04/08/09

RUSSIA DISCLOSURE


Secondo il quotidiano russo Svobdnaya Pressa anche l'ex potenza sovietica starebbe per divulgare alcuni dei suoi files riguardanti gli ufo. In realtà molti episodi sono già venuti alla luce con la caduta del regime e con il furto e la conseguente vendita dei documenti trafugati dagli archivi del KGB, durante i giorni convulsi dell'ultima rivolta popolare russa. Si parla di ufo sottomarini (USO) e dischi volanti, ma si sa quanto Mosca sia sempre stata molto abile a mantenere i segreti, soprattutto grazie ad una forte compartimentazione delle ricerche, e all'abile politica di ammissione parziale, cosa che ha sempre permesso ai veri depositari di tali segreti di mantenere oscuri i fatti più importanti. Certo è sempre un passo avanti verso una disclosure mondiale, ma fin troppo in ritardo sui tempi, visto che diversi paesi più o meno politicamente importanti da anni hanno già avuto il coraggio di ammettere qualcosa, e si sà, i grandi dovrebbero sempre essere d'esempio. Ma così non è anzi, aspettiamo tutti con ansia il giorno che chi la realtà la conosce di sicuro meglio di tutti, ovvero gli USA, ci renda partecipi del tesoro di informazioni che gelosamente difende. E' incredibile quanto ancora poco rispetto e poca considerazione abbiano certi poteri per l'umanità e il suo sacrosanto diritto a conoscere la verità, qualunque essa sia, come se avessero ancora bisogno di tempo per sviluppare il loro piano senza che si abbia più il tempo di dissentire. Un giorno a giochi fatti ci diranno: le cose stavano e stanno così. E a noi toccherà per forza accettare la loro impostazione, il loro metodo, il loro punto di vista, perchè la scelta sarà già stata fatta, e il percorso finito: qualunque cosa fosse ne avranno fatto ciò che più gli è risultato utile fare. Qualunque essa fosse, ormai sarà diventata davvero la realtà.

1 commento:

Anonimo ha detto...

La fonte non è tra le più attendibili, ma con alcune situazioni uscite a spizzichi e bocconi dagli archivi ci sono alcuni fatti che possono essere dimostrati, come l'incontro degli uomini-rana a 50 metri di profondità nel Lago Baikal