22/10/10

QUANTE PROBABILITA' CHE PRIMA O POI QUALCUNO DI QUESTI COLPISCA LA TERRA?



Il puntino giallo siamo noi, gli altri sono gli asterodi scoperti negli ultimi anni..
Fa effetto vero?

11/10/10

MUTILAZIONE ANIMALE: A Strange Harvest © 1980 and 1989 by Linda Moulton Howe - Pt.1



Questo è un documentario (in inglese) girato da Linda Moulton Howe, ufologa specializzata nelle indagini sullo scottante mistero della "cattle mutilation", questione molto controversa sovente legata agli ufo. Il filmato è un po' datato ma purtroppo nessun elemento rilevante è emerso in questi anni da poter invalidarne la completezza.
Come compendio riproponiamo qui sotto il nostro articolo "Mutilazione animale", dell'anno scorso.

MUTILAZIONE ANIMALE (CATTLE MUTILATION)

La mutilazione animale (cattle mutilation) è un fenomeno molto controverso, che seppur relazionato talvolta ad avvistamenti di nefandi elicotteri neri o strane aeronavi sconosciute, riportati in concomitanza al ritrovamento delle carcasse, per la specificità e l'inspiegabilità di alcune caratteristiche tipiche dovrebbe essere considerato un mistero a sé; generalmente però tali eventi sono ormai comunemente compresi nell'ufologia come una delle manifestazioni più oscure correlate al fenomeno. È impossibile stabilire un caso numero uno poiché presumibilmente nel medioevo, o comunque prima del XIX secolo, tali aberrazioni erano considerate dei prodigi diabolici o semplicemente delle strane aggressioni da parte di predatori famelici. Già Charles Fort, celebre scrittore ed indagatore dell' occulto americano, riporta casi di ritrovamento di cadaveri di pecore, conigli e altri animali da allevamento, orrendamente mutilati, in concomitanza a luci misteriose e portentose nel Galles dei primi del novecento, e casi simili sono riportati in alcune cronache più antiche. Prima che il fenomeno salisse alla ribalta con alcuni casi celebri che diffusero letteralmente il panico in alcune zone degli Stati Uniti, nella seconda metà del XX secolo, si ha notizia di qualcosa avvenuto nei primi anni '60 al confine tra Kansas e Pennsylvania, probabilmente semi occultato dalle autorità. Il primo episodio veramente documentato di mutilazione animale, avvenuto nel settembre del 1967 ad Alamosa nel Colorado, è la mutilazione ai danni del cavallo Lady diventato in seguito famoso come “Snippy the horse” (da: to snip: tagliare-tagliuzzare). Dal punto di vista ufologico la cattle mutilation è interessante per due fattori: primo, come abbiamo detto spesso è correlato ad avvistamenti di ovni o ad insoliti e misteriosi fenomeni luminosi; in oltre vi sono anche testimonianze (più o meno credibili) di vacche o altri animali in volo catturati da dischi volanti (tra cui anche alcuni controversi filmati per lo più considerati falsi). Secondo, la natura di tali mutilazioni e le tecniche riconducibili ad esse sono assolutamente stupefacenti e sconcertanti, assolutamente inusuali e non rapportabili ad alcun fine scientifico particolare noto, da prevedere in oltre una procedura così furtiva ed eccentrica.

Ecco gli elementi caratteristici propri della mutilazione animale:

- le vittime sono di solito bestie da allevamento o da cortile (vacche, cavalli, pecore, etc.)

- seppur in presenza di severe recisioni e ferite da taglio varie, sia esternamente che internamente alla carcassa non vi è la minima traccia di sangue, né segno di alcun tipo (trascinamento, impronte di passi o pneumatici etc.) che possa far pensare ad uno spostamento del cadavere e alla relativa macellazione dell'animale in altro luogo (se non il trasporto per via aerea ovviamente)

- la notevole precisione e qualità del taglio simile solo a quello chirurgico, nonché la sorprendente caratteristica cauterizzazione immediata della zona adiacente alla resezione, tipica di un apparecchio di taglio al laser, con temperature stimate in alcune centinaia di gradi; il problema però è che sovente si è notato manchino i residui microscopici di carbone che caratterizzano l'incisione laser chirurgica e veterinaria, nonostante l'esame anatomo patologico abbia confermato comunque la presenza di emoglobina e collagene “cotti”, dimostranti che il tessuto è stato asportato con una tecnologia generante abbastanza calore da cauterizzare all'istante

- la rimozione di occhi, mammelle e organi genitali

- la rimozione dell'ano simile per profondità e tecnica a quella chirurgica veterinaria

- la rimozione della lingua e di uno o di tutte e due le labbra

- la rimozione di un singolo orecchio

- la rimozione della carne e della pelle attorno alla mascella e sotto l'orecchio

- la rimozione degli organi del basso ventre

- l'inspiegabile deterioramento degli organi rimanenti senza presentare danni ai tessuti circostanti

- la mancanza di segni tipici di animali predatori (morsi, lacerazione di carni o pelle, impronte)

- l'assenza di segni di animali ed insetti necrofagi e il rifiuto di questi di nutrirsi della carcassa

- l'inusuale agitazione e tendenza dei capi di bestiame rimasti a non voler dormire

- lo strano odore di medicina o “chimico” proveniente dal cadavere

- la presenza sul corpo e sul terreno circostante di strani buchi o segni apparentemente simmetrici di origine e ragione ignota.

(Già di per sé alcuni di questi elementi tipici sono molto eloquenti, soprattutto se riscontrabili in concomitanza a sospetti casi di natura ufologica, o militare. Istintivamente lasciano ben pochi dubbi su cosa possa averli causati, ma scientificamente parlando si è sempre preferirto addurre spiegazioni più normali, anche se improbabili.)

In seguito alla prima ondata negli anni '60 e ad alcuni casi nella decade successiva, la discussione sul fenomeno esplose negli Stati Uniti, e dopo le pressioni della stampa e dell'opinione pubblica le autorità si affidarono all'FBI per far luce sul fenomeno, che nel 1979 avviò l' “Operation Animal Mutilation”. A capo di questa operazione fu messo l'agente Kenneth Rommel, ma la cosa si concluse con un nulla di fatto; infatti secondo la relazione conclusiva (per lo meno per il pubblico dominio) la mutilazione animale era nella maggior parte dei casi riconducibile a fenomeni naturali, e nei pochissimi altri era probabilmente dovuta fenomeni naturali non ancora ben compresi e comunque a quel momento non determinabili. Ovviamente non si potè fare altro che chiudere l'indagine non ascrivendo il fenomeno ad alcun responsabile. In un'altra inchiesta effetuata dalla “Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives” (ATF) contemporanea alla precedente e conclusasi anch'essa con un buco nell'acqua, iniziarono però ad emergere talune caratteristiche differenti, tra le quali una in particolare che aprì la porta alla terza ed ultima spiegazione possibile, ovvero che qualcuno e non qualcosa avesse provocato le mutilazioni, con fini ignoti.
Infatti l'elemento che fece pensare ad una sorta di rituale avente come vittime gli animali, fu il ritrovamento nei fluidi corporei delle bestie, di residui riconducibili a sostanze usate in medicina solitamente al fine di far rilassare e non far soffrire; il chè prevedeva anche una certa pietà, o più misteriosamente un particolare interesse a non corrompere l'organismo della vittima con le tipiche sostanze naturalmente secrete in seguito ad uno stato di stress e di paura.
Ad oggi la mutilazione animale è in pieno svolgimento soprattutto negli Stati Uniti, dove si registrano la quasi totalità dei casi, ma nessun ricercatore scientifico interessato a far carriera ha preso più sul serio il fenomeno della mutilazione animale, tanto che oggi essa è ridotta ad essere considerata come niente più che una leggenda metropolitana, anche se numerosi sono ogni anno i casi denunciati. Infatti secondo la scienza ufficiale si possono così riassumere le cause probabili (responsabili della mutilazione animale.)


Cause di mancanza o mutilazione di bocca, labbra, ano, genitali: sarebbero una scomparsa o ritenzione dei tessuti dovuta ad una particolare disidratazione, o l'azione di specifici parassiti o insetti saprofagi che cercando di entrare nella carcassa, attaccano punti dove la pelle è più sottile e penetrabile.

Cause di mancanza o mutilazione degli occhi o di organi interni molli: sarebbero insetti saprofagi come la “Sarcophaga Carnaria” o animali che si nutrono di carogne come ad esempio alcuni avvoltoi, che preferibilmente attaccano gli occhi e tendono a farsi strada facendo dei buchi per nutrirsi degli organi interni molli.

Cause dell'assenza di sangue nelle carcasse: all'interno del corpo il sangue talvolta si accumulerebbe nella sua totalità nei punti più in basso della carcassa, trasformandosi (a contatto col terreno) poi in componenti organici base; quello all'esterno del corpo invece verrebbe assorbito dal terreno dove gli insetti lo farebbero sparire, o il sole disseccare.

Cause delle incisioni chirurgiche: sarebbero da imputarsi a strappi e tagli dovuti alle contrazioni post-mortem e/o alla disidratazione, dal momento che la pelle tende a ritirarsi in seguito al decesso. (?)

Causa delle resezioni chirurgiche degli organi interni: sarebbe l'azione di batteri o insetti saprofagi che si nutrirebbero selettivamente di alcune sostanze presenti solo in alcuni organi.

Per la verità sono stati condotti diversi esperimenti per verificare la compatibilità dei segni tipici della cattle mutilation, con le normali attività di batteri e predatori. In particolare Robert T. Carrol, scettico ricercatore scientifico, dimostrò che i tagli sulla pelle e il deterioramento di alcuni organi da lui ottenuti in laboratorio, corrispondevano a quelli osservati in casi presunti di mutilazione animale. Ma se così fosse per tutti gli elementi tipici di questa aberrazione non saremmo qui a indagarne il mistero, visto che altre ricerche scientifiche, ad esempio quella del National Institute for Discovery Science, affermano che nelle analisi necroscopiche da loro effettuate sono riscontrabili anomalie inspiegabili.
Per quanto riguarda invece la possibilità non naturale di tale attività, si individuarono nelle inchieste svolte a livello nazionale tre possibili motivazioni di intervento umano:

Crudeltà verso gli animali: per quanto sia una devianza tristemente diffusa, essa raramente viene applicata ad animali di stazza considerevole come vacche o cavalli, ma più comunamente è circoscritta ad animali domestici come cani o gatti. È anche raro che per perpetrare tale crimine si utilizzino tecniche e strumenti sofisticati, come invece sembra avvenire nei casi autentici di mutilazione animale, anche se a tal proposito sono stati citati alcuni casi patologici di veterinari o medici che nel loro sadismo non mancavano di applicare la loro scienza.

Mutilazione a fini di culto: intesa come alternativa all crudeltà fine a sé stessa, essa ad esempio può giustificare l'assenza di sangue presupponendo che esso sia bevuto o raccolto dagli accoliti. In oltre è noto come alcuni organi possano essere d'interesse per sacrifici rituali effettuati da alcune sette esoteriche, così come l'asportazione di un feto da un animale gravido.
Per quanto sia l' FBI che l' ATF presero in considerazione seriamente tale ipotesi, ed alcuni casi fossero con probabilità riconducibili a tale attività, alla fine entrambe le inchieste conclusero che l'ipotesi “culto” non era da considerarsi plausibile come causa della vera mutilazione animale, e anche se nell'opinione pubblica la cosa fece scalpore e ci fu chi si convinse di tale ipotesi, in realtà i fatti non hanno mai avallato tale conclusione.

Ipotesi psico-traumatica: da citarsi giusto per dovere di cronaca è il più assurdo tentativo di spiegazione, contemplato negli anni '70 in seguito ai primi casi di sindrome post traumatica nei reduci della guerra in Vietnam; secondo questa tesi ad effettuare tali sevizie sarebbero stati ex soldati che nella loro psicosi avrebbero cercato sfogo ricreando le terribili torture patite od inflitte durante il conflitto, sulle povere bestie.

Per quanto in differenti periodi dell'inchiesta queste tesi vennero prese in considerazione attraversando l'opinione pubblica a folate di credulità, gli inquirenti non ritennero mai l'ipotesi d'intervento umano la chiave per risolvere il mistero; tant'è che non si individuarono nè persone né gruppi da ritenere responsabili, e se è noto alle autorità ogni tipo di crudeltà compiuta dagli uomini su animali vittime, fin dall'inizio la cattle mutilation è stata considerata ragionevolmente al di fuori di tale attitudine.
Questo fino agli anni '80, ma considerato che questo fenomeno continua ad apparire inarrestabile, negli ultimi anni sono sorte alcune nuove tesi di pari passo con l'insinuarsi di possibili teorie cospirazioniste di presunto coinvolgimento e relativo insabbiamento della questione ufo da parte del governo, o dal coinvolgimento dello stesso tramite le frangie più segrete dell'apparato militare.
Di recente una tra gli esperti più attivi è Linda M. Howe, la quale oltre ad essere una capace ricercatrice ufologica, sembra essere un' autorità in materia, anche se le sue conclusioni parziali restano improntate sul coinvolgimento ufologico. Altri invece puntano il dito verso armi segrete militari come cannoni a microonde, giustificando tale opinione con il frequente avvistamento dei famigerati elicotteri neri nell'immediatezza del manifestarsi del fenomeno. Difficle intendere come possa essere utile per le forze armate americane, farsi notare nel compromettente atto di mutilare animali, per di più con tecnologie (semi) segrete, quando potrebbero approfittare delle numerose basi in loro possesso nelle quali poter commettere ogni genere di nefandezza, senza essere visti da nessuno. L'unica spiegazione possibile, oltre alla generale diffusione della strategia del terrore, potrebbe essere una deliberata agenda per insinuare nella popolazione una diffusa diffidenza negli ufo, utilizzando mezzi militari sconosciuti o camuffati per far cadere la colpa di tali aberrazioni su ipotetici visitatori allogeni. In generale comunque, poco si può dire sul perchè di tale pratica sanguinaria. Mancano oltre al movente, delle prove solide e una seria volontà di analisi. Un bel mistero, difficile da comprendere e al momento qualsiasi ulteriore speculazione, su chi e perchè, resta inconcludente. E le vacche continuano a crepare.

09/10/10

ECCO LE NUOVE REGOLE DEGLI SCIENZIATI DEL SETI PER IL CONTATTO CON E.T. (in inglese)





Declaration of Principles Concerning the Conduct
of the Search for Extraterrestrial Intelligence
Preamble
The parties to this declaration are individuals and institutions participating in the
scientific Search for Extraterrestrial Intelligence (SETI).
The purpose of this document is to declare our commitment to conduct this search in a
scientifically valid and transparent manner and to establish uniform procedures for the
announcement of a confirmed SETI detection.
This commitment is made in recognition of the profound scientific, social, ethical, legal,
philosophical and other implications of a SETI detection. As this enterprise enjoys wide
public interest, but engenders uncertainty about how information collected during the
search will be handled, the signatories have voluntarily constructed this declaration. It,
together with a current list of signatory parties, will be placed on file with the
International Academy of Astronautics (IAA).

Principles
1. Searching: SETI experiments will be conducted transparently, and its practitioners will
be free to present reports on activities and results in public and professional fora. They
will also be responsive to news organizations and other public communications media
about their work.
2. Handling candidate evidence: In the event of a suspected detection of extraterrestrial
intelligence, the discoverer will make all efforts to verify the detection, using the
resources available to the discoverer and with the collaboration of other investigators,
whether or not signatories to this Declaration. Such efforts will include, but not be limited
to, observations at more than one facility and/or by more than one organization. There is
no obligation to disclose verification efforts while they are underway, and there should be
no premature disclosures pending verification. Inquiries from the media and news
organizations should be responded to promptly and honestly.
Information about candidate signals or other detections should be treated in the same way
that any scientist would treat provisional laboratory results. The Rio Scale, or its
equivalent, should be used as a guide to the import and significance of candidate
discoveries for the benefit of non-specialist audiences.
3. Confirmed detections: If the verification process confirms – by the consensus of the
other investigators involved and to a degree of certainty judged by the discoverers to be
credible – that a signal or other evidence is due to extraterrestrial intelligence, the
discoverer shall report this conclusion in a full and complete open manner to the public,
the scientific community, and the Secretary General of the United Nations. The
confirmation report will include the basic data, the process and results of the verification
efforts, any conclusions and intepretations, and any detected information content of the
signal itself. A formal report will also be made to the International Astronomical Union
(IAU).
4. All data necessary for the confirmation of the detection should be made available to the
international scientific community through publications, meetings, conferences, and other
appropriate means.
5. The discovery should be monitored. Any data bearing on the evidence of
extraterrestrial intelligence should be recorded and stored permanently to the greatest
extent feasible and practicable, in a form that will make it available to observers and to
the scientific community for further analysis and interpretation.
6. If the evidence of detection is in the form of electromagnetic signals, observers should
seek international agreement to protect the appropriate frequencies by exercising the
extraordinary procedures established within the World Administrative Radio Council of
the International Telecommunication Union.
7. Post Detection: A Post-Detection Task Group under the auspices of the IAA SETI
Permanent Study Group has been established to assist in matters that may arise in the
event of a confirmed signal, and to support the scientific and public analysis by offering
guidance, interpretation, and discussion of the wider implications of the detection.
8. Response to signals: In the case of the confirmed detection of a signal, signatories to
this declaration will not respond without first seeking guidance and consent of a broadly
representative international body, such as the United Nations.

Unanimously adopted by the SETI Permanent Study Group of the International
Academy of Astronautics, at its annual meeting in Prague, Czech Republic, on 30
September 2010.
These revised and streamlined Protocols are intended to replace the previous
document adopted by the International Academy of Astronautics in 1989.