANIMALE: A Strange Harvest © 1980 and 1989 by Linda Moulton Howe - Pt.1



Questo è un documentario (in inglese) girato da Linda Moulton Howe, ufologa specializzata nelle indagini sullo scottante mistero della "cattle mutilation", questione molto controversa sovente legata agli ufo. Il filmato è un po' datato ma purtroppo nessun elemento rilevante è emerso in questi anni da poter invalidarne la completezza.
Come compendio riproponiamo qui sotto il nostro articolo "Mutilazione animale", dell'anno scorso.

MUTILAZIONE ANIMALE (CATTLE MUTILATION)

La mutilazione animale (cattle mutilation) è un fenomeno molto controverso, che seppur relazionato talvolta ad avvistamenti di nefandi elicotteri neri o strane aeronavi sconosciute, riportati in concomitanza al ritrovamento delle carcasse, per la specificità e l'inspiegabilità di alcune caratteristiche tipiche dovrebbe essere considerato un mistero a sé; generalmente però tali eventi sono ormai comunemente compresi nell'ufologia come una delle manifestazioni più oscure correlate al fenomeno. È impossibile stabilire un caso numero uno poiché presumibilmente nel medioevo, o comunque prima del XIX secolo, tali aberrazioni erano considerate dei prodigi diabolici o semplicemente delle strane aggressioni da parte di predatori famelici. Già Charles Fort, celebre scrittore ed indagatore dell' occulto americano, riporta casi di ritrovamento di cadaveri di pecore, conigli e altri animali da allevamento, orrendamente mutilati, in concomitanza a luci misteriose e portentose nel Galles dei primi del novecento, e casi simili sono riportati in alcune cronache più antiche. Prima che il fenomeno salisse alla ribalta con alcuni casi celebri che diffusero letteralmente il panico in alcune zone degli Stati Uniti, nella seconda metà del XX secolo, si ha notizia di qualcosa avvenuto nei primi anni '60 al confine tra Kansas e Pennsylvania, probabilmente semi occultato dalle autorità. Il primo episodio veramente documentato di mutilazione animale, avvenuto nel settembre del 1967 ad Alamosa nel Colorado, è la mutilazione ai danni del cavallo Lady diventato in seguito famoso come “Snippy the horse” (da: to snip: tagliare-tagliuzzare). Dal punto di vista ufologico la cattle mutilation è interessante per due fattori: primo, come abbiamo detto spesso è correlato ad avvistamenti di ovni o ad insoliti e misteriosi fenomeni luminosi; in oltre vi sono anche testimonianze (più o meno credibili) di vacche o altri animali in volo catturati da dischi volanti (tra cui anche alcuni controversi filmati per lo più considerati falsi). Secondo, la natura di tali mutilazioni e le tecniche riconducibili ad esse sono assolutamente stupefacenti e sconcertanti, assolutamente inusuali e non rapportabili ad alcun fine scientifico particolare noto, da prevedere in oltre una procedura così furtiva ed eccentrica.

Ecco gli elementi caratteristici propri della mutilazione animale:

- le vittime sono di solito bestie da allevamento o da cortile (vacche, cavalli, pecore, etc.)

- seppur in presenza di severe recisioni e ferite da taglio varie, sia esternamente che internamente alla carcassa non vi è la minima traccia di sangue, né segno di alcun tipo (trascinamento, impronte di passi o pneumatici etc.) che possa far pensare ad uno spostamento del cadavere e alla relativa macellazione dell'animale in altro luogo (se non il trasporto per via aerea ovviamente)

- la notevole precisione e qualità del taglio simile solo a quello chirurgico, nonché la sorprendente caratteristica cauterizzazione immediata della zona adiacente alla resezione, tipica di un apparecchio di taglio al laser, con temperature stimate in alcune centinaia di gradi; il problema però è che sovente si è notato manchino i residui microscopici di carbone che caratterizzano l'incisione laser chirurgica e veterinaria, nonostante l'esame anatomo patologico abbia confermato comunque la presenza di emoglobina e collagene “cotti”, dimostranti che il tessuto è stato asportato con una tecnologia generante abbastanza calore da cauterizzare all'istante

- la rimozione di occhi, mammelle e organi genitali

- la rimozione dell'ano simile per profondità e tecnica a quella chirurgica veterinaria

- la rimozione della lingua e di uno o di tutte e due le labbra

- la rimozione di un singolo orecchio

- la rimozione della carne e della pelle attorno alla mascella e sotto l'orecchio

- la rimozione degli organi del basso ventre

- l'inspiegabile deterioramento degli organi rimanenti senza presentare danni ai tessuti circostanti

- la mancanza di segni tipici di animali predatori (morsi, lacerazione di carni o pelle, impronte)

- l'assenza di segni di animali ed insetti necrofagi e il rifiuto di questi di nutrirsi della carcassa

- l'inusuale agitazione e tendenza dei capi di bestiame rimasti a non voler dormire

- lo strano odore di medicina o “chimico” proveniente dal cadavere

- la presenza sul corpo e sul terreno circostante di strani buchi o segni apparentemente simmetrici di origine e ragione ignota.

(Già di per sé alcuni di questi elementi tipici sono molto eloquenti, soprattutto se riscontrabili in concomitanza a sospetti casi di natura ufologica, o militare. Istintivamente lasciano ben pochi dubbi su cosa possa averli causati, ma scientificamente parlando si è sempre preferirto addurre spiegazioni più normali, anche se improbabili.)

In seguito alla prima ondata negli anni '60 e ad alcuni casi nella decade successiva, la discussione sul fenomeno esplose negli Stati Uniti, e dopo le pressioni della stampa e dell'opinione pubblica le autorità si affidarono all'FBI per far luce sul fenomeno, che nel 1979 avviò l' “Operation Animal Mutilation”. A capo di questa operazione fu messo l'agente Kenneth Rommel, ma la cosa si concluse con un nulla di fatto; infatti secondo la relazione conclusiva (per lo meno per il pubblico dominio) la mutilazione animale era nella maggior parte dei casi riconducibile a fenomeni naturali, e nei pochissimi altri era probabilmente dovuta fenomeni naturali non ancora ben compresi e comunque a quel momento non determinabili. Ovviamente non si potè fare altro che chiudere l'indagine non ascrivendo il fenomeno ad alcun responsabile. In un'altra inchiesta effetuata dalla “Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives” (ATF) contemporanea alla precedente e conclusasi anch'essa con un buco nell'acqua, iniziarono però ad emergere talune caratteristiche differenti, tra le quali una in particolare che aprì la porta alla terza ed ultima spiegazione possibile, ovvero che qualcuno e non qualcosa avesse provocato le mutilazioni, con fini ignoti.
Infatti l'elemento che fece pensare ad una sorta di rituale avente come vittime gli animali, fu il ritrovamento nei fluidi corporei delle bestie, di residui riconducibili a sostanze usate in medicina solitamente al fine di far rilassare e non far soffrire; il chè prevedeva anche una certa pietà, o più misteriosamente un particolare interesse a non corrompere l'organismo della vittima con le tipiche sostanze naturalmente secrete in seguito ad uno stato di stress e di paura.
Ad oggi la mutilazione animale è in pieno svolgimento soprattutto negli Stati Uniti, dove si registrano la quasi totalità dei casi, ma nessun ricercatore scientifico interessato a far carriera ha preso più sul serio il fenomeno della mutilazione animale, tanto che oggi essa è ridotta ad essere considerata come niente più che una leggenda metropolitana, anche se numerosi sono ogni anno i casi denunciati. Infatti secondo la scienza ufficiale si possono così riassumere le cause probabili (responsabili della mutilazione animale.)


Cause di mancanza o mutilazione di bocca, labbra, ano, genitali: sarebbero una scomparsa o ritenzione dei tessuti dovuta ad una particolare disidratazione, o l'azione di specifici parassiti o insetti saprofagi che cercando di entrare nella carcassa, attaccano punti dove la pelle è più sottile e penetrabile.

Cause di mancanza o mutilazione degli occhi o di organi interni molli: sarebbero insetti saprofagi come la “Sarcophaga Carnaria” o animali che si nutrono di carogne come ad esempio alcuni avvoltoi, che preferibilmente attaccano gli occhi e tendono a farsi strada facendo dei buchi per nutrirsi degli organi interni molli.

Cause dell'assenza di sangue nelle carcasse: all'interno del corpo il sangue talvolta si accumulerebbe nella sua totalità nei punti più in basso della carcassa, trasformandosi (a contatto col terreno) poi in componenti organici base; quello all'esterno del corpo invece verrebbe assorbito dal terreno dove gli insetti lo farebbero sparire, o il sole disseccare.

Cause delle incisioni chirurgiche: sarebbero da imputarsi a strappi e tagli dovuti alle contrazioni post-mortem e/o alla disidratazione, dal momento che la pelle tende a ritirarsi in seguito al decesso. (?)

Causa delle resezioni chirurgiche degli organi interni: sarebbe l'azione di batteri o insetti saprofagi che si nutrirebbero selettivamente di alcune sostanze presenti solo in alcuni organi.

Per la verità sono stati condotti diversi esperimenti per verificare la compatibilità dei segni tipici della cattle mutilation, con le normali attività di batteri e predatori. In particolare Robert T. Carrol, scettico ricercatore scientifico, dimostrò che i tagli sulla pelle e il deterioramento di alcuni organi da lui ottenuti in laboratorio, corrispondevano a quelli osservati in casi presunti di mutilazione animale. Ma se così fosse per tutti gli elementi tipici di questa aberrazione non saremmo qui a indagarne il mistero, visto che altre ricerche scientifiche, ad esempio quella del National Institute for Discovery Science, affermano che nelle analisi necroscopiche da loro effettuate sono riscontrabili anomalie inspiegabili.
Per quanto riguarda invece la possibilità non naturale di tale attività, si individuarono nelle inchieste svolte a livello nazionale tre possibili motivazioni di intervento umano:

Crudeltà verso gli animali: per quanto sia una devianza tristemente diffusa, essa raramente viene applicata ad animali di stazza considerevole come vacche o cavalli, ma più comunamente è circoscritta ad animali domestici come cani o gatti. È anche raro che per perpetrare tale crimine si utilizzino tecniche e strumenti sofisticati, come invece sembra avvenire nei casi autentici di mutilazione animale, anche se a tal proposito sono stati citati alcuni casi patologici di veterinari o medici che nel loro sadismo non mancavano di applicare la loro scienza.

Mutilazione a fini di culto: intesa come alternativa all crudeltà fine a sé stessa, essa ad esempio può giustificare l'assenza di sangue presupponendo che esso sia bevuto o raccolto dagli accoliti. In oltre è noto come alcuni organi possano essere d'interesse per sacrifici rituali effettuati da alcune sette esoteriche, così come l'asportazione di un feto da un animale gravido.
Per quanto sia l' FBI che l' ATF presero in considerazione seriamente tale ipotesi, ed alcuni casi fossero con probabilità riconducibili a tale attività, alla fine entrambe le inchieste conclusero che l'ipotesi “culto” non era da considerarsi plausibile come causa della vera mutilazione animale, e anche se nell'opinione pubblica la cosa fece scalpore e ci fu chi si convinse di tale ipotesi, in realtà i fatti non hanno mai avallato tale conclusione.

Ipotesi psico-traumatica: da citarsi giusto per dovere di cronaca è il più assurdo tentativo di spiegazione, contemplato negli anni '70 in seguito ai primi casi di sindrome post traumatica nei reduci della guerra in Vietnam; secondo questa tesi ad effettuare tali sevizie sarebbero stati ex soldati che nella loro psicosi avrebbero cercato sfogo ricreando le terribili torture patite od inflitte durante il conflitto, sulle povere bestie.

Per quanto in differenti periodi dell'inchiesta queste tesi vennero prese in considerazione attraversando l'opinione pubblica a folate di credulità, gli inquirenti non ritennero mai l'ipotesi d'intervento umano la chiave per risolvere il mistero; tant'è che non si individuarono nè persone né gruppi da ritenere responsabili, e se è noto alle autorità ogni tipo di crudeltà compiuta dagli uomini su animali vittime, fin dall'inizio la cattle mutilation è stata considerata ragionevolmente al di fuori di tale attitudine.
Questo fino agli anni '80, ma considerato che questo fenomeno continua ad apparire inarrestabile, negli ultimi anni sono sorte alcune nuove tesi di pari passo con l'insinuarsi di possibili teorie cospirazioniste di presunto coinvolgimento e relativo insabbiamento della questione ufo da parte del governo, o dal coinvolgimento dello stesso tramite le frangie più segrete dell'apparato militare.
Di recente una tra gli esperti più attivi è Linda M. Howe, la quale oltre ad essere una capace ricercatrice ufologica, sembra essere un' autorità in materia, anche se le sue conclusioni parziali restano improntate sul coinvolgimento ufologico. Altri invece puntano il dito verso armi segrete militari come cannoni a microonde, giustificando tale opinione con il frequente avvistamento dei famigerati elicotteri neri nell'immediatezza del manifestarsi del fenomeno. Difficle intendere come possa essere utile per le forze armate americane, farsi notare nel compromettente atto di mutilare animali, per di più con tecnologie (semi) segrete, quando potrebbero approfittare delle numerose basi in loro possesso nelle quali poter commettere ogni genere di nefandezza, senza essere visti da nessuno. L'unica spiegazione possibile, oltre alla generale diffusione della strategia del terrore, potrebbe essere una deliberata agenda per insinuare nella popolazione una diffusa diffidenza negli ufo, utilizzando mezzi militari sconosciuti o camuffati per far cadere la colpa di tali aberrazioni su ipotetici visitatori allogeni. In generale comunque, poco si può dire sul perchè di tale pratica sanguinaria. Mancano oltre al movente, delle prove solide e una seria volontà di analisi. Un bel mistero, difficile da comprendere e al momento qualsiasi ulteriore speculazione, su chi e perchè, resta inconcludente. E le vacche continuano a crepare.

09/10/10

ECCO LE NUOVE REGOLE DEGLI SCIENZIATI DEL SETI PER IL CONTATTO CON E.T. (in inglese)





Declaration of Principles Concerning the Conduct
of the Search for Extraterrestrial Intelligence
Preamble
The parties to this declaration are individuals and institutions participating in the
scientific Search for Extraterrestrial Intelligence (SETI).
The purpose of this document is to declare our commitment to conduct this search in a
scientifically valid and transparent manner and to establish uniform procedures for the
announcement of a confirmed SETI detection.
This commitment is made in recognition of the profound scientific, social, ethical, legal,
philosophical and other implications of a SETI detection. As this enterprise enjoys wide
public interest, but engenders uncertainty about how information collected during the
search will be handled, the signatories have voluntarily constructed this declaration. It,
together with a current list of signatory parties, will be placed on file with the
International Academy of Astronautics (IAA).

Principles
1. Searching: SETI experiments will be conducted transparently, and its practitioners will
be free to present reports on activities and results in public and professional fora. They
will also be responsive to news organizations and other public communications media
about their work.
2. Handling candidate evidence: In the event of a suspected detection of extraterrestrial
intelligence, the discoverer will make all efforts to verify the detection, using the
resources available to the discoverer and with the collaboration of other investigators,
whether or not signatories to this Declaration. Such efforts will include, but not be limited
to, observations at more than one facility and/or by more than one organization. There is
no obligation to disclose verification efforts while they are underway, and there should be
no premature disclosures pending verification. Inquiries from the media and news
organizations should be responded to promptly and honestly.
Information about candidate signals or other detections should be treated in the same way
that any scientist would treat provisional laboratory results. The Rio Scale, or its
equivalent, should be used as a guide to the import and significance of candidate
discoveries for the benefit of non-specialist audiences.
3. Confirmed detections: If the verification process confirms – by the consensus of the
other investigators involved and to a degree of certainty judged by the discoverers to be
credible – that a signal or other evidence is due to extraterrestrial intelligence, the
discoverer shall report this conclusion in a full and complete open manner to the public,
the scientific community, and the Secretary General of the United Nations. The
confirmation report will include the basic data, the process and results of the verification
efforts, any conclusions and intepretations, and any detected information content of the
signal itself. A formal report will also be made to the International Astronomical Union
(IAU).
4. All data necessary for the confirmation of the detection should be made available to the
international scientific community through publications, meetings, conferences, and other
appropriate means.
5. The discovery should be monitored. Any data bearing on the evidence of
extraterrestrial intelligence should be recorded and stored permanently to the greatest
extent feasible and practicable, in a form that will make it available to observers and to
the scientific community for further analysis and interpretation.
6. If the evidence of detection is in the form of electromagnetic signals, observers should
seek international agreement to protect the appropriate frequencies by exercising the
extraordinary procedures established within the World Administrative Radio Council of
the International Telecommunication Union.
7. Post Detection: A Post-Detection Task Group under the auspices of the IAA SETI
Permanent Study Group has been established to assist in matters that may arise in the
event of a confirmed signal, and to support the scientific and public analysis by offering
guidance, interpretation, and discussion of the wider implications of the detection.
8. Response to signals: In the case of the confirmed detection of a signal, signatories to
this declaration will not respond without first seeking guidance and consent of a broadly
representative international body, such as the United Nations.

Unanimously adopted by the SETI Permanent Study Group of the International
Academy of Astronautics, at its annual meeting in Prague, Czech Republic, on 30
September 2010.
These revised and streamlined Protocols are intended to replace the previous
document adopted by the International Academy of Astronautics in 1989.

30/09/10

ASTRONAVI MADRE DA PLUTONE?



Chi di voi ha letto questa notizia ed ha un minimo di esperienza nelle cose ufologiche, già avrà intuito il sapore bufalino del caso, anche (e soprattutto) se riportato con sensazione in diversi siti specializzati. Quelli invece che ancora si pongono dei dubbi sulla questione prendano atto di questo: le macchie che si vedono in queste foto tratte da Sky-Map sono aberrazioni grafiche, senza praticamente alcun margine di errore.
Purtroppo capisco che è davvero poco suggestiva come spiegazione, ma non sono un debunker e non ho interesse a negare il fenomeno ufo, anzi chi mi conosce sa quanto ci credo e quanto mi batto per una presa di coscienza collettiva del fenomeno, ma le affermazioni di questo tipo, come già era successo poco tempo fa con le immagini del SOHO e le presunte astronavi madre davanti al Sole, son un insulto all'intelligenza delle persone, e talvolta vili speculazioni veicolate in maniera appositamente scorretta.
Infatti se provaste voi stessi ad usare Sky-Map vedreste che la zona in questione è piena di questi "image artifacts", tanto che se ogni quadratino strano corrispondesse a reali corpi solidi volanti, ci sarebbero flotte intere di centinaia di mezzi in rotta verso l'interno del Sistema Solare, cosa che certamente prima o poi non sfuggirebbe neanche al più dilettante e filocomplottista degli astrofili. Il programma in questione assembla le diverse "fette" di Universo fotografate da diversi telescopi in tutto il mondo e digitalizzandone le immagini costruisce un interpretazione virtuale della realtà cosmologica. Niente di più facile che piccoli errori nel calcolo o nella composizione del mosaico, oppure zone temporaneamente non coperte dal servizio, creino questi classici buchi nelle immagini, dovuti soprattutto alla comprensibile approssimazione dello stato attuale di Sky-Map, il quale seppur utile ed affascinante, come quasi tutti i programmi di questo genere può avere diversi "bachi di programma" che si riflettono in "immagini spurie", ovvero artefatti creati dal software, ben riconoscibili e arcinoti a tutti gli appassionati di questo servizio.
Quindi è altrettanto facile, sia per un fruitore non adeguatamente scaltro, sia per il solito furbone propinatore di bufale ufologiche, mal interpretare questi quadratini e gridare all'astronave chilometrica in giro per il nostro giardino cosmico.
Per ottenere una prova valida a sostegno del fatto che questi buchi non sono astronavi, basterebbe controllare se col tempo esse dimostrassero di avere uno spostamento "intelligente". Se spuntano all'improvviso e rimangono immobili nel campo stellare, con enorme probabilità sono errori del software (oppure, con infinitesimale probabilità, per ridere dell'attualità, SPQR: Sono Pazzi Questi Rettiliani) .
In effetti le immagini dell'universo ottenute con le camere CCD (i sensori con cui abitualmente si riprende dal cosmo) presentano spesso simili artefatti (sia interni che esterni allo strumento di rilevazione). Il più delle volte si tratta appunto di errori del sistema, ma capita talvolta che quello che i soliti frettolosi strilloni potrebbero interpretare come astronavi galattiche, siano invece veri e propri fenomeni naturali. Sono diversi i fattori che possono trarre in inganno, come ad esempio i raggi cosmici che colpiscono il sensore con più frequenza (come quando il Sole è in forte attività): in questo caso si presentano in genere come tanti puntini, a volte anche addensati, ma non propriamente come quelli mostrati in queste ultime foto. Ovviamente la prima cosa che viene in mente nell'osservare un corpo in movimento nell spazio, è che possa trattarsi di un asteroide o di una cometa, non di Ashtar Sheran, ma escluse anche quest'ultime ipotesi non si potrebbe ancora gridare "all'astronave madre" con tanta facilità.
Un'altra causa ipotizzabile per quanto molto rara, potrebbe essere infatti rappresentata da “oggetti nebulari” (o “blobs”), ovvero composizioni astronomiche naturali. Questo fenomeno teorico però non è mai stato visto all’interno del Sistema Solare così come nello spazio interplanetario, e non è neppure previsto dalla teoria fisica, perlomeno in questa precisa fase evolutiva del nostro sistema solare, ma prima dell'impossibile...
Comunque l'unica variabile che potrebbe far pensare davvero ad una arca interstellare extraterrestre, oltre ai risultati all'infrarosso, sarebbe il moto e il comportamento tipico di un oggetto sotto controllo intelligente, ma a meno che gli occupanti della stessa non volessero prepararci al loro arrivo mostrandosi con tanta sfacciataggine, è molto più probabile che opterebbero per dei modi più discreti, magari negandosi alla nostra vista in modo di non farsi intercettare con tanta facilità. Infatti nel caso in cui una mega astronave aliena si dirigesse davvero verso di noi, secondo gli esperti sarebbe davvero improbabile poterla vedere a queste distanze, se non forse tramite i telescopi all'infrarosso.
La realtà della questione ufo, specialmente se legata ad un'ipotesi extraterrestre, è comunque così misteriosa e poco prevedibile che in effetti il contatto potrebbe accadere nei modi più impensabili, secondo logiche così aliene rispetto al nostro modo di pensare, da poter sorprenderci totalmente sia in un senso che nell'altro, ovvero sia per ingenuità che per diffidenza.
E' certamente possibile seppur improbabile, che un giorno i nostri telescopi avvistino un'arca interstellare nel nostro spicchio di universo, ma certamente non apparirà come un quadratino fisso su SkyMap. A rigor di logica se invece essi sono già qui e imperversano nei nostri cieli, hanno dimostrato chiaramente di poter rendersi sfuggenti ed invisibili; se invece devono ancora arrivare, in teoria dovremmo avere i mezzi per individuarli prima in altri modi.
La questione comunque è un altra: non fidatevi di quelli che vi porgono una fasulla bestialità senza nessun supporto logico scientifico; capisco che delle istituzioni e delle lobby ci sia poco di cui fidarsi, e che è facile prevedere che nel caso potrebbero nasconderci la verità, ma per avere certezze ci vuole molto di più che un puntino su una schermata di realtà virtuale. Fino a quando potranno prenderci per fessi, ci tratteranno da fessi, sta a noi smettere di poterglielo permettere, grazie alla logica e alla conoscenza. Alla fine due parole sole: Informatevi correttamente!

I MEN IN RED E GLI ASTRONAUTI AUTONOMI



Dal sito del CENSUR: http://www.cesnur.org/default.htm

Il panorama descritto in questo capitolo (movimenti, sette e religioni collegate all'ufologia. ndr) non sarebbe completo senza un accenno all’Associazione Astronauti Autonomi (oggi non più attiva) e ai Men in Red. Rigorosamente materialisti, entrambi potrebbero risentirsi per essere menzionati in un’enciclopedia dedicata alle esperienze, lato sensu, “religiose”: ma, avendo mostrato di essere anche dotati di un notevole senso dell’umorismo, potrebbero anche prendere la cosa con filosofia e comprendere le ragioni del nostro cenno.
L’Associazione Astronauti Autonomi (AAA) è esistita quale esperimento post-situazionista, tramite una rete di gruppi di intellettuali e artisti legati al mondo del Web e provenienti da varie nazioni, impegnato a studiare lo Spazio in quanto nuova frontiera di suggestioni per la cultura antagonista. Fondata il 23 aprile 1995 in Inghilterra e in seguito articolatasi in quaranta gruppi in diversi Paesi (Austria, Danimarca, Francia, Olanda, Svezia, Nuova Zelanda, Stati Uniti, Italia) non nasce in ambiente ufologico, ma aveva una componente apocalittica, in quanto riteneva che “i giorni che rimangono al mondo come lo conosciamo siano attualmente contati”, e l’unica salvezza consistesse nel costruire astronavi e abbandonare il Pianeta Terra. Questo esito è impedito dal capitalismo internazionale, che controlla e monopolizza l’astronautica; tuttavia, i costi delle tecnologie avanzate tendono a scendere e questo rende concretamente possibile spezzare il monopolio e costruire in proprio astronavi in modo autonomo e autogestito.
Lo spazio è poi presentato – non senza toni volutamente auto-ironici, ma assicurando sempre che l’astronautica autonoma è “una cosa seria e reale” – come un luogo del tutto libero, dove saranno possibili – come assicurava il sito Internet dell’associazione, anch’esso non più attivo – “sesso in gravità zero (molto più piacevole di quello sulla Terra), rave parties nello spazio (dove non arrivano gli sbirri), studi di registrazione in orbita (ottima acustica), video nello spazio (non necessariamente video spaziali!), e partite di calcio a tre porte”, queste ultime per sviluppare “una capacità essenziale all’astronauta spaziale: ovviamente, quella di muoversi in più direzioni contemporaneamente”. In fondo – secondo lo slogan dell’associazione – “solo coloro che tentano l’impossibile realizzeranno l’assurdo”, anche se al termine del “piano quinquennale” 1995-2000 che avrebbe dovuto portare al lancio delle prime astronavi autonome, l’AAA ha cessato le proprie attività, che in Italia erano dirette dall’artista Riccardo Balli, nato nel 1972.
L’esperienza del collettivo politico Men in Red (“Uomini in rosso”, contrapposti ai men in black dell’immaginario ufologico, in sigla MIR – che è anche il nome, dalla parola russa per “pace”, della stazione spaziale sovietica lanciata nel 1986, e l’acronimo del Movimiento de Izquierda Revolucionaria cileno), nato a Roma nel 1991 in collegamento con l’ambiente dei Centri Sociali, si situa invece decisamente sul terreno dell’ufologia, ma di una ufologia “radicale” e militante. Il punto di partenza del collettivo è costituito dalle teorie dell’ufologo marxista argentino Dante Minazzoli (a sua volta guerrigliero rivoluzionario, rifugiatosi poi in Francia) sull’esistenza di alieni pacifici (che provengono da una società senza classi spaziale e che rispettano però la “Legge Cosmica” secondo cui civiltà evolute non devono interferire negli affari interni di civiltà inferiori come la nostra) e insieme di altri alieni aggressivi, che pure visitano occasionalmente la Terra. I MIR condividono gran parte dell’analisi di Minazzoli, ma – a differenza dell’ufologo argentino – negano le visite alla Terra di alieni “aggressivi” ritenendo che di una tecnologia veramente avanzata possano disporre solo società pacifiche e senza classi (la tecnologia terrestre attuale è falsamente presentata come avanzata anche attraverso la diffusione su scala planetaria di notizie inventate, come sarebbe stata quella dello sbarco di uomini sulla Luna, in realtà un gigantesco “montaggio” della disinformazione capitalista). I resoconti su alieni “ostili” sono poi sospetti e in gran parte riconducibili al potere dominante.
L’ipotesi alternativa dei MIR è che – accanto all’Alien Nation maggioritaria che rispetta la “Legge Cosmica” di Minazzoli (che i MIR chiamano, con Star Trek, “Prima Direttiva”) – sia presente fra gli extraterrestri anche un movimento Alien Dissident che simpatizza con i terrestri e vuole aiutarli a uscire dal presente stato di barbarie capitalista in modo che possano entrare nella Confederazione Intergalattica. La maggioranza dei contattisti (anche se Adamski è rivalutato) secondo i MIR non è credibile, pure se ha il merito di rompere gli schemi dell’ufologia “ufficiale”, che cerca di monopolizzare il terreno ufologico, rivendicando il diritto a un rapporto “autogestito” con gli alieni. Il “contattismo autonomo” che i MIR propongono ha lo scopo di entrare in relazione con il movimento Alien Dissident, non attendendo tuttavia fatalisticamente la salvezza dai “compagni dello spazio”, ma nel frattempo operando per costruire le condizioni di una manifestazione pubblica degli extraterrestri, legate a una liberazione dalla barbarie del capitalismo. I MIR sono usciti allo scoperto in occasione del VI Simposio mondiale di Ufologia tenuto a San Marino il 4 aprile 1998, “occupando” il palco con uno striscione “UFO al popolo” e inserendosi nella dialettica fra CUN (Centro Ufologico Nazionale) e CISU (Centro Italiano di Studi Ufologici), criticando entrambi.
In seguito a Roma compaiono adesivi con gli slogan “Contro il capitale ufologia radicale” e “Ufologi borghesi avete solo pochi mesi”. Successivamente i MIR sono entrati in polemica anche con l’AAA – che ha risposto per le rime – e i due gruppi si sono accusati a vicenda di “millenarismo” e di fuga dalla realtà terrestre da cambiare in direzione di scenari spaziali più o meno improbabili. Anche questo dibattito, per quanto acceso, contribuisce alla crescita di un movimento che ha una sua consistenza e visibilità nell’ambiente dei Centri Sociali e della sinistra “alternativa” e che mostra come, dopo la caduta del comunismo sovietico, non manchi chi crede che un comunismo vittorioso e duraturo si sia invece affermato, se non sulla Terra, nei lontani domini della Confederazione Intergalattica. I membri del collettivo politico Men in Red, pur mantenendo attiva una casella e-mail, sembrano essere entrati negli ultimi anni in una fase che in altri contesti potrebbe essere definita come una “messa in sonno” dell’organizzazione, che non esclude futuri “risvegli” o nuove iniziative, magari – com’è nello stile del gruppo – “a sorpresa”.

Dagli Astronauti Autonomi ai Men In Red

28/09/10

CONFERENZA UFO E ARMI NUCLEARI DEL 27/9/2010

Tutti quelli che ingenuamente si aspettavano chissà quale novità saranno rimasti delusi, anche se come al solito la gran cassa di risonanza italiana e non, tramite i soliti strilloni del web ha caricato di significato una conferenza stampa che di per sè non prevedeva nessuna rivelazione particolare. Infatti un po' per sponsorizzare i soliti libri e un po' per continuare con la tabella del "Disclosure Project", questa press conference è stata organizzata per la puntualizzazione di alcuni avvenimenti già noti ma particolarmente intriganti, che legano gli ufo e le armi nucleari. Infatti non sono poche le testimonianze, alcune davvero imbarazzanti per l'esercito statunitense, in cui ex militari pluridecorati dichiarano di aver osservato o addirittura ripreso degli oggetti volanti non identificati, stazionare all'interno del perimetro di basi nucleari alleate. In alcuni casi come nel famosissimo episodio dell' Air Force Base di Malstorm, a detta di R. Salas un ufo triangolare venne ripreso da una videocamera manovrata dello stesso Capitano ora in pensione, nel distruggere un missile nucleare con un "raggio laser". In altri casi le testate vennero disabilitate irrimediabilmente dall'intruso, mandando in confusione la base missilistica in questione, i cui tecnici si videro bloccare inspiegabilmente i codici di lancio. In quello altrettanto famoso di Bentwaters, in Inghilterra, un'astronave che il colonnello C. Halt non esitò a definire "non di questo mondo", atterrò nelle vicinanze dei silo nucleari anglo-americani. Quest'ultimo episodio è validato da numerosi testimoni, e nonostante l'insabbiamento che a suo tempo venne perpetrato, oggi grazie alla disclosure è noto a tutti i ricercatori, anche perchè è uno dei pochi casi a fornire delle evidenze fisiche collaterali, come un insolita radioattività rilevata il giorno dopo l'avvistamento e le tracce al suolo del misterioso velivolo rinvenute nel bosco.
Comunque oltre alla massmediaticizzazione di queste storie, e le disquisizioni relative ai rapporti ufo-difesa, nessuna prova ulteriore è stata esibita e nulla di nuovo è stato detto. L'unica cosa degna di nota sembra essere la strenua e pressante richiesta da parte del movimento per l'apertura, affinchè il governo ammetta il suo coinvolgimento nell'occultamento delle prove, e mostri come intende fronteggiare l'imbarazzante inadeguatezza strategica difensiva dimostrata da questi racconti di sicurissima credibilità.
Come al solito quindi, nessun evento epocale sembra scaturire da queste conferenze, ma in apparenza resta solo un ulteriore passo avanti nella presa di coscienza collettiva, affinchè le cose cambino ed aumenti la trasparenza. Cosa di cui in fondo potremmo anche accontentarci. Resta da vedere però il reale senso di queste mosse: questo evento è stato trasmesso in streaming dalla CNN, la più importante testata giornalistica televisiva americana, generalmente filogovernativa. Come possiamo essere certi che si tratti di genuina disclosure e non della solita mossa ambigua a fini disinformativi, scritta nell'agenda di chi degli ufo cerca di farne uno specchietto per allodole, ambiguo strumento utile ai propri loschi affari?
La verità cari miei, quella "vera" è sempre una cosa relativa e difficilmente comprensibile.

ACQUA: sul serio abbiamo bisogno del CICAP?

per leggerlo clicca qui sotto:

ACQUA: sul serio abbiamo bisogno del CICAP?


Dal blog di Andrea Doria un bellissimo articolo sull'omeopatia e sul poco chiaro atteggiamento del CICAP, di fronte alla richiesta di uno scienziato disposto a sottoporsi all'esame per il famoso "milione di dollari" messo in palio.

27/08/10

MARTE: E QUESTE?

                         NASA/JPL/Malin Space Science Systems. Da: Malin Space Science System

Andate qui , o cliccate direttamente sulla foto e guardatevi l'ingrandimento di queste dune marziane spettacolari, stranamente concentriche, altamente simmetriche. Tutto naturale? Molto probabilmente sì, anche se davvero evocative.
Se vi chiedete da dove vengono queste foto sappiate che sono del 2003, e sono state scattate dal Mars Global Surveyor (MGS).

26/08/10

ASSASSINIO KENNEDY: IL FILM DI ZAPRUDER MANIPOLATO DALLA CIA?



con sottotitoli in italiano



Tutti sanno o dovrebbero sapere perchè dopo tanti anni si parla ancora dell'assassinio di J.F. Kennedy. Semplicemente non è stato chiarito un bel niente su movente, mandanti e assassini. Voler negare il complotto, ovvero anche solo la partecipazione di un altro tiratore oltre a Lee H. Oswald, è ad oggi considerabile un'assurdità da praticamente la maggior parte degli esperti.
Ecco un filmato, da prendere con il beneficio d'inventario, nel quale emerge un nuovo ed interessante elemento che in qualche modo suggerirebbe una ulteriore prova del coinvolgimento dei servizi segreti. Questa è l'analisi della famosa pellicola amatoriale ripresa da Abrham Zapruder al momento dell'assassinio, la quale è stata uno degli elementi principali per la disamina dei fatti di quel 22 novembre 1963 a Dallas.
Ora da una approfondita visione del filmato sembra ci siano delle piccole incongruenze che porterebbero a pensare che lo stesso sia stato manomesso dalla CIA, che ricordiamo requisì immediatamente tutte le pellicole di chiunque avesse ripreso o fotografato l'assassinio, al fine di analizzarle ed eventualmente servirsene come prova.
Tali presunte manomissioni tengono conto della capacità tecnologica degli anni '60 nel modificare le immagini, quindi del tutto plausibili, e sembrano dimostrare che alcuni elementi furono ritoccati per cancellare dalla mente degli americani alcuni particolari che avrebbero potuto insinuare forti dubbi sulla buona fede delle azioni di chi avrebbe dovuto proteggere Kennedy. Il nodo sarebbe stato il camuffamento delle inspiegabili frenate imputate all' uomo dei sevizi segreti al volante dell'auto presidenziale, il quale coinvolto nel complotto, rallentando al momento giusto avrebbe agevolato i tiratori nel prendere la mira. La cosa è ovviamente tutta da dimostrare, ma il ritocco sembra evidente. Bisognerebbe essere degli esperti per averne la certezza, ed io non lo sono, quindi aspettiamo come al solito eventuali smentite o conferme.

21/08/10

HESSDALEN: AFFASCINANTE MISTERO PER SCIENZIATI ED UFOLOGI



Hessdalen è una piccola valle situata al centro est della Norvegia, ad una cinquantina di chilometri dal confine svedese, il cui nome è diventato famoso in tutto il mondo per gli enigmatici fenomeni luminosi che da una trentina d'anni compaiono puntualmente in quella zona. Si tratta di uno dei misteri scientifici più affascinante dei nostri tempi, anche perchè a differenza di altri analoghi fenomeni ancora incompresi la cui manifestazione è pressoché imprevedibile, le luci di Hessdalen hanno una frequenza di apparizione costante, cosa che ha permesso centinaia di avvistamenti documentati. Negli anni si sono susseguiti diversi gruppi di studio a vari livelli, dando vita praticamente ad uno stabile progetto di osservazione e di ricerca scientifica internazionale.
Il periodo in cui si verificarono i primi episodi ai quali assistettero eclusivamente gli abitanti della zona, va dal dicembre del 1981 al 1983, con frequenti avvistamenti da parte dei residenti, esterrefatti nel vedere questi globi luminosissimi sorvolare i tetti delle loro case, o ballonzolare indisturbati nella valle tra i boschi, sia in cielo che sulle montagne, di notte e di giorno.
Il campionario peculiare dei fenomeni luminosi testimoniati è abbastanza vario: la maggior parte delle descrizioni racconta di piccoli flash intensissimi di colore bianco o bluastro, nel cielo o a mezz'aria. Si sono viste in oltre luci bianche o giallastre più grandi sorvolare le case, vagare nelle valli o stazionare a terra: alle volte immobili per ore, altre in leggero movimento, talvolta capaci di improvvise e notevoli acellerazioni. Il terzo tipo definito da molti "l'oggetto" consiste in un gruppo di luci disposte "in formazione", in genere composto da tre elementi, due dei quali bianchi o gialli, con un terzo rosso davanti a guidare il "triangolo", avvistato in volo sopra le montagne o alto nel cielo, solitamente in direzione Nord.
In generale la forma e la grandezza delle luci sono diverse, da piccole e tonde come una pallina da ping pong, a più grandi strutture articolate ad "albero di natale", così come ci sono filmati e fotografie di sdoppiamenti e di "sfere" più piccole espulse da luci più grandi. Il colore solitamente varia  per lo più dal bianco, al giallastro, al rosso, ma si sono viste anche luci blu, verdi, cromie cangianti e soggetti multicolore, talvolta dall'aspetto solido, molto spesso pulsanti.
Oltre a questi fenomeni luminosi tipici, sono stati rilevati altri oggetti le cui caratteristiche sono compatibili con le descrizioni classiche solitamente attribuite agli ufo, ovvero si parla di corpi volanti di colore nero, di forma ovale o rettangolare, o più comunemente sigariformi o discoidali.
Per la gente del posto inizialmente la cosa non ha rappresentato un problema, anzi il fenomeno richiamò i primi turisti i quali spesso tornavano a casa soddisfatti per la fortuna di aver assistito a qualcosa di particolare. Con il moltiplicarsi degli episodi il clamore dovuto al susseguirsi degli avvistamenti richiamò l'attenzione delle autorità e dei media, e con il conseguente fiorire di racconti più o meno credibili iniziarono i primi fastidi e nel contempo furono avviate le prime indagini governative e scientifiche, da cui però non sortì alcuna spiegazione plausibile.
Nel 1983 con la diffusione della notizia oltre i confini nazionali aumentarono progressivamente le visite dei curiosi e iniziarono ufficialmente gli studi e le ricerche internazionali, dapprima con il "Project Hessdalen" fondato da alcuni gruppi ufologici scandinavi, e in seguito con veri e propri drappelli di scienziati da tutto il mondo, tra cui diversi italiani.
Ad oggi esistone una manciata di spartane postazioni permanenti per accogliere gli osservatori e sorvegliare il panorama della valle costantemente. Tra le più frequentate c'è quella del "Project Hessdalen" che fino a poco tempo fa era addirittura dotata di una videocamera in funzione 24 ore su 24, per inviare immagini ogni secondo.


 ANALISI
Tecnicamente quelle di Hessdalen appartengono alla categoria dei "Transient Luminous Phenomena in the Athmosphere" (LTPA, Fenomeni Luminosi Transienti in Atmosfera), ma attualmente non esistono spiegazioni scientifiche sulla causa del fenomeno, ma solo delle ipotesi e delle idee sulla loro composizione. Infatti si sospetta che siano delle "bolle di plasma" di origine naturale simili ad esempio a fulmini globulari, ma differenti da tutto ciò che è noto, le cui caratteristiche se interpretate potrebbero rappresentare le basi per delle nuove applicazioni della fisica dei plasmi. A differenza di ciò che conosciamo e sappiamo fare con questo tipo di stato della materia, una manifestazione di origine plasmatica come quella osservata in Norvegia sembra in grado di mantenere una struttura stabile e conservare straordinariamente la sua energia e il suo calore non adiabaticamente, ovvero senza subire l'influenza dell'ambiente esterno, emettendo anche diverse decine di kilowatt di intensità luminosa per tempi prolungati, con relative temperature stimate in alcune migliaia di gradi. Questo è  difficilmente possibile per una normale "plasma ball", a meno di ipotizzare che sia dotata di un intenso campo magnetico (vedi risultati sperimentali ottenuti con il Tokamak) che ne confini il plasma in una struttura molto circoscritta. Ciò potrebbe  accadere se una forza centrale che simula la gravità tendesse a far collassare il plasma, impedendo così che si verifichi la sua normale espansione adiabatica verso l'esterno, la qual cosa infatti porterebbe questo materiale a raffreddarsi rapidamente fino ad estinguersi. Siccome, per una nota legge fisica, le linee di forza del campo magnetico sono sempre "congelate" nella materia (ioni ed elettroni costituenti il plasma, in questo caso), quando essa collassa per qualche ragione, allora il campo magnetico contenutovi viene fortemente amplificato, creando così una specie di "gabbia magnetica" in grado di confinare il plasma.

Come detto al momento si possono fare solo ipotesi per tentare di spiegare questo straordinario meccanismo fisico. Tuttavia le caratteristiche sbalorditive non finiscono qui. Ad esempio si è notato tramite analisi spettrografica, che nonostante il volume della supposta "bolla" possa mutare ingrandendosi, la sua intensità luminosa anziché diminuire drasticamente fino a spegnersi rapidamente come dovrebbe, addirittura può aumentare, mentre si è osservato che la temperatura resta sempre costante. Altrettanto curiosamente capita talvolta che la superficie dell'"oggetto" appaia densa, come se fosse un vero e proprio solido illuminato: ciò potrebbe derivare da un processo termico probabilmente innescato da forti scariche di natura piezoelettrica, in grado di estrarre e di riscaldare particelle di silicio dal terreno, specie se il fenomeno si verifica a contatto con il suolo.

Certo se si volesse vedere la cosa in maniera fantascientifica, data la mancanza di controprove a riguardo e l' apparente solidità, è altresì lecito ipotizzare che non si tratti "solo" di qualche misteriosa manifestazione terrestre, ma che in realtà possa essere un vero e proprio oggetto meccanico di probabile origine esogena, o comunque artificiale. Il chè fra l'altro permetterebbe di spiegare in maniera più prosaica tutte le incongruenze che, relazionando il tutto ad un fenomeno naturale, costringono i fisici a mettere in piedi modelli teorici esplicativi piuttosto complessi.

Insomma un enigma davvero affascinante per uno scienziato, formidabili anomalie indiziarie per un ufologo.
Ricordiamo che non sono pochi gli specialisti che hanno dedicato il loro tempo a questo mistero, e che per valutarne le caratteristiche fisiche sono state raccolte gran quantità di dati numerici, tramite tracciati radar, contatori geiger, spettroscopi, rilevatori IR, fotometria e diversi altri tipi di analisi.
Ad esempio sono state effettuate ricerche anche nei campioni di suolo raccolti in corrispondenza del passaggio del fenomeno, dove si sono notate alcune particolarità. In primis una leggera radioattività, probabilmente dovuta al ritrovamento di silicato di zirconio, "tessuti" silicei probabilmente di origine microfossile, mentre l'aspetto più enigmatico sono le  particelle di ferro viste al microscopio, di forma perfettamente sferoidale, solitamente risconducibili a cadute meteoritiche e piuttosto insolite in natura. La cosa curiosa è che lo stesso tipo di microsfere è già stato rintracciato nelle analisi del terreno raccolto in corrispondenza di alcuni episodi ufologici, ad esempio nell'ex Unione Sovietica, così come ad Hessdalen nei punti precisi in cui il fenomeno si è manifestato..

SITUAZIONE ATTUALE 
Di fronte a questo meraviglioso portento l'unica spiegazione razionale è dunque che si tratti di una manifestazione naturale molto complessa, mai osservata altrove e non ancora compresa, che per qualche ragione si formerebbe spontaneamente nella valle norvegese. Il territorio in questione non è in sè una rarità geologica. Tuttavia esistono svariate e solide ragioni che inducono a pensare che in quell'area il sottosuolo possa essere soggetto a meccanismi innescati dalla compessione dei quarzi, i quali potrebbero sfociare nel fenomeno della piezoelettricità, la cui conduttività potrebbe essere a sua volta amplificata dalla grande quantità di rame e di altri metalli presenti in abbondanza nel sottosuolo. In base a teorie piuttosto consolidate, ciò potrebbe innescare la produzione di globi di plasma.

Sono circa trent'anni che scienziati e non si dedicano allo studio di questi fenomeni, e per ora quello che sappiamo è che tutte le attrezzature che sono state rese disponibili non bastano a risolverne l'enigma.
Se qualcosa si è capito però è merito del difficile lavoro e dei lunghissimi appostamenti degli scienziati e degli appassionati, che quand'anche ufologi, sono spesso accompaganti da tecnici qualificati e dotati di apparecchiature scientifiche, i cui risultati sono sempre analizzati presso laboratori specializzati e facoltà universitarie sparse in tutta Europa. Sarà che Hessdalen è un posto piuttosto impervio e isolato, ma pur essendo potenzialmente un forte richiamo per ogni genere di ciarpame pseudoscientifico, per ora la maggior parte dei gruppi di lavoro susseguitisi sono sempre stati della massima serietà, pur non essendo raro il turismo ufologico.
Uno degli scienziati che da anni studia la questione approfonditamente è Massimo Teodorani, astrofisico italiano specializzato tra le altre cose nella ricerca della fisica dei plasmi, il quale recentemente insieme all'On. Borghezio ha formalizzato una richiesta al Parlamento Europeo affinché si declassifichino i documenti relativi agli ufo, organizzando un centro comunitario di studio e di raccolta dati, relativo ai fenomeni aerei sconosciuti (UAP).
Nonostante la facile disinformazione che si è abbattuta su tale richiesta e le possibili strumentalizzazioni sempre dietro l'angolo, questa proposta non ha come fine l'intercettamento dei dischi volanti, ma uno studio esclusivamente scientifico utile alla comprensione e alla valorizzazione di quei dati in possesso dei governi, che ad esempio darebbero la possibilità agli scienziati di sfruttare le fonti di energia alternativa che potrebbero nascondersi dietro a taluni fenomeni aerei ancora sconosciuti. Infatti uno degli obiettivi possibili potrebbe essere certamente ottenere l'accesso a quelle attrezzature indispensabili per la comprensione ulteriore e per l'eventuale manipolazione di energie potenzialmente formidabili, come quelle che si manifestano ad Hessdalen.

UFOLOGI
Ovviamente non pochi appassionati e ricercatori ufo si sono applicati allo studio di queste luci misteriose, anche perché ci sono numerosi elementi comprovati la cui stranezza richiamerebbe più ad un'interpretazione ufologica che ad una prettamente scientifica: innanzitutto come detto alcuni dei fenomeni sono stati chiaramente descritti come aeromobili od oggetti dall'apparenza solida, dalle caratteristiche insolite. Quindi non solo luci (che qualcuno si ostina a ricondurre ad aerei o a fari di automobili). Inoltre si è notato come la presenza di questi "globi luminosi" spesso avesse delle ripercussioni sulle apparecchiature elettriche, come videocamere, contatori geiger, e altri strumenti simili, che nel momento dell'apparizione smetterebbero di funzionare per ripartire quando il fenomeno cessa, come nella più classica fenomenologia ufologica. Numerosi sono i racconti in cui è sembrato che i globi evitassero certi tipi di riprese, riuscendo a sparire o a manomettere gli apparecchi di registrazione quando troppo vicini. In oltre ci sono esperimenti in cui si è documentata una certa interazione con gli osservatori, come quello del "Project Hessdalen" del 12 febbraio 1984 in cui 8 "reazioni"  furono ottenute in seguito a 9 puntamenti diretti con un laser. La "Ball of light" come "risposta" allo stimolo cambiò frequenza di pulsazione. In sporadici casi si è sfiorato addirittura una sorta di contatto fisico, come quando il giorno dopo all'esperimento col laser, una luce simile di piccole dimensioni si avvicinò fin quasi a toccare un osservatore, girandogli intorno: alcuni ovviamente interpretando il fatto vollero vedere una manifestazione di una certa "intelligenza". In entrambi questi casi però non furono seguiti particolari protocolli metodologici, per cui sono fatti ed ipotesi di nessun valore scientifico, così come i racconti di alcuni testimoni nei quali si afferma che le luci avrebbero cambiato direzione o seguito percorsi precisi, in seguito a istruzioni mentalmente richieste.
In fine un'altra curiosa interazione riscontrata da diversi testimoni, che secondo gli scienziati avrebbe una semplice spiegazione naturale, consiste in una percezione di basse frequenze e di una misteriosa sensazione fisica collegata: infatti durante alcune manifestazioni gli osservatori asseriscono di aver provato una sorta di vibrazione ondulatoria, un galleggiamento, come se cullati su una barca in balia delle onde.

In conclusione il fenomeno Hessdalen è qualcosa di davvero meraviglioso. Se da un lato è un enigma ed una miniera di possibili informazioni inimmaginabili per fisici e astrofisici, dall'altro è una fonte inesauribile di avvistamenti e fenomeni stravaganti che interessano gli ufologi e i meno scettici. L'unico rischio è che quest'ultima categoria per eccesso di entusiasmo e carenza di scientificità, inquini il difficile lavoro degli scienziati tirando conclusioni affrettate o travisando i risultati dei tecnici, attirando critiche pericolose su chi invece da anni pregevolmente e seriamente porta avanti la ricerca. In Norvegia fa freddo, gli inverni sono lunghissimi e spesso si lavora all'aperto in condizioni difficili e dispendiose, se non proibitive. Nonostante questo si è compresa l'importanza epocale dello studio di questi fenomeni, che come per miracolo invece di essere sfuggenti e rari, sono lì alla portatata di chiunque intenda cercare di comprenderli, e se i fondi non mancheranno i risultati potrebbero essere epocali.
Al momento molto si è capito, ma niente si è concluso. Soprattutto nulla si è escluso. Gli scienziati anche volendo, non potrebbero mai incoraggiare l'ipotesi di un fenomeno non naturale, ma gli ufologi seppur senza prove decisive possono benissimo pensarla diversamente. Che siano di questa terra o no, qualsiasi cosa siano le luci di Hessdalen sono qui, ora, e per fortuna non ci si sta lasciando scappare l'occasione per studiarle seriamente. Pur essendo qualcosa di molto strano non sono state ignorate per quell'alone ambiguo di favolosa leggenda, che troppe volte ha impedito agli scienziati di prendere sul serio taluni fenomeni, come ad esempio è successo in parte per la questione ufo, che dopo tanto prezioso tempo perso, solo oggi dopo sessant'anni, sembra iniziare ad ottenere l'attenzione che merita.
Ma questa è un'altra storia.

FONTI:
-Project Hessdalen.
-Comitato Italiano per il Progetto Hessdalen (CIPH).
-A long-term scientific survey of the Hessdale phenomenon.

-

10/08/10

ECCEZIONALI E DETTAGLIATI VIDEO UFO IN PRIMO PIANO (2008) (AGGIORNATO IL 18 AGOSTO)





In questi 2 video non si vedono i soliti puntiformi oggetti indistinguibili, e non sono le solite riprese mosse malfatte che spesso fanno ridacchiare e voltare lo sguardo dall'altra parte agli scettici, per quanto reali.
Sono vivide immagini di dischi volanti, ravvicinate, dettagliate, ma soprattutto reputate autentiche.
Personalmente sono il primo ad avere dubbi sulla natura degli ufo, non per forza devono essere extraterrestri, magari sono il climax tecnologico della disinformazione, o una truffa molto ben organizzata.
Ma almeno che non dicano più che non esistono immagini serie.
Per il resto come dicono gli anglofoni: you look, you decide.

18 AGOSTO
Dunque, in seguito ad alcune polemiche relative alla pubblicazione di questi video, è necessario purtroppo, mettere i puntini sulle "i", per tutti coloro che giustamente, possono non conoscere lo spirito di questo blog e la sua posizione nei confronti del tema Ufo.
Questi video, in particolare il secondo, ritraggono oggetti  che sono chiaramente di dubbia origine, se non falsi.
Ammetto: ho sbagliato a postarli in questo modo ambiguo, cusa la fretta. Chiedo venia.
Chi mi conosce avrà capito e per gli altri spero che ora le cose saranno più chiare.
Il fatto è che nonostante la mole storica di immagini davvero interessanti e casi deltutto credibili, la frangia degli scettici ad oltranza domanda maliziosamente come mai non esistano ritratti di ufo in primo piano, foto nitide e via dicendo, alludendo con questo alla possibilità che non sussistano basi condivisibili oggettivamente, per considerare la questione scientificamente.
Volete i dischi volanti in primo piano? Beccatevi questi. Continuate ad ignorare il vero fenomeno, voi studiosi ansiosi di pubblicare l'articoletto sulla rivista di turno? Lasciate pure tutto in mano agli ufologi, loro sì che possono trovare la verità, visto che la categoria comprende notoriamente un ricercatore serio e 99 ciarlatani di media.
Questi video per chi lo ignora, sono definiti come AUTENTICI da siti considerati solitamente seri!
Rifletteteci.

16/07/10

TUCSON: VIDEO UFO DAVVERO PARTICOLARE



Questo servizio di telegiornale si riferisce ad una ragazza di Tucson, la quale in questi giorni sta riprendendo degli ufo con la sua piccola telecamera.
Purtroppo la qualità è assai scadente, ma se queste immagini fossero più nitide penso di poter dire che sarebbero eccezionali, tra le più importanti degli ultimi tempi.
Sinceramente non ho mai visto tante luci tutte assieme, e dalle caratteristiche sembrano proprio le classiche sfumature degli ufo veri.
Certo che se al posto di Sheilaaliens ci fosse stato un buon ufologo, o semplicemente un bravo videoperatore, forse avremmo un episodio memorabile della rincorsa alla comprensione di questi fenomeni.
Bisogna davvero avre l'occhio allenato e tanta pazienza per sopportare una visione così fastidiosa, a scatti e quasi mai messa a fuoco, ma i numerosi video di Sheila sono davvero interessanti da guardare.
Forse solo i veri appassionati potranno gustarsi queste immagini, e ovviamente quel che si vede potrebbe essere davvero di tutto, quindi cari scettici tranquilli: non significano niente, e nessuno grida alla prova schiacciante, ma sono sicuro che chiunque ha un po' di esperienza nel campo, ne resterà affascinato.
Su youtube trovate altre immagini sul canale di Sheilaaliens, ma le cose migliori le trovate solo qui (5 video).

15/07/10

UFO IN CINA, LUGLIO 2010: E' DAVVERO LO STESSO OGGETTO?






Questi 2 video si riferiscono al celebre avvistamento avvenuto all'aeroporto Xiaoshan nella città di Hangzhou, Cina, il 07 luglio 2010. Le immagini hanno fatto il giro del mondo e l'avvenimento è stato confermato da più parti, anche perchè le autorità aeroportuali della città cinese sono state costrette a chiudere temporaneamente lo scalo.
Ora, tra le immagini che girano su internet si possono distinguere questi 2 tipi di riprese: il primo video qui postato mostra le fotografie fatte da un abitante di Hangzhou, in cui si ritrae un aeromobile molto strano, in scenari diversi, tutti presumibilmente nelle vicinanze dell'aeroporto. Nel secondo video invece si possono vedere le sequenze andate in onda su tutti i telegiornali, dove si vede in lontananza un oggetto indistinguibile che crea un bagliore ed una strana scia, assolutamente inidentificabile.
Sulle immagini di quest'ultimo non ci sono dubbi, sono sicuramente quelle originali riprese il 07 luglio ad Hangzhou , sulle foto del primo video al contrario non vi è nessuna certezza di autenticità, non si vede mai l'aeroporto, e l'oggetto volante è ad un'altezza di gran lunga inferiore. Queste immagini sono talmente vivide e ravvicinate che ci mostrano chiaramente le fattezze di un ufo straordinario di forma tubolare, emettente una intensa luce dal lato inferiore, ma nessuna certezza che si tratti dello stesso fenomeno che ha perturbato l'aeroporto Xiaoshan.
Per esperienza trovo molto improbabile che si tratti dello stesso oggetto non identificato e pur essendo delle foto molto accattivanti, nutro seri dubbi sulla loro autenticità.
Innanzitutto non compaiono in nessun servizio televisivo, secondo la traiettorie apparentemente non coincidono: nel video dell'aeroporto l'oggetto è molto distante e vola verso l' alto, nelle foto invece è molto basso, quindi si può dedurre al massimo che in seguito abbia sorvolato placidamente diversi punti della città.
Poi le luci non sembrano corrispondere, anche se uno è ripreso di giorno e l'altro di notte, cosa questa che presupponerebbe che l'ufo si sia appunto ripresentato in due momenti distinti della giornata, oppure sia rimasto in giro per tutto il tempo necessario per essere ripeso diverse ore dopo la sua comparsa sull'aeroporto.
In somma è ben possibile che si tratti dello stesso oggetto, e che abbiamo finalmente a disposizione delle immagini decenti per testimoniare l'esistenza di velivoli assolutamente non convenzionali, ma d'altro canto ci sono alcuni elementi che a prima vista inducono ad avere non pochi sospetti sull' effettiva autenticità di queste meravigliose fotografie.
Riassumendo: non vi è nessuna prova che si tratti dello stesso oggetto, nè che sia lo stesso giorno, nè che sia la stessa città. Sicuramente non è la stessa ora e il velivolo è cambiato: nel video dell'aeroporto emette una scia vistosa e non sembra avere luci particolari, nelle foto scompare la scia e appare una fortissima illuminazione.
Non resta che aspettare che emergano i risultati di un'esame fotografico, e che le autorità facciano chiarezza sul caso, ma conoscendo la situazione è difficile creder che i Cinesi informeranno l'opinione pubblica dei risultati. Aspettiamoci una balla risolutrice se non un silenzio tombale per nulla imbarazzato: per queste cose hanno imparato dai migliori, gli Stati Uniti, che di fronte ai numerosi episodi simili accaduti in suolo americano, hanno sempre risolto tutto imponendo qualche risibile spiegazione convenzionale, negando la memoria di taluni fatti eclatanti affinchè negli anni si confondessero nella banalità delle convenzionali cronache aeroportuali.
In caso di ulteriori sviluppi, come sempre, vi terremo informati.

13/07/10

SPERATE DI NON ESSERE MAI BRACCATI DA QUESTO!




Si chiama "Big Dog" questo robot, e ha qualcosa di drammaticamente inquietante nella sua cieca animalità, la sensazione che mi da è quella di un mostruoso esperimento genetico, per quanto sia in tutto e per tutto meccanico. Contrariamente a quello che si legge nel titolo del video, non credo che abbia come primario compito quello di rincorrere rcalcitranti contribuenti americani, diventati fuorilegge della marziale persecuzione post doomsday.
In fondo sembra un ottimo sostituto cybernetico del mulo che gli alpini ancora usano per sollevare le fatiche dei soldati.
Certo che trovarsi alle calcagna una cosa del genere metterebbe l'ansia anche al più esperto rambo da foresta, viste le sue inarrestabili falcate e il suo galoppo equino.
Tutto da vedere se e come sarà impegnato, intanto godetevi i suoi numeri.
Qui  la versione russa, rielaborata ;D

26/06/10

MISTERO DI USTICA: 30 ANNI DI VERGOGNA.



Eh sì, domani sono 30 anni che il DC9 Itavia venne distrutto in volo e colò a picco nel mare antistante l'isola di Ponza, portandosi con sé le 81 persone che sfortunatamente quel giorno salirono a bordo dell'aeromobile.
Il disastro rimane uno dei più famosi misteri italiani tutt'ora irrisolto, avvenuto come tanti altri in un periodo storico in cui il nostro Paese era un buon posto per uccidere decine di persone, e farla franca. Di questa tragedia sono ancora pochi gli elementi certi, uno meno nobile dell'altro: Si sa che l'aereo di linea italiano fu colpito per errore, che i colpevoli vanno cercati tra i nostri "alleati", siano essi Francesi o Americani. Si sa che i Servizi Segreti nostrani e quelli NATO hanno fatto di tutto per occultare le prove, strappando pagine di rapporti radar, manomettendo registrazioni varie, e costringendo al silenzio e al favoreggiamento l'aeronautica civile e militare italiana. I generali Bartolucci e Ferri, praticamente gli unici accusati di depistaggio, se la cavarono in Appello e in Cassazione dall'imputazione di alto tradimento, con la solita e proverbiale facilità con cui vengono assolti gli "insabbiatori" allorquando la verità è strettamente e vergognosamente inconfessabile: ovvero in tutte quei fattacci in cui la dignità delle Istituzioni è in pericolo e gli equilibri geopolitici e le jeopardiche tensioni internazionali sono gestite al limite della legalità, o nella totale mancanza di rispetto del protocollo.
Come al solito i grandi hanno giocato con la vita delle persone, qualcuno dal grilletto facile ha sbagliato il bersaglio perseguendo i propri sporchi obiettivi, per di più da straniero sullo spazio aereo italiano, combinando la frittata. I cocci tutti sotto il tappeto, spallucce e tanto fastidio per dover pure rispondere alle domande della magistratura. Nessun rispetto nè pietà per i morti, vittime innocenti, nè per chi li pianse.
Fin dall'inizio e nelle diverse indagini che furono avviate dalle procure coinvolte, nei diversi periodi, era apparso chiaro come il DC9 fosse finito in un wargame troppo grande per poterne uscire incolume, che qualcuno l'aveva combinata grossa, e in quel periodo di guerra fredda e di gravi frizioni internazionali un episodio così sconveniente avrebbe potuto alimentare venti di terza guerra mondiale. I timori erano forse giustificabili visti gli arsenali nucleari dei blocchi e le relative immaturità politiche di stati presumibilmente coinvolti come la Libia, elementi che sarebbero potuti sfociare nel disastro globale, che con tanta fatica gli intelligence di tutto il mondo cercavano di evitare. Gli inquirenti si dovettero scontrare con il proverbiale e cinematografico "muro di gomma", espressione più che eloquente nel rappresentare il frustrante rimbalzo continuo allorquando si cercasse di abbattere la facciata fatta di silenzi e depistaggi, dietro alla quale si nascosero tutti coloro che ebbero un ruolo effettivo nella tragedia o che solo ebbero la sfortuna di trovarsi davanti al monitor sbagliato, al momento sbagliato. Sicuramente ci sono ancora moltissime persone che a distanza di 30 anni, avranno ancora oggi una stretta allo stomaco nel sentire le fitte della vergogna, del rimorso e della paura che li costrinsero al silenzio, oggi come allora, nella consapevolezza di aver taciuto di fronte al dolore e all'itollerabile agonia legalitaria che questa sciagurata tragedia provocò nelle vittime, nei familiari, nel Paese.
Anni e anni di imperdonabili menzogne, manomissioni, criminali silenzi, senza neppure la decenza di fare tutto per bene, affinché per lo meno non si cogliesse nelle istituzioni il benché minimo disagio nel perseguire la verità, le quali invece intralciarono grossolanamente le indagini, mischiando le carte così male da poterne vedere chiaramente le impronte sporche di sangue sopra ogni documento, senza il minimo rispetto, neppure per la memoria dei propri caduti.
30 anni sono passati e magistrati, giornalisti, associazioni dei parenti delle vittime, non smettono di indagare, nella speranza di poter un giorno completare il puzzle.
Nel 2007 se ne esce come flatulenza l'ex Presidente del Consiglio, allora in carica, Francesco Cossiga, confessando tra una tartina e un aperitivo che nell' '80 i Servizi Segreti lo avevano messo al corrente della catena degli eventi che portarono all'abbattimento del DC9. Dopo 27 anni di silenzio tombale, con non chalance Cossiga ci racconta che il colpevole sarebbe la Marina Militare Francese (proprio loro!), che nel solito, trito e ritrito tentativo di accoppare l'irrispettoso leader libico Gheddafi, avrebbero spedito un missile "a risonanza" dritto verso la pancia del DC9 Itavia, sbagliando di brutto il bersaglio nel tentativo di colpire il Mig libico che lo stava usando come scudo.
Questa rivelazione ha certamente una fonte autorevole, rispolvera una delle teorie più accreditata e credibile e soprattutto risulta pesante, nell'addossare ai Francesi la responsabilità della tragedia. Ciò nonostante ci sono alcune incongruenze che lasciano alquanto perplessi: innanzi tutto nelle registrazioni audio della cabina di comando del DC9 non si trova nessuna allusione ad un eventuale "compagno di volo" indesiderato, il quale se fosse stato un Mig a reazione non sarebbe certo passato inosservato ai piloti, i quali hanno avuto giusto il tempo di dire: "Gua...", prima che il gelido rumore di fondo zittisse per sempre le comunicazioni. Sempre che così sia in realtà. Certo tutto avrebbe potuto consumarsi in un istante, con il Mig che sbuca dal nulla e i Francesi che fanno fuoco, ma se veramente i Transalpini stavano tenendo d'occhio Gheddafi per abbatterlo, perché sparare proprio quando era vicino ad un aereo civile, con il rischio di comprometterlo (!) o di avere una comitiva di scomodi testimoni per un tale azzardo bellico?
Come al solito, guarda caso quel giorno c'erano un sacco di esercitazioni militari in giro per l'Italia, da parte di diverse nazioni amiche (compresi i francesi), sia in cielo, che in mare, nonchè in centri di rilevamento radar, con buchi diversi quarti d'ora solo per mettere e togliere nastri (operazioni che in genere occupano al massimo 2 o 3 minuti).
Nessuno ha visto niente. Ma cosa sarebbe successo? Lo hanno confuso con l'aereo con a bordo il dittatore?? Lo hanno fatto apposta come ammonimento ai politici italiani, vista la nostra benevolenza nei confronti del regime libico? E' tutto dovuto ad un terribile caso sfortunato o c'è una colposità che va ben al di là della tragica fatalità? E soprattutto, visto che in casi analoghi, ovvero quando per errore è successo che un aereo civile è stato colpito durante un'apoerazione militare, è sempre stata abitudine degli alleati di ammettere la propria responsabilità, perché questa volta i Francesi (ochi per essi) avrebbero taciuto e la NATO imposto l'insabbiamento? In genere quando la manipolazione delle prove è di questo tipo, gli accadimenti nascondono ben più temibili verità.
Oggi il rischio di III guerra mondiale non è lo stesso di 30 anni fa, c'è una certa cooperazione globale dell'occidente, e un incidente, per quanto grave sarebbe gestibile senza particolari problemi di sorta. Ciò nonostante lo stesso si preferisce ancora tenere tutto segreto, una ragione molto importante ci sarà, e credo risulti a tutt'oggi deltutto inconfessabile. Col tempo la procura di Palermo è riuscita per lo meno a far risarcire i parenti delle vittime, riconoscendo l'incapacità delle istituzioni di evitare il disastro, mentre il resto delle indagini e i relativi processi sono terminate con responsabilità a carico di ignoti, in generale con un niente di fatto. Restano solo quei tracciati radar, con stranissime eco e misteriosi plot di velivoli non identificati, che quella sera numerosi solcavano i cieli del corridoio commerciale in cui transitava l'aereo spentosi ad Ustica. Restano le ammissioni di silenzio denunciate anonimamente al telefono in diretta TV, e quelle implicite dei numerosi radaristi militari e civili che quella sera preferirono spegnere i monitor e le coscienze, per non essere risucchiati in un complotto internazionale. C'è chi forse pagò con la vita infatti.
Resta evidente a parte tutto, la misera e indegna figura delle nostre istituzioni e soprattutto della NATO, organismo che dovrebbe vegliare sulle nostre vite come garante di sicurezza internazionale, mentre in verità si macchia di tali manovre perverse per celare le proprie occulte attività belliche, inconfessabili.
In 30 anni si sono spesi soldi, fatica e dolore per cercare una verità che desse pace alla memoria delle vittime e ai familiari, ma ancora si attende, e i ricordi si annebbiano. Si sono ipotizzati Mig, ordigni nucleari, terroristi a bordo, ufo, e intrighi vari di diversa natura, ma ancora nessuno si è preso ufficialmente la responsabilità della tragedia. Attuamente è in corso una rogatoria per una richiesta formale ai francesi, affinchè vengano desecretati tutti i documenti riguardanti quel 27 giugno del 1980, cosa che avverrà, siccome le autorità d'oltralpe hanno dato la loro disponibilità in merito. Procedimento del tutto inutile ovviamente, se la Marina Francese risultasse innocente, o le carte inutilizzabili. Chissà come i libri di storia fra qualche lustro parleranno della cosa, sempre che qualcuno ancora si sarà battuto per la verità, e magari ai nostri nipoti toccherà leggere le stesse grette infamie che si debbono sorbire i parenti e gli amici delle vittime oggi, ovvero che il Dc9 Itavia è esploso per una bomba mal gestita da un terrorista, mentre era in bagno, sull'aereo. Con massimo disprezzo di chiunque abbia a cuore la soluzione di questo mistero, certe baggianate sono ancora ben ostentate con fermezza, soprattutto da quelli che nei misteri e nelle cospirazioni, quand'anche evidenti come questa, vedono sempre e solo logici sviluppi casuali incolpevoli, e fantasiose ricostruzioni complottistiche. Questi microcefali, e tutti quelli che hanno vergognosamente trasformato questo caso in un buco nero della legalità, prima o poi, in cielo o in terra, pagheranno, e se Dio vuole prima o poi sapremo a chi chiedere il conto.
Ricordatevi sempre di non dimenticare, di puntualizzare, perchè chiunque ha avuto il potere di far sparire nel nulla il DC9 e i suoi 81 passeggeri, avrà sempre la possibilità di riscrivere la storia e modificare la memoria.
Così è da sempre.

04/06/10

IL "TETHER INCIDENT" COME NON L'AVETE MAI VISTO


Vorrei tanto che qualcuno desse una spiegazione razionale plausibile. Davvero: cosa sono questi, detriti spaziali? Che curvano a 180°? O si dimostra chiaramente il come e il perchè si tratta di un fenomeno spiegabile, e una volta per tutte si chiuda questa pagina, o basta, voi che negate e ridete: zitti, coda fra le gambe, e col capo cosparso di cenere esponetevi al pubblico ludibrio.
Che sia chiaro per tutti: non sono dischi volanti di 5 miglia di diametro, perchè è ovvio che quelli che appaiono come tali sono con tutta probabilità causati da un'aberrazione ottica dovuta alla non messa a fuoco che ingrandisce a dismisura le dimensioni di una fonte luminosa (infatti anche il laccio appare molto più spesso che nella realtà): si tratta comunque di oggetti riflettenti luce, in movimento, con apparente moto non lineare. Per la NASA sono normalissimi particoli di ghiaccio, e secondo i soliti incalliti negazionisti, siccome a quell'altitudine non vi è propriamente il vuoto cosmico, è normale che i pezzi di spazzatura ghiacciata se ne vadano avanti e indietro a velocità folli, e quelle che sembrano "U turns", curve a gomito, o deviazioni di 180° o meno, sarebbero inganni ottici dovuti all'attrazione gravitazionale e alla prospettiva.
Aspetto una risposta sensata ed una spiegazione razionale per i movimenti di questi "space debris".

24/05/10

LA MEDICINA CHE UCCIDE: DOVE ANDREBBERO A FINIRE LE CURE ALTERNATIVE SE LA MEDICINA FOSSE DIVERSA.

foto da: spettrodellabolognesita.splinder.com

Di fronte all'ennesimo caso di morte dovuta all'ignoranza, sul web sono impazzate le critiche più becere e qualunquiste contro le cure "alternative", ree secondo alcuni di uccidere le persone per mano di chiunque le proponga o le utilizzi. Anzi in alcuni blog nel calderone forcaiolo dei colpevoli sono stati aggiunti indiscriminatamente tutti coloro che, con la loro controcultura o con le loro idee e ricerche non allineate alla scienza ufficiale, mettono in dubbio le basi della conoscenza positivista.
Da uno dei siti più fomentalisti (Il Disinformatico) si cita:
"A tutti quelli che pubblicano oroscopi, vendono macchinette che producono acqua miracolosa, vanno in TV a parlare di alieni stupratori e di piramidi friulane, rifilano braccialetti per migliorare le prestazioni sportive, propinano pastigliette che contengono il nulla cosmico, diagnosticano le malattie guardando l'aura, a tutti quelli che dicono che la medicina è un grande complotto delle multinazionali e le cure mediche si possono sospendere e sostituire con parole magiche, talismani e pozioncelle, dico solo questo: Clara Palomba.
Voi, tutti voi ciarlatani e seminatori di paccottiglia, avete contribuito a uccidere una ragazzina di sedici anni. Possa il suo nome perseguitarvi per sempre. Io non vi darò il lusso di dimenticarlo. "
Lo stesso articolo è giustamente intransigente contro gli approfittatori e se è davvero triste la stupidità di chi ha preferito curare il diabete con integratori magici, anzichè con l'insulina, è il massimo dell' ipocrisia demagogica, accomunare tutto ciò che è contro il sapere ufficiale, come concausa culturale della proliferazione dei truffatori. Certamente LE CURE E' MEGLIO NON INTERROMPERLE, specialmente quelle per malattie gravi, NE' SOSTITUIRLE CON INTRUGLI MAGICI, ma per favore non facciamo finta che i danni e i veleni spacciati dalle case farmaceutiche e dalle multinazionali in genere, non riguardino ben altri numeri per ciò che concerne l'inquinamento, la diffusione di sostanze letali, e tutte le pesantissime ripercussioni sulla salute dell'umanità e dell'ecosistema.
Spiegatemi cosa c'entrano le piramidi friulane (che esistano davvero o meno) con chi guadagna milioni di euro spacciando cure fasulle, o inzuppando la terra di sostanze cancerogene.
Spiegatemi cosa c'entrano le abduction aliene (fenomeno che scientificamente non è da escludersi) con le persone disoneste che lucrano sulla debolezza psicologica o sull'ignoranza del poveretto di turno, con i soprusi, i genocidi, le aberrazioni ecosistemiche titpiche della speculazione economica in grande stile.
Una parola sola questa volta: niente.
E' palese che chiunque si approfitti di qualsiasi sapere in modo disonesto o dannoso per il prossimo, sia esso tecnico, scientifico che esoterico, debba pagarne fino in fondo le conseguenze, ma è la truffa speculativa che è disgustosa, non i concetti con i quali essa si organizza.
Di per sè gli ufo o le piramidi, concettualmente, non fanno male a nessuno, come anche la biologia, anzi,  ma se la si utilizza per confezionare armi di distruzione di massa, anch'essa può essere trasformata in qualcosa di infernale.
E' cinicamente ovvio l'obiettivo che si prefigge di continuo certo giornalismo spazzatura, ovvero cavalcare l'onda emotiva del caso strappalacrime per propinare le proprie convinzioni faziose, forte di un sentimentalismo e di un'indignazione ben condivisibile, ma bassamente asservita ai propri scopi.
Ripeto, tanto per non essere frainteso: quando un'azione è finalizzata a carpire denaro o qualsiasi altro tipo di profitto, tramite azioni scorrette o con l'inganno, si chiama truffa. Qualunque mago, medico, ufologo, naturopata, giornalista, meccanico, banchiere, e chiunque persegua questa strada criminale è una persona spregevole proporzionalmete al danno arrecato, nonostante la buona fede, e va denunciato, fermato e messo nelle mani della giustizia.
Indignarsi (anche per finta) per il fatto che qualcuno è cascato nella trappola e ha pagato molto caro l'errore, è ipocrita, poichè capita tutti i giorni a tantissime persone, di cui normalmente non ci si cura.
Ma nel caso specifico la colpa sarebbe dell'antiscienza, non delle menzogne della guaritrice americana; sarebbe di questo manipolo di milioni di persone che non ripongono totalmente la loro fiducia nelle mani della scienza applicata, e anzi cercano di convincere la gente a credere a cose che si scontrano contro i dettami scritti nell'enciclopedia ufficiale del sapere materialista, non di coloro che raggirano il prossimo con l'inganno.
Mi dispiace ma includere tutto ciò che non gode dell'imprimatur dell'Accademia nel minestrone delle truffe assassine, e collegare la morte di una ragazzina alla metafisica universale è uno squallido esercizio fazioso.
Questo sarebbe forse corretto se i meccanismi che regolano l'universo e l'essere umano fossero completamente compresi e smascherati dalla scienza degli uomini, ma pretendere che ciò che si considera oggi come reale comprenda la totalità dei fenomeni è puerile, arrogante, meschino, ma soprattutto non realistico. E' un atto di fede.
Tanto più che la fiction, finzione che imita la realtà per essere credibile, utilizza gli stessi meccanismi delle teorie campate in aria, ovvero la verosimiglianza: anch'essa è complice degli assassini di Carla?
Come spiegare che la scienza, come le altre dottrine di per sè non cura e non salva vite, ma è la sua corretta e onesta interpretazione ed applicazione che può fare la differenza? Come spiegare che molte cose che gli scienziati hanno denigrato e osteggiato ostinatamente, hanno ora pieno diritto di un posto nel sapere universale, e che la sua dottrina è in continuo divenire? Come spiegare che a causa del sistema nel quale si applica la scienza medica, si muore in percentuale mille volte di più di colà ove essa è sostituita da rimedi alternativi, benchè inutili? Come spiegare tutte le barbarie e i tragici errori che sono accaduti e che accadono tutt'ora, in nome del progresso? Come dimenticare che il sapere umano è quella cosa meravigliosa che rende possibile sopravvivere ad un infarto, ma dall'altra è la stessa terribile sapienza che permette l'esistenza di ordigni nucleari? Qualsiasi conoscenza è manipolabile nel bene e nel male.
Il meccanismo voluto da chi scrive queste sciocchezze ipocrite è convincere che tutto ciò che non è convenzionalmente scientifico è truffa. Tutto ciò che non è spiegabile non esiste. Tutto ciò che non è caldeggiato dalla comunità materialista è menzogna. Il classico sillogismo dialettico fuorviante del terzo escluso, grazie al quale qualsiasi cosa è solamente buona o solamente cattiva, il solito atto di fede.
La realtà è ben diversa, come sappiamo, e la nostra conoscenza è tutt'altro che assoluta e definitiva: nessuno può ergersi a giudice e determinare la natura di ogni cosa: per definire la positività o la negatività esistono al massimo l'etica, la morale, la filosofia, non la scienza, ed in genere la relatività dell'universo (filosofico) fa sì che l'oggetto sia soggettivo.
Ma restiamo nell'ambito medico che è effettivamente un terreno piuttosto vasto ed ambiguo, nel quale si contrappongono l'applicazione scientifica ufficiale e i rimedi così detti "alternativi".
Esiste una contraddizione: La medicina autentica è di gran lunga l'unica scelta sensata per affrontare una qualsiasi patologia, nel senso che è stata nei secoli testata per migliorare se stessa, potendo col tempo decidere ciò che è efficace e ciò che no. Un gran numero di persone, anche se istruite, vogliono percorrere una via alternativa, preferendo rischiare pur sapendo che non è verificata come quella ufficiale: c'è evidentemente qualcosa nella medicina tradizionale che scoraggia un certo tipo di malato.
Innanzi tutto gli incompetenti e i lestofanti criminali abitano in gran numero anche le file dei medici veri, e sono assai più numerosi i casi giudiziari riguardanti questa categoria: terribili negligenze, errori, soprusi, disgustosi giri di lucro organizzato all'interno delle strutture sanitarie, gente morta per un'appendicite, traffici di protesi e ricambi organici in cambio di sontuosi rimborsi e finanziamenti statali, errori lapalissiani, metri di garza o attrezzi dimenticati all'interno dei corpi, abbandono, infezioni nosocomiali (ovvero contratte in ospedale), diagnosi e terapie affrettate o sbagliate... la lista è infinita oltre che ben nutrita, ancora più spregevole poichè la medicina ufficiale si pone in maniera assolutamente affidabile.
Di persone sane che vanno a farsi fregare dai truffatori in genere non ne muore nessuno, al massimo sono rovinati economicamente, e nel peggior caso possibile la truffa può incidere sulla salute nervosa. Persone sane che vengono ricoverate in ospedale per qualsiasi motivo, rischiano invece di contrarre ad esempio una delle numerose infezioni nosocomiali, o rovinarsi l'organismo per cure sbagliate: sai come entri ma non come ne esci, infatti:
"Si stima che negli stati membri dell’UE una quota compresa tra l’8 % e il 12 % dei pazienti ricoverati presso ospedali sia vittima di eventi sfavorevoli mentre riceve cure sanitarie"
E ancora:
"Il numero di infezioni ospedaliere in Italia appare da anni in linea con i dati registrati negli altri Paesi europei con un’incidenza media tra il 4,5 e il 7% dei ricoveri (pari a circa 450.000/700.000 casi, con una mortalità dell’1%) a fronte del 3,6% della Germania e del 13% della Svizzera." (dati tratti dal bollettino ufficiale sul sito del Ministero degli Interni)
 Quindi da 4500 a 7000 persone che in Italia muoiono per il solo fatto di essere entrati in ospedale e avervi contratto un'infezione. Altro che truffatori, gli ospedali fanno più vittime dell'AIDS!
Altra ignobile questione riguarda il sistema farmacologico, il quale è controllato da aziende il cui fine è unicamente il profitto più alto possibile, cosa che è mal si concilia con la funzione che si prefiggono.Le case farmaceutiche per ovvie ragioni godono di una fama pessima, ed è matematico che un business che si fonda sul rimedio, tenda a trovare necessità di cura al maggior numero di cose possibili, vere o presunte. Più malattie e più malati uguale più soldi.
Sappiamo bene come funziona con le medicine: da un lato alleviano i sintomi fino a salvarti la vita, dall'altra hanno sovente terribili effetti collaterali, e spesso per chi li prescrive c'è il dubbio che non si adopri esclusivamente per il bene del paziente, ma calcoli bene cosa gli viene in tasca indicando un nome piuttosto che un altro, favorendo spesso l'abuso, e in certi casi addirittura la dipendenza cronica. Specialmente negli USA le medicine stanno sostituendo le droghe (e relativo abuso), con veri e propri spacci legalizzati di sostanze psicotrope pericolose.I controlli sono minimi, e un sistema statale licenzioso fondato sul lucro permette il prosperare di centri appositi dove è semplicissimo ottenere qualsiasi tipo di medicinale senza nessun particolare criterio medico, per non parlare della possibilità che offre internet. Accettiamo la realtà: il malato è un business come un altro, con tutti i difetti e i crismi su cui si fonda la speculazione economica capitalista.
Una delle pagine più tristi e criminali della medicina moderna riguarda la psicoterapia. D'accordo da una parte come sempre c'è il lato positivo, niente più manicomi e persone salvate dall'inferno della malattia mentale, e forse è anche la fetta più grande, ma dall'altra vige l'accanimento ingiustificato atto a normalizzare qualsiasi comportamento non conforme ai criteri di normalità stabiliti dalla presunzione della cultura dominante.
In questo girone dantesco sono tantissime le storie agghiaccianti di vite intere inghiottite dall'oblio della psicoterapia, spesso coatta, talvolta per malattie inesistenti. Casi vergognosi, e inquietanti assurdità come gli psicofarmaci per i bambini vivaci, diffusi ed incoraggiati dalla scienza psichiatrica per "calmarli", o per costringerli a maggiore attenzione. Eh già, questa sì che è grande medicina! Ricordiamoci l'entusiasmo che nei secoli scorsi ottennero rimedi come l'elettroshock e la lobotomia, metodi disumani e disumanizzanti condotti con la leggerezza di chi si preoccupa di nullificare il fastidio della diversità, considerandola un'aberrazione. Il sogno del controllo totale della massa refrattaria alla società precostituita, sembrava raggiunto: col minimo sforzo, al minimo sintomo, via! meglio vegetali che strani.
Un post a sè necessiterebbero i vaccini: per farla breve diciamo solo che in passato hanno debellato malattie terribili e di per sè restano un ottimo oggetto di prevenzione, utile e intelligente. Come al solito il relativo sfruttamento è stato manipolato avidamente e mutato in arma a doppio taglio dalla discutibile necessità, qualora come in diversi casi anche recentissimi, venga utilizzato come bingo stagionale per fantasiose pandemie, o diventi veicolo di sostanze velenose, se non proprio una bomba batteriologica, da smistare all'interno di ognuno di noi, fin dall'infanzia, con l'incacolabile ed incalcolato rischio di gravissime conseguenze.
In somma questa sarà una generalizzazione ma è facile che, vista la situazione attuale della medicina, ci sia moltissima diffidenza nel sistema, e che per molte persone è assai preferibile cercare cure alternative, meno invasive, o più naturali. La medicina è qualcosa di affascinante, davvero miracoloso per quello che potenzialmente può fare oggi, ma se la cricca dei parrucconi s'indigna se la gente preferisce l'omeopatia, la naturopatia, l'agopuntura, non ha ancora capito che se tutto fosse diverso all'interno del sistema sanitario, il problema non si porrebbe certo in queste cifre. Essa gode di tutti i migliori strumenti per curare efficacemente e meglio di qualsiasi altra tecnica alternativa, ma la sua applicazione e i vizi di fondo del sistema su cui si fonda tendono ad allontanare la fiducia delle persone. Figlia di una tecnocrazia basata sulla sintesi, dimentica e snobba che il corpo delle persone è essenzialmente natura, ed essa in un mondo perfetto è sufficiente per guarire se stessa da qualsiasi cosa, senza squalene, mercurio, torazina, radiazioni e scriche elettriche. Smettiamola di indignarci per quelle poche persone che cadute nella rete dei truffatori ci hanno lasciato le penne: molto peggio avere fiducia in un sistema che si garantisce come unico salvatore, per poi perdere i pezzi (e i pazienti) ad ogni angolo. Vogliamo davvero fare qualcosa perchè persone come Clara Palomba non muoiano più così? Cerchiamo di contribuire ad una medicina migliore, a medici migliori, ad un sistema più efficiente, meno legato al profitto, più onesto ed umano in somma, ed attento alla fisionomia della persona, che è sì composta di materia organica ma anche spirituale, o comunque mentale. Perchè tutti sappiamo che la scienza da molte più garanzie di guarigione, davvero, scommetto che anche i genitori di Clara ne fossero convinti, ma se moltissimi come loro preferiscono rischiare e cercare aiuto altrove, la colpa non è completamente loro. Voi medici, farmacisti, fabbricanti di medicinali, manager ospedalieri, fatevi un bell'esame di coscienza, cercate di mostrare il volto umano e naturale nel vostro lavoro, perchè non state solo applicando la vostra scienza, ma dovete curare gli uomini e la loro duale essenza. Non so come, ma fate qualcosa che vi avvicini al paziente in maniera autentica, voi sì che potete fare qualcosa, altro che la tv e l'antiscienza, affinchè non muoiano più altre Clara Palomba, in questo modo assurdo.