27/05/11

IMMAGINARE LA DECIMA DIMENSIONE ?



Questo interessantissimo video mostra sommariamente come è possibile immaginare le 10 dimensioni di cui sarebbe composto il Tutto, secondo la Teoria delle Stringhe, una delle teorie più "di moda" e creative per cercare di spiegare l'universo e far quadrare quel poco che sappiamo di esso. Sinceramente sono in pochi in grado di approfondire anche solo la minima parte dei mille interrogativi e le infinite questioni che solleva questa esemplificazione, ma lo stesso vi propongo alcune riflessioni. Innanzi tutto guardando questa spiegazione, seguendo il discorso con attenzione è possibile seguire i concetti esposti, fino a capire cosa s'intende a grandi linee per dimensione e cosa sono le dimensioni a noi ignote, quelle a noi non percepibili che vanno dalla quinta alla decima; infatti immaginare cosa sono non è altrettanto che come sono. Questa differenza sostanziale e determinante vale un po' per tutti i concetti astratti, ad esempio quelli con cui è costruita la matematica, la fisica e di conseguenza praticamente ciò su cui si fonda il sapere scientifico. In vero gran parte del mondo in cui viviamo ha dei lati a noi invisibili, anzi la stragrande parte di universo a noi visibile è di fatto invisibile. Senza andare in altre dimensioni, basta pensare all'infinitamente piccolo, come i batteri, le cellule, le molecole, oppure a tutte quelle cose come la gravità, le onde sonore, lo spettro infrarosso della luce, i nostri pensieri. Insomma la rappresentazione del cosmo di cui abbiamo coscienza, la realtà che percepiamo con i nostri sensi è assolutamente parziale ed illusoria, e nonostante che grazie al nostro cervello ed al nostro ingegno riusciamo a superare le nostre facoltà sensibili con l'immaginazione, siamo in realtà molto lontani dal sentirne, comprenderne, definirne la reale esistenza. Questo dovrebbe bastare per ricordarci tante cose: innanzitutto la strabiliante iper complessità dell'universo che ci ospita, il quale, evidentemente non costruito apposta solo per noi, già solo per il fatto che sia regolato da leggi che gestiscono e tengono insieme il tutto armoniosamente, dovrebbe farci rendere conto di quanto sia comunque eccezionale la nostra esistenza, e del peso che realisticamente hanno anche le più piccole cose della nostra quotidianità, e cosa sta dietro alla più piccola, insignificante, banale molecola del nostro corpo. Poi dovrebbe essere lampante quanto la nostra posizione non ci permetta in nessun modo di pretendere quella saccenza tipica di noi umani, i quali sentiamo e diamo l'impressione di essere a buon punto nel dominare gli elementi e le leggi che li regolano, quando in realtà non siamo neanche in grado di cogliere le basi elementari di ciò di cui siamo composti. Ovviamente pensieri di tipo esistenzialistico, tipo le ragioni per le quali siamo ciò che siamo, da dove veniamo, dove stiamo andando e perchè, nascono proprio dall'intuizione di tutto ciò. E' anche per questo che scienza e filosofia, per quanto si corteggino, in realtà non si sopportino. Eppure istericamente non ci facciamo caso, e anzi proiettati in una corsa a perdi fiato nella distrazione dalla nostra essenza, e nell'esaltazione dei nostri sensi limitati, ci illudiamo di avere un qualche dominio sulle cose del mondo. Ci sembra di fare od essere qualcosa di definito, ma in realtà navighiamo in un mare infinito di dimensioni più o meno visibili di cui non capiamo un bel nulla e di cui neanche abbiamo percezione d'esistenza. Per finire: sì sappiamo contare, costruire, ed immaginare, ma da qui a pretendere di avere un qualche controllo o di avere un'idea di quello che è il nostro mondo, della struttura e delle leggi che lo governano.. beh è eccessivo.. Dovremmo essere tutti un po' più umili, e molto socraticamente ammettere di non sapere, in realtà, un fico secco. Dunque in realtà noi siamo quel puntino sul video, che non fa praticamente niente e non vede praticamente niente, ma la cosa buffa è che è tutto relativo alla propria dimensione, sia per noi che per la formica, che per ipotetici esseri decadimensionali, e il puntino diventa un universo, perchè anche se non sembra, ed è praticamente niente, quel puntino non è affatto, (il) niente.

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