26/11/11

FILMATO UFO MOLTO INTERESSANTE; Oakland.mp4



Aggiornamento del 28/11/2011: sembra che la soluzione sia semplice, anche in questo caso. Si tratterebbe del dirigibile di una nota marca di Vodka. Certo il fatto andrebbe approfondito, ad esempio assicurandosi che in quie giorni il suddetto aeromobile fosse in tour da quelle parti, ma l'effettiva somiglianza tra i due oggetti lascia ben pochi dubbi.
Grazie ad Insider per la segnalazione.

10/11/11

ESCLUSIVA: INTERVISTA CON NICK POPE, ESPERTO UFO DI SUA MAESTA'

Come tutti gli appassionati sapranno, Nick Pope è uno dei maggiori esperti europei sulla questione ufo. Egli è stato per ben 25 anni alle dipendenze del MoD (Ministero della Difesa inglese), con importanti compiti di collegamento tra i servizi segreti e il ministero stesso. Una volta terminata la carriera istituzionale si è dedicato alla divulgazione del fenomeno ufo, scrivendo articoli e saggi, partecipando in qualità di esperto a programmi televisivi e radiofonici, mettendo a disposizione del pubblico la sua esperienza, ricca di dati e aneddoti spesso noti solo all'interno delle istituzioni, raccolti durante il suo lavoro a stretto contatto con i più alti livelli dell'esteblishment militare, scientifico e governativo del Regno Unito. Ovviamente la sua esperienza lavorativa lo rende una delle persone più affidabili e maggiormente informate sulla questione ufo in generale, sui reali retroscena di alcuni avvenimenti ufologici eclatanti e sull'effettiva portata del fenomeno in ambito difensivo/strategico.

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W.B.: Che tipo di lavoro ha svolto per il suo Paese, durante il suo incarico relativo agli ufo?
Nick Pope: Il mio lavoro era investigare tutti gli avvistamenti ufo riportati al MoD, e valutare se qualsiasi elemento contenuto in essi rappresentasse una minaccia o fosse più in generale di interesse per la difesa.

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WB: Come ottenne questo incarico? Quali furono le circostanze e le caratteristiche per le quali scelsero lei?
NP: Avevo già lavorato per molti anni presso il Ministero della Difesa. Chi mi reclutò nel progetto ufo è una persona per la quale avevo lavorato durante la prima Guerra del Golfo, nel Joint Operation Centre. Fu impressionato dal mio lavoro, così mi offrì l'incarico.

3
WB: Le fecero fare un corso d'aggiornamento particolare prima di iniziare a lavorare?
NP: Semplicemente feci una settimana di preparazione con la persona responsabile dell'incarico, alla quale sarei succeduto. Al tempo era la normale prassi.
 
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WB: Durante questa preparazione che tipo di informazioni, quale atteggiamento traspariva e quale punto di vista le venne fornito dalle istituzioni, riguardo al fenomeno ufo?
NP: Ebbi solamente accesso a tutti i files che il MoD aveva accumulato in precedenza, in modo da sapere cosa sapevamo e cosa non sapevamo in merito alla cosa.
 
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WB: In base alle sue dichiarazioni so che lei crede nell'esistenza degli ufo: secondo la sua opinione ci sono degli elementi per presumere che il fenomeno possa rappresentare una minaccia per la difesa?
NP: Sono convinto che ci sia vita là fuori, nell'universo, ma non so con certezza se siamo stati visitati, o no. Non ho potuto evincerne un a certezza. Ma qualunque cosa gli ufo siano, il fatto che talvolta volino vicino ad installazioni militari, e che a volte abbiano rischiato di provocare delle collisioni con aerei, dimostra che esiste una minaccia potenziale.

6
WB: Se così è, perchè le istituzioni negano sempre questo fatto, non mostrando preoccupazione ma anzi, ostentando un atteggiamento abbastanza disinteressato?
NP: Durante il mio incarico governativo non ebbi mai prove di un cover up o di una cospirazione in atto. Detto questo, i governi cercano sempre di minimizzare l'argomento, e di celare gli scopi del loro coinvolgimento. La ragione di tale atteggiamento è l'imbarazzo di dover ammettere che non tutti gli avvistamenti ufo possono essere spiegati razionalmente, poichè occasionalmente ci sono near misses (quasi collisioni) con aerei commerciali e perchè nei tentativi di intercetto con caccia e jet da parte dei militari allorquando degli ufo sono rintracciati sui radar, gli ufo superano in velocità e surclassano gli aerei nella manovra.

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WB: All'interno delle istituzioni e-o nei servizi segreti, esistono delle task force specializzate, che gestiscono segretamente, più in profondità, una pianificata sorveglianza del fenomeno? Rispetto ai files desecretati, ci sono altri documenti e altri studi inerenti agli ufo che non vengono divulgati?
NP: Non credo che ci sia necessariamente una task force specializzata, ma gli Americani, gli Inglesi e la vecchia Unione Sovietica, con altri governi, sono sicuro che hanno trafficato con la parapsicologia, con l'occulto, in aree come la telecinesi, e la visione a distanza. Non so se poi queste tecniche, come la visione a distanza, siano state usate nella ricerca sugli ufo.

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WB: Secondo lei, esisterebbe una ragione concreta per la quale la gente dovrebbe essere tenuta all'oscuro della reale portata del fenomeno ufo?
NP: Come ho detto nella risposta 6, durante il mio lavoro per il governo non ho incontrato alcun tipo di evidenza di una copertura in atto, così non sono d'accordo sul fatto che la gente è tenuta all'oscuro. Ma è anche vero che la politica della minimizzazione del fenomeno ha portato il governo ad adottare un atteggiamento, come per mettersi sulla difensiva, cosa che ha dato la percezione (alla gente) che il governo nascondesse qualcosa. Credo che l'unica cosa che davvero hanno da nascondere è il fatto imbarazzante che loro non hanno assolutamente la soluzione del mistero ufo. A nessun governo piace dire "noi non sappiamo". 

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WB: Quindi secondo lei istituzioni come quella americana o inglese non conoscono neanche in parte la vera natura del fenomeno ufo?
NP: Per ora no, non che io sappia

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WB: Che funzione ha la disclosure? E' un qualcosa fatto autenticamente per informare le masse o è un passaggio di un'agenda istituzionale più complessa?
NP: Molte nazioni del mondo stanno declassificando e rilasciando i loro ufo files. Ma questi documenti evidentemente non contengono prove definitive sul fatto che siamo stati visitati da una civiltà aliena, sempre che esistano davvero (le prove). In genere questi rilasci sono il risultato di campagne portate avanti dai ricercatori ufo o dai media, o spesso in seguito allo sfruttamento del Freedom of Information Act.

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WB: Ma è una vera disclosure o solo un osso gettato alle masse, per far finta di non aver altro da nascondere?
NP: I files sono certamente genuini, in questo senso è vera. Ma poichè i documenti non dicono agli ufologi ciò che essi vorrebbero sapere, ovvero che siamo stati visitati dagli alieni), alcuni pensano che la declassificazione di questo materiale sia solamente un esercizio di pubbliche relazioni, mentre il materiale davvero interessante sia ancora mantenuto segreto.
 

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WB: Ha mai visto un ufo personalmente?
NP: No

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WB: Ha mai visionato prove incontrovertibili dell'esistenza degli ufo, come foto, video, tracce al suolo...?
NP: Ho visto alcune evidenze davvero interessanti (foto, video, registrazioni di tracciati radar, rapporti di piloti, etc.) ma non prove definitive. Credo che le prove definitive dovrebbero coinvolgere il recupero di un artefatto di qualche tipo, e per quanto esistano storie di ufo crash e di impianti alieni, io devo ancora essere convinto per ognuno di questi.

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WB: Cosa pensa che possono essere? Dato che non lo sa con certezza, qual'è la sua ipotesi migliore?
NP: Non lo so. Inspiegato significa non spiegato. Sospetto che non ci sia una singola, netta spiegazione per il mistero ufo. Alcuni possono certamente essere prototipi segreti e droni. Altri potrebbero essere una sorta di fenomeni atmosferici esotici di origine plasmatica. Ho già detto altrove che non è si può escludere la possibilità che alcuni possano essere fenomeni di origine extraterrestre. Magari sono qualcosa a cui neanche abbiamo ancora pensato.. per i quali non abbiamo neanche le parole per descriverli.
 

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WB: Qual'è il caso più eclatante a cui ha lavorato?
NP: The Rendlesham Forest incident, dal 1980. Nel 1994, mentre lavoravo per il progetto ufologico del Ministero della Difesa (MoD) mi dedicai a rivisionare questo avvenimento. é facilmente il caso ufo più interessante ed indiscutibile d'Inghilterra. Sono apparso in diversi show televisivi per discutere questo incidente, e c'è un bel po' di materiale relativo sul mio website (
www.nickpope.net).


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WB: In base alla sua esperienza, esiste una parte di cerchi nel grano che non siano di origine umana? Se sì, a cosa pensa che servano? E chi ne sarebbe l'autore?
NP: No, non credo. Penso siano tutti fatti da esseri umani. Le ragioni sono tante: per qualcuno sono una cosa tra arte e graffiti. Altri amano il pericolo di uscire di notte e agire nel pericolo di essere scoperti. Altri ancora lo fanno perchè si divertono a prendere in giro la gente

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WB: E cosa mi dice sulle abductions? Pensa che sia un fenomeno reale? Cosa vi si nasconde dietro? Ha qualche caso da discutere con noi?
NP: Esattamente come il fenomeno ufo, probabilmente non esiste una singola spiegazione: credo in effetti che ci possano essere diverse spiegazioni per il fenomeno dei rapimenti alieni. Alcuni casi sono truffe, altri sono attribuibili a sorta di allucinazioni od ossessioni. A questo possiamo aggiungere sogni lucidi, paralisi del sonno, sindrome delle false memorie, a vari altri fattori. Comunque, questo non basta per spiegare tutti i casi, e sospetto ci siano altri fattori in gioco qui. Studi scientifici sugli addotti dimostrano che non si è in presenza di patologie psicologiche o finzioni, anzi sembra che questi, riportando alla mente le loro esperienze esibiscono reazioni fisiologiche (ad esempio aumento della frequenza cardiaca e della respirazione) non riscontrabili in gruppi di controllo di persone sicuramente non addotte. Ebbi effettivamente del lavoro da fare su questo fenomeno durante il mio lavoro al MoD, e il mio archivio personale racchiudeva all'incirca un centinaio di casi. Uno, indiscutibile, coinvolse un'ex modella di nome Brigitte Barclay, con la quale lavorai per anni.

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WB: In conclusione quali sono i risultati, il bagaglio di esperienze che il suo lavoro per le istituzioni le ha lasciato?
NP: Il mio punto di vista è che il fenomeno ufo rimane non spiegato. Dovrebbe essere investigato in maniera appropriata, nell'ottica della difesa, della sicurezza nazionale, e in materia di sicurezza aerea, così come per i potenziali benefici scientifici. Nonostante non lavori più per il governo rimango molto interessato alla faccenda e faccio un intenso lavoro mediatico in televisione, radio e su alcuni giornali

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WB: Quali sono le sue aspettative per il futuro prossimo, in termini ufologici? Avremo mai un contatto massivo?
NP: I governi continueranno a rilasciare documentazione e l'interesse sul fenomeno crescerà sempre più, così come possiamo vedere dal numero crescente di programmi televisivi che parlano di ufo. Non sono sicuro sul fatto che ci sarà un contatto di massa, ma sa mai accadrà sarà certamente un giorno storico.

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WB: Qual'è secondo lei la chiave per aumentare la comprensione del fenomeno, per la scienza, l'ufologia e per i ricercatori in generale?
NP: In questo i media giocano un ruolo fondamentale e io cerco di lavorare duro per questo, in questa mia nuova cerriera di giornalista e di divulgatore. Mi piacerebbe vedere gli ufologi diventare più scientifici nelle loro investigazioni, e più critici nel loro modo di pensare, specialmente riguardo le teorie cospirazioniste. Poi, oltre a smettere di guardarsi a vicenda come rivali, gli ufologi e il SETI dovrebbero rendersi conto che stanno cercando la stessa cosa, ma seguendo strade diverse e in diversi luoghi.
 

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WB: Cosa vorrebbe dire a coloro che negano l'esistenza del fenomeno e ridicolizzano la questione ufo?
NP: Vorrei dire a queste persone che dovrebbero mettere da parte i loro preconcetti e guardare alle prove migliori in maniera imparziale. Me è cosa difficile perchè l'ufologia è piena di mistificazioni e frodi, con settarismi e fanatismi.

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WB: E a coloro che sono convinti si tratti solo di armi segrete di origine umana?
NP: Come menzionato in precedenza alcuni tra gli avvistamenti ufo potrebbero essere causati da persone che osservano prototipi segreti di aerei o droni. Chiaramente questa non è una soluzione a tutti i casi inesplicabili, anche perchè i progetti segreti di solito sono condotti in aree militari dove il pubblico non ha accesso.

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WB: C'è qualcosa di particolare che vorrebbe dire pubblicamente, magari a proposito della questione ufo?
NP: Spero che gli italiani trovino questa intervista interessante. Per coloro che parlano inglese ci sono ulteriori informazioni sul mio lavoro sul mio website: www.nickpope.net

26° CONVEGNO NAZIONALE DI UFOLOGIA ORGANIZZATO DAL CISU - SABATO 12 NOVEMBRE, TORINO

150 DI UFO IN ITALIA

programma: 
  • Ore 15:00 Registrazione dei partecipanti
  • Ore 15:20 Saluti ed apertura del convegno
    Perchè “150 anni di UFO in Italia” di Gian Paolo Grassino
  • Ore 15:30 15 casi per 150 anni: gli episodi più eclatanti dall’Unità ai giorni nostri
    Relatore: Paolo Toselli
  • Ore 16:05 L’UFO (mancato) del Presidente: incontro ravvicinato a Castel Porziano
    Relatore: Paolo Fiorino
  • Ore 16:30 “Strane luci nella storia d’Italia“: il libro
    Relatore: Pietro Torre
  • Ore 17:00 Break
  • Ore 17:20 Gli UFO del Risorgimento: dall’impresa dei Mille a Roma capitale
    Relatore: Gian Paolo Grassino
  • Ore 17:40 I “marziani” dell’800
    Relatore: Maurizio Verga
  • Ore 18:10 Torino capitale dell’ufologia
    Relatore: Edoardo Russo
  • Ore 18:30 Il CISU e il futuro dell’ufologia
    Conclusione di Gian Paolo Grassino
  • Ore 18:45 Dibattito
  • Ore 19:00 Chiusura dei lavori
per tute le altre informazioni:  http://www.ufoitalia150.com/

25/10/11

IN MEMORIAM - MARCO SIMONCELLI - IL FUOCO SACRO

Non c'entra niente con la nostra "linea editoriale", lo so, ma lo stesso volevo lasciare un segno su questo blog, in onore a Marco Simoncelli, morto domenica mattina sul circuito di Sepang, durante la gara di Moto GP. Forse per alcuni di voi il mistero da sciogliere in questo caso potrebbe essere quello di trovare un senso ad una tragedia così assurda, nel morire a 23 anni per una stupida corsa in moto. C'è poco da fare: in realtà cavalcare una dueruote a trecento all'ora è davvero pericolosissimo, da pazzi, e se spesso da spettatori ci si dimentica del rischio obnubilati dallo spettacolo, i piloti stessi sono ben consapevoli della sfida al buon senso che operano ogni giorno della loro vita passata a duellare in pista. Ma non è solo per la gloria, i soldi, il successo: non è solo una stupida gara di motociclismo. Il vero demone che trascina questi scavezzacollo sull'asfalto a velocità folli, è lo stesso imprescindibile tarlo fatale che scava nella mente di tutte quelle persone che trovano una cosa speciale per cui vivere: proprio quella cosa, unica ed irrinunciabile, diversa per ognuno ma ugualmente determinante, tanto da far passare in secondo piano tutto il resto: la paura ed il rischio, in questo caso. Per tutti gli altri apparirà come un'assurdità, ma per chi nella vita ha trovato "quella cosa", non saranno mai abbastanza le motivazioni per smettere, e la ragionevolezza e il conforto di una vita più "normale" non saranno mai sufficiententemente appaganti, in confronto alla sensazione unica di cavalcare il proprio destino in compagnia della propria sacra ossessione. E' questo ardore incantato che rende uomini speciali; solo chi ha assecondato il proprio demone tanto da renderlo padrone della propria vita, è riuscito spesso a fare grandi cose, nel bene e nel male, proprio per la spinta superiore della passione infinita che accompagna la volontà oltre la ragionevolezza, oltre i limiti consueti degli altri esseri umani dall'esistenza mediocre. In fondo sono questi uomini che valgono d'esempio per tutti gli altri, che saranno ricordati, e che sono da stimolo per ottenere dalla vita qualcosa di più. Sono loro che dimostrano che tutto è possibile, ma sono anche coloro che insegnano che la devozione superiore e l'impeto ossessivo si pagano con un prezzo congruamente elevato. I più fortunati hanno pagato solo in termini di fatica e difficoltà, di sofferte rinuncie e di esclusioni: i più sfortunati hanno invece sperimentato l'umiliazione, il tracollo, la disfatta o la morte. Per tutte queste anime però la consapevolezza di essere dei grandi spiriti, di essere coloro che tracciano la via per tutti gli altri, il vero essere umano superiore, l'autentico super uomo che passa alla storia diventando immortale nei secoli. Marco come tutti i piloti che si distinguono bruciava anch'egli dello stesso fuoco sacro che ha accompagnato i devoti santi,  tutti i grandi artisti, i geniali fislosofi, i feroci combattenti, i sanguinari conquistatori, e tutti gli altri primeggianti esseri umani di cui il mondo ha memoria, e di cui serberà il ricordo in eterno, e che per qualcuno saranno d'esempio. Con questo non sto dicendo che è stato il più grande, il migliore, o il miglior modello di riferimento, ma che dietro alla sua vita, come al senso della sua morte, si nasconde proprio quella estrema passione, quella folle ossessione che lo ha reso, anche se per poco, un mito: la stessa grande unica cosa che lo accomuna a tutti coloro che vengono ricordati. Gli antichi sostenevano che chi è ben voluto dagli dei muore giovane: avremmo certo preferito tutti averlo ancora qui, a sorridere e a correre, ma lui, come i giovani a cui si riferisce il motto greco, combatteva da eroe andando incontro al suo destino senza paura. Vai forte Marco! Corri più che ne hai, ovunque tu sia...

13/10/11

RARO ESEMPLARE DI BALENA TROVATO IN UN CAMPO DELLO YORKSHIRE

Questa giovane balena è stata ritrovata morta nello Yorkshire, in un campo a 750 metri dalla costa. Abbastanza curioso vedere un raro esemplare di questi mammiferi marini in mezzo all'erba di un prato inglese, ma per Aol News esiste una spiegazione logica. Infatti secondo gli esperti è possibile è che il giovane cetaceo femmina sia stata ingannata dall'alta marea, magari colta di sorpresa mentre era alla ricerca di cibo, arenandosi in seguito all'improvviso ritirarsi delle acque. Voi vi chiederete: ma come può esserci dell'erba così verde in un posto dove arriva abbondante l'acqua salmastra dell'oceano? L'unica possibilità è che il cadavere sia lì da un bel po' di tempo, adagiato su un terreno che da mesi non viene invaso dall'alta marea, sul quale è poi ricresciuta la vegetazione.
A quanto sembra non è un fatto così misterioso quindi, ma certamente.. insolito.

06/10/11

IN MEMORIAM - STEVE JOBS





In memoria di un uomo certamente discutibile, ma che comunque ha cambiato il mondo.

04/10/11

26 CONVEGNO NAZIONALE DI UFOLOGIA DEL CISU

Primo richiamo per il convegno nazionale che il CISU terrà a Torino a partire dal 12 novembre 2011. Non mancheremo di segnalarlo anche in seguito, poco prima dell'evento, annunciando anche relatori e argomenti, anche se il tema principale sarà l'ufologia nei centocinquanta anni della repubblica. E' ancora presto, ma almeno i più impegnati fra di voi possono già organizzarsi per tempo. Alla bisogna, essendo io socio collaboratore del CISU, posso fornire a chi lo desiderasse il nome di un hotel convenzionato con la manifestazione. In ultimo vi segnalo il sito dell'evento che a breve sarà attivo e fornito di tutti i dettagli possibili. E' una grande occasione per gli appassionati studiosi di ufologia, di cui si sentiva la mancanza.

TRIANGOLI VOLANTI



Visto che se n'è parlato recentemente in televisione, riposto uno degli articoli più letti di Insolitanotizia, ovvero quello riguardante i misteriosi oggetti volanti triangolari.

UFO TRIANGOLARI: NOSTRI O LORO?

Come promesso ho raccolto dati sufficienti per fare un po' di chiarezza sulla natura dei noti ufo triangolari, i quali oltre ad essere tra gli oggetti non identificati più comuemente avvistati, sono anche al centro di una querelle riguardante la loro origine. Infatti tra i ricercatori ci sono 2 correnti di pensiero: per alcuni essi sono velivoli extraterrestri, per altri invece ci sarebbero motivi validi per pensare che essi siano semplicemente velivoli militari segreti. Innanzi tutto citiamo alcuni casi, ad esempio l'ultimo in ordine di tempo è  quello ripreso all'infrarosso in Irlanda (o California). Molto importante è l'ondata belga dei primi anni '90, tra i più clamorosi fatti ufologici della storia. Tutto iniziò il 29 novembre 1989, quando 2 agenti di polizia seguirono con la loro auto un enorme triangolo nero che silenziosamente sorvolava la periferia a poche decine di metri dal suolo. La cosa si ripetè alcune sere, finchè l'allarme non giunse alla vicina base Nato, la quale fece subito alzare due F-16 per intercettare il velivolo estraneo. Erano anni di guerra fredda, era automatico che si attivasse lo scramble, ma quando grazie ai radar i 2 intercettori raggiunsero il contatto visivo con l'oggetto volante, nonostante la mole superiore a quella di un aereo di linea ,esso si disimpegnò agilmente in poco tempo: nel mentre, dati alla mano, dimostrò di poter procedere a diverse velocità alternandole assai rapidamente, mostrandosi in grado persino di stazionare immobile nel cielo come un elicottero; poi scomparve con un'accelerazione incredibile, surclassando di gran lunga e lasciando con un palmo di naso gli aerei più veloci del mondo di allora. Ecco cosa dichiarò successivamente il Colonnello Wilfried De Brouwer, durante la conferenza stampa dell' 11 luglio 1990, indetta per chiarire i fatti di quella sera:
" L'objet détecté par les radars des deux F-16 a effectué des déplacements dont aucun type d'avion existant ne serait capable.  Dans une des séquences enregistrées, la « cible », comme on dit dans le jargon militaire, passa en quelques secondes de 280 km/h à plus de 1800 km/h." (da: http://www.meessen.net/AMeessen/radarF16.pdf )
Il caso belga fece grande scalpore proprio per le chiare prove radar e fotografiche e per la preoccupazione che diede in termini di sicurezza, ma si concluse con un niente di fatto: nessuno seppe fornire spiegazioni sulla natura di tali oggetti (nonostante si parli di 15.000 testimoni) e una volta interrogati, gli americani rilasciarono una dichiarazione ambigua, ovvero che "nessun mezzo aereo stealth aveva sorvolato durante quel periodo, lo spazio aereo belga" ( e non stealth?).
Tra gli altri casi famosi citiamo l' "Illinois cop sighting" dell'inizio del 2000, e l' avvistamento di massa del 31 dicembre 1982 nella Hudson Valley. In quest'ultimo avvenimento migliaia di persone poterono vedere chiaramente un ufo triangolare sorvolare la città di New York, e alcune riprese dell'oggetto furono mandate ad analizzare al Jet Propulsion Lab di Pasadena, il quale sentenziò che l'oggetto volante era reale, ma che non era comparabile a nessun aereo convenzionale conosciuto. Nel luglio 1984 accadde un'altra circostanza singolare presso la centrale nucleare di Indian Point, durante la quale in cocncomitanza al passaggio di un'aeromobile triangolare sopra le sue strutture, l'intera base cadde nel caos più totale per una totale disattivazione dei sistemi elettrici e di comunicazione. Il caso più documentato di tutti, molto famoso è forse però quello avvenuto nella base militare nucleare anglo-americana di Bentwaters, nella Rendlesham Forest, in Inghilterra a fine dicembre del 1980, quando il colonnello Halt e alcuni soldati videro e toccarono un'aeronave atterrata nel bosco in prossimità della base, che il militare non esitò a definire anni dopo "non di questo mondo". Dunque di episodi circostanziati e credibili ce ne sono, e tanti altri ne esistono, alcuni anche nel diciannovesimo secolo e nella prima metà del ventesimo, quindi l' esistenza dei triangoli volanti è pressochè indubitabile. Ma cosa possiamo stabilire sulla loro natura? Molti come detto sostengono che la maggior parte di essi siano il risultato di un progetto militare, ma segreto, poichè dalle fonti convenzionali e dai disegni conosciuti, in teoria non dovrebbe esserci nessun aereo totalmente triangolare (aggiornamento agosto 2010: ora c'è invece il Taranis inglese): esistono i ben noti Stealth B-2 ma sono facilmente riconoscibili e non sono certamente in grado di fare quello che invece hanno dimostrato i "Black Triangles". Se non chè nel 1989, Chris Gibson uno dei maggiori esperti di ricognizione aerea, militare pluridecorato membro della Royal Observer Corps, mentre lavorava in mare a 60 miglia dalla Norfolk Coast vide un velivolo incredibile, apparentemente impegnato in fase di rifornimento aereo, di forma triangolare, il cui vertice anteriore di 30° descriveva un perfetto isoscele nero opaco. Eppure non esiste un aereo così o per lo meno non dovrebbe. Alcuni favoleggiano del progetto Aurora, l'ipotetico successore segreto del Blackrbird, che per quanto non supportato da alcuna prova (se non per alcuni disegni derivanti dalla fantasia di un noto furbone), avrebbe potuto effettivamente corrispondere a quello che vide Gibson. Un'altro progetto assolutamente inesistente sulla carta, ma di cui si continua a mormorare e il "Black Manta" o TR-3B. Si dice che raggiunga l'improbabile velocità Mach 9, che sia assolutamente stealth, ovvero invisibile ai radar, ma che soprattutto sfrutti un propulsore al plasma in grado di simulare un sistema di antigravità, il quale gli permetterebbe prestazioni e manovrabilità illimitata, nonchè di lasciare l'atmosfera terrestre. Possibile che esista? In teoria no, la totalità degli scienziati seri vi direbbe che allo stato attuale delle cose è impensabile adottare e sfruttare una tecnologia simile e qualora esistesse davvero non sarebbe come lo si favoleggia. Fantascienza allora? Nella confusione c'è chi è pronto a giurare il contrario. Difficle negare del tutto la possibilità che gli USA, o meno realisticamente un fantomatico governo ombra, abbiano nel loro arsenale segreto qualcosa di simile, ma la verità è che non esistono oltre ogni ragionevole dubbio, nè prove, nè indizi, nè conferme di nessun tipo, se non chiacchere da bar. Per di più, per il resto dei velivoli segreti come il Blackrbird è bastato qualche anno per venire a galla, ed essere impiegato in azioni militari,. Le occasioni ci sono state ( e tante) per cui un velivolo straordinario come il Black Manta o l'Aurora avrebbero fatto comodo recentemente, ma così non è stato: nessun nuovo prototipo analogo è stato utilizzato in battaglia e nessuno ha cantato niente di strano. Possibile che sia così tanto avanti rispetto al livello tecnologico militare attuale, ma che valga la pena lasciarlo in un hangar ad ammuffire? Oppure che senso ha farlo svolazzare per mezzo mondo indiscriminatamente con il rischio di farlo scoprire, scorrazzando inutilmente facendosi notare da occhi indiscreti? Poi se vi fossero velivoli del genere oggi, basterebbero, anche esagerando sul numero, per spiegare tutti i numerosi avvistamenti triangolari anche solo dagli anni '90 in poi? Che dire in oltre di quelli precedenti? L'antigravità esiste già dal XIX secolo e nessuno lo sa? Ricordiamoci che l' F15 Eagle fece la sua comparsa nel 1972, l'F16 nel 74: possibile che esista da sempre un aereo del genere, quando nessun disegno di qualsivoglia velivolo militare abbia mai avuto una forma perfettamente triangolare (eccezion fatta per il Taranis)? E per giunta con tali caratteristiche super? Una possibile spiegazione parziale sarebbe quella delle Big Black Delta, un progetto sottoposto al NIST tempo fa, relativo ad un velivolo "più leggero dell'aria", nero e triangolare. Ovviamente come sopra, potrebbe spiegare solo alcuni avvistamenti, come anche certi alianti simili, ma se come si dice, esso sia comandato tramite un sistema a microonde, non gli sarebbe assolutamente possibile raggiungere velocità super elevate ed essendo vincolato ad un centro di comando remoto mobile (facilmente rintracciabile fra l'altro), gli risulterebbe impossibile volare autonomamente per centinaia di chilometri. In conclusione non ci sono prove di tali velivoli triangolari, soprattutto capaci di prestazioni vertiginose, in dotazione ad alcuna organizzazione militare di questo mondo. Nel caso esistessero in segreto invece, non avrebbe nessun senso fargli sorvolare l'Europa, allertando i servizi di sicurezza e destabilizzando l'ordine nei cieli della NATO, nè esporlo inutilmente minando la sicurezza delle centrali nucleari americane, o delle basi missilistiche degli alleati inglesi. Nonostante questo non si può certo escludere che dai "Black Projects" della CIA non sia venuto fuori qualcosa di simile, e magari ammettendo (ma non concedendo) la possibilità di un riecupero di tecnologia aliena e di un relativo sfruttamento della retro ingegneria applicata tanto favoleggiata, possiamo anche presumere che possa esistere un Black Triangle "nostro", ma che da solo non basterebbe a spiegare tutto. Ad esempio una caratteristica riscontrata in diverse testimonianze, riguarderebbe l'invisibilità totale del velivolo alla vista, il quale seppur individuabile dalle 3 luci di posizione ai vertici,  lascierebbe mostrare dietro di sè il cielo stellato, che apparirebbe come guardandolo attraverso un'acquario, leggermente distorto: quale tecnologia "nostra" era in grado di fare ciò anche solo 10 anni fa, contando che solo da pochissimo tempo siamo a mala pena in grado di dare una simile illusione? Per il resto, dati gli episodi come quello di Bentwaters, le caratteristiche fantascientifiche tipiche dei veri Triangoli sono notevolmente avanguardistiche; in oltre si susseguono avvistamenti analoghi da moltissime decadi, troppe, in tutto il mondo.
Insomma in base ai fatti sembrerebbe che per la stragrande maggioranza dei casi non si tratti di aeronavi nostre: parrebbe che per alcuni di questi triangoli volanti si tratti dunque di ufo allogeni, non manovrati da alcuna organizzazione militare terrestre nota. Capisco che non è una conclusione molto convenzionale e per nulla provata scientificamente, ma una volta scartato il possibile, per quanto improbabile..
Il fatto che alcuni possano essere "nostri" non fa altro che aumentare la confusione, come sempre e da sempre, e la cosa vale non solo per gli ufo triangolari. Una verità comunque sembra emergere: qualcuno fa di tutto perchè la verità non venga a galla, forse godendo e approfittando delle carte mischiate, e forse manovrando abilmente, affinchè l'ipotesi di una civiltà extraterrestre presente sul nostro pianeta, non sia verificabile, quand'anche possibile.

29/09/11

UFO A SANTIAGO, CHILE, AVVISTATO IN CORRISPONDENZA DI UN BLACK OUT - aggiornato in data 04/10/2011



Di solito non vado dietro all'ultimo video ufo che spunta dalla rete, ma questo mi sembra particolarmente interessante. Innanzitutto ci sono possibilità che non si tratti del solito falso, anche perchè i testimoni sarebbero numerosi e il filmato è stato postato da utenti differenti. Non è una garanzia sufficiente, perchè l'eventuale faker potrebbe aver usato account differenti, ma anche l'aspetto del video non è sembra essere l'ennesimo trucco da pc. Per adesso i condizionali sono d'obbligo e le speculazioni più importanti non si possono ancora fare, ma se saltasse fuori che non è un falso, sarebbe certamente un caso molto, molto interessante e importante. L'avvistamento sarebbe stato effettuato il 24 settembre nella capitale del Cile, in corrispondenza di un black out parziale avvenuto sulla città proprio negli stessi minuti. Santiago non è nuova ad eventi ufologici di un certo rilievo, anzi, nel 2007, 2009 e nel 2010 sono stati girati video nei quali si possono vedere luci molto simili a quelle più recenti. La cosa desta qualche sospetto, anche solo in considerazione dell'ipotesi che possa trattarsi della ripetizione di qualcosa di più "terricolo", come esercitazioni militari o analoghe manovre aeree, anche se la dinamica degli oggetti luminosi sembrerebbe escludere di primo acchito questa opzione. Aspettiamo e vediamo: intanto indago per cercare di capire subito se si tratta di un falso, e in caso di sviluppi vi terremo informati.

AGGIORNAMENTO 04/10/2011

I sospetti erano fondati: nonostante pensassi di averli visti tutti, mi era sfuggito uno dei video di Santiago, quello del 16 dicembre 2009 che è evidentemente uguale a quello spacciato per nuovo. Il black out c'è effettivamente stato, e qualcuno ha furbescamente pensato di aggiungerci un po' di colore collegandovi un video evocativo. In effetti erano giorni che cercavo notizie inerenti sui quotidiani cileni, e per il fatto che non venisse menzionato l'avvistamento da nessuna parte, era sempre più chiaro che non era affatto avvenuto. Ringrazio Insider che nei commenti qui sotto l'ha segnalato, risolvendo tutto insieme ad una possibile spiegazione: le luci sarebbero degli aerei militari in parata. Effettivamente i video disponibili di queste esercitazioni cilene sono molto simili a quelli di presunta matrice ufologica, ma c'è da dire che i movimenti delle luci sono abbastanza anomali per una parata, e comunque difficilmente attribuibili alle capacità di un aereo, ma trattandosi magari di volo acrobatico, potrebbe starci. Il fatto che si siano ripetuti avvistamenti analoghi almeno tre volte porterebbe a chiudere la faccenda così. Ma perchè effettuarle tali manovre di notte? Perchè in seguito agli avvistamenti del 2009 e del 2010 nessuno dei responsabili ha spiegato ufficialmente il fenomeno? Perchè sui blog e sui siti cileni nessuno ha dato questa versione, considerando che un'apparizione così evidente, ripetuta nel tempo non può essere passata inosservata? Se anche gli ufologi ci avessero marciato sù, perchè non si trovano debunkers o scettici locali che ne parlano, visto che dovrebbe essere cosa nota al grande pubblico?
In definitiva credo che con molta probabilità abbia ragione Insider, ma rimangono ancora dei piccoli dubbi da chiarire.

24/09/11

PETIZIONE PROVOCAZIONE: NASA, FACCI VEDERE COSA C'E' SULLA LUNA!

Jose Escamilla, noto film maker e produttore di discussi documentari inerenti le anomalie lunari, lancia questa petizione contro la NASA, il Dipartimento della Difesa americano, e il presidente Barack Obama, chiedendo la verità sulla foto che vedete qui sopra. Si tratta di un'immagine del suolo lunare presa durante una delle tante missioni della NASA, in cui si vede chiaramente una "tampering" ovvero una cancellatura, creata probabilmente con l'aerografo da qualche tecnico dell'agenzia spaziale americana, con l'intento di nascondere qualcosa che sulla Luna non dovrebbe esserci. Ovviamente questa foto ha valore simbolico, poichè ce ne sono tantissime di analogamente manomesse, e non solo della Luna. Di cosa si tratta? Una costruzione aliena? Un macchinario segreto americano? I resti di un edificio di qualche antica civiltà? Come questa centinaia di altre immagini targate NASA sono state contraffatte negli anni, sia cancellando o colorando oggetti misteriosi, sia ritagliando porzioni intere dell'immagine sostituendole con dei fondali clonati da altre foto. Perchè operare tali mistificazioni se non ci fosse nulla da nascondere? Solo per rendere più belle ed evocative le immagini dello sbarco? No di certo, non in questo caso per lo meno. Sta di fatto che facendo queste cose e nascondendosi dietro a reticenze imbarazzanti la NASA non ha fatto altro che alimentare speculazioni di ogni genere, permettendo addirittura complotti e accuse non sempre credibili come alcune relative all'effettivo sbarco dell'Apollo 11. Personalmente credo che sulla Luna ci siano andati, ma che le foto che ci hanno propinato non fossero tutte originali: il perchè però, se si vuole restare equilibrati, non è possibile dirlo con certezza, anche se le ipotesi e le alternative non sono poi molte. Per questo ho firmato questa petizione. Lo so è inutile: non certo perchè lo chiediamo io ed Escamilla, la NASA rivelerà finalmente i suoi segreti sulla Luna, ma mi sembra giusto non rimanere in silenzio di fronte a questa irriverente presa in giro. A chi interessa chiedo di fare altrettanto, giusto per lasciare un segno del proprio passaggio. Vogliamo la verità, a qualunque prezzo, anzi la pretendiamo in quanto diritto dell'umanità.

23/09/11

QUESTI NEUTRINI DISPETTOSI


Ebbene sì: sembra che durante l'ultimo esperimento effettuato al CERN di Ginevra si sia verificato qualcosa che fa tremare e crollare le fondamenta della fisica classica. Il problema è costituito dai neutrini, microscopiche particelle atomiche dispettose. Fino a qualche anno fa si pensava che non avessero massa, ma in seguito ad alcune verifiche eseguite alla fine degli anni '70, si è scoperto che queste particelle invece ce l'hanno per quanto molto molto picola, e quindi, come tutte le altre cose dotate di massa, devono per forza viaggiare ad una velocità inferiore a quella della luce, che come tutti sanno non è superabile in nessun caso, mai, da alcunchè. Quello che è successo è che un fascio di neutrini sparato nell'acelleratore svizzero, non solo non ha viaggiato a velocità sub-luminare, ma addirittura sembra che abbia superato la velocità della luce! Per chi non si rendesse bene conto di cosa significa gli basti questo: se fosse confermato e riprodotto tale esperimento bisognerebbe riscrivere da capo gran parte della nostra concezione della fisica nucleare, modificando quella visione del mondo e dell'universo che da secoli resiste e determina tutta una serie di teorie scientifiche che si credevano granitiche. Ma non solo: questa scoperta aprirebbe a possibilità fantascientifiche nel campo dei viaggi nello spazio, nel tempo, e nella concezione qudridimensionale della fisica classica. Una rivoluzione copernicana del nostro essere universo, un ribaltamento delle certezze che fin qui determinavano tutto il nostro lavoro verso la conoscenza di noi stessi e del cosmo. Che sia chiaro: per quanto derivante da fonte attendibile è ancora tutto da verificare; è solo un risultato ottenuto in un esperimento, e vista la portata epocale di questa eventuale scoperta, saranno necessarie verifiche puntigliose, nonchè la replica delle condizioni dell'esperimento. Non so quanti di noi siano in grado di rendersi conto di cosa significherebbe davvero un tale ribaltamento delle nostre certezze fisiche, ma se davvero le cose stanno così e i risultati verranno confermati, gli anni a venire potrebbero riservarci delle belle sorprese, e magari dar vita ad una nuove età dorata per i fisici, gli astrofisici e i loro esperimenti.

22/09/11

GRAZIE MILLE, ANZI 100.000!! IO, ME E L'INFORMAZIONE



Non so come, ma siete arrivati a 100.000 visite. Se per qualcuno sembra una cifra ridicola, per me è invece una grandissima conquista, visti i presupposti. Questo blog non ha nessun tipo di remunerazione, le ore che dedico a Insolitanotizia sono tutte sottratte al mio tempo libero e al mio lavoro "vero", soprattutto perchè è per me un piacere scrivere ed indagare i misteri del nostro tempo. Allo stesso tempo però lo vivo anche come un dovere, una missione intellettuale che da tempo sentivo di dover intraprendere, uno stimolo che volontariamente ho deciso di assecondare facendo per il prossimo quello che farei per me, ovvero cercare di capire il mondo che ci circonda, nelle sue pieghe più oscure. In realtà il counter è ripartito un anno e mezzo fa, e fino ad allora l'audience era ancora molto basso, ma qualcosa è cambiato, cambiando anche il taglio delle notizie proposte, rinunciando sempre di più agli scoop da blog sensazionalistico, in favore di un informazione più critica ed irriverente verso il sistema di catalogazione della realtà dei fenomeni misteriosi. Emanciparsi dalla lotta tra complottisti e debunkers era secondo me, l'unico modo per trovare la strada verso l'equilibrio e verso una conoscenza autentica. Se la verità, se "la Natura è un tempio dove dei viventi pilastri lasciano uscire ogni tanto, qualche confusa parola", l'informazione che oggi ne determina la diffusione è diventata un sottobosco fitto ed indistricabile di imput incessanti quanto superflui, un groviglio di rovi in cui è impossibile muoversi agevolmente, senza rimanere impigliati in cose inutili o faziose. E' logico e consequenziale che le nuove generazioni si lasciano scorrere tutto addosso, senza apparentemente trattenere alcun valore: la mole di informazioni è ormai tale, che sarebbe umanamente impossibile processarle mentalmente tutte; l'unica forma di difesa che può attuare il cervello per non venirne saturato, è proprio quella di impermeabilizzarsi. Da molto tempo ormai siamo subissati di dettagli inutili da ogni angolo possibile, quotidianamente bombardati con messaggi commerciali che ci inculcano false necessità, e modelli sociali convenienti solo per chi si sente pastore, visto che ormai la stragrande maggioranza di noi è entrato nel gregge della globalizzazione, volente o nolente. Tutte le trasformazioni del mondo sono determinate dal mutevole umore delle masse, il quale è stimolato da pochi meccanismi in realtà, molto importanti per chi ha l'illusione di controllarli. Uno di questi è proprio l'informazione. Il sapere è potere: per questo per il sistema è vitale far emergere proprio quel genere di notizie che servono allo scopo di perpetuarsi. Lo stratagemma adottato nell'era dell'informazione libera, non potendo più attuare la censura, è quello di nascondere le nozioni che metterebbero a rischio il controllo sulle masse, in un mare di dettami inutili e superflui, distillando la verità in un oceano di ambiguità rendendone difficilissimo il riconoscimento. Quindi per scovare questi brandelli di conoscenza autentica bisogna adoprarsi non poco, e questo richiede uno sforzo che mediamente la pecora globale non ha la voglia nè apparentemente la neccessità, di compiere. D'altro canto hanno costruito un baraccone perenne, con infiniti modi per distrarre dalle cose importanti le nostre menti, rendendo tutto un desiderabile intrattenimento, compresa l'informazione. Nel caso non ci aveste mai fatto caso, basterebbe guardare bene il primo telegiornale che vi capita sott'occhio, notando il genere di notizie messe in scaletta e il modo di divulgarle. Credo ci sia qualcosa di profondamente sbagliato in tutto questo, e un po' come nel film Matrix penso sia altrettanto doloroso aprire gli occhi sulla realtà autentica delle nostre vite. Per questo la verità non è per tutti, così come la conoscenza; la democrazia e l'illusione derivante da essa, è solo l'ultimo stratagemma per far credere alle persone di contare veramente qualcosa: il primo passo verso la discesa nel gregge è "credere" di essere informati, di poter esprimere un voto influente, in generale che le cose siano come le vediamo. Il primo passo verso l'emancipazione intellettuale è invece mettere in dubbio tutto ciò che sappiamo, in un sano scetticismo critico. Ecco, 100.000 visite sono per me benzina salutare per continuare a lottare per me stesso e per gli altri, per compiere questo sforzo conoscitivo, andando a cercare nelle pieghe della realtà quelle zone d'ombra, lasciate al buio proprio affinchè nessuno se ne accorga. Certo non ho la presunzione di mostrare la verità, o il cammino verso di essa, ma semplicemente spero che con il mio lavoro il mio lettore si ponga dei dubbi e sia stimolato a cercarsi delle risposte migliori di quelle che gli offre normalmente l'informazione sistematica.
Quindi grazie a tutti voi, è per il vostro silenzioso supporto che la mia missione ha un senso. Forse è davvero solo un'illusione pensare di poter cambiare le cose, ma riuscire a cambiare il modo di pensare è l'unica arma che abbiamo per non smettere di sperare che non lo sia.

20/09/11

MISTERO DI ITALIA UNO E IL SUPER FALSO UFO SPAGNOLO CHE SI TUFFA IN MARE



Ed eccoci di nuovo qui. Giuro che detesto bacchettare il prossimo, specialmente quando già è di per sè in condizioni misere, ma con questa chicca la trasmissione Mistero di domenica scorsa ha toccato davvero il fondo. Trattasi del video dell'ufo spagnolo che si tuffa in mare davanti alla barca dei pescatori. Ebbene, a suo tempo, perchè tra l'altro è un video di più di un anno fa, poco tempo dopo la sua comparsa sul web, era stato pubblicato un fimato in cui si mostrava il making of, dimostrando che si trattava evidentemente di un falso. Non per vantarmi ma io l'avevo capito subito, e come me presumo tutti coloro s'intendono un po' della questione ufo e abbiano visto centinaia di filmati, distinguendo ormai a naso quelli che possono essere fake, da quelli davvero interessanti. Come al solito purtroppo Mistero ha preferito ingannare i propri telespettatori, senza verificare, come nel caso del filmato degli ufo londinesi della settimana prima, altro fake grossolano e conclamato. Oppure, ben più colpevolemente, pur sapendo che si trattasse di un falso noto, lo stesso lo hanno propinato per far godere i propri fan meno informati, o meno critici, che ad un certo livello si bevono di tutto, evidentemente. Gli aggettivi si sprecherebbero: da incompetenti, dilettanti, non professionali, truffatori, inadeguati, e tutto ciò che vi viene in mente dopo aver visto il video qui sopra postato. Ma la cosa pessima è che pretendono di essere una trasmissione di informazione, e hanno pure tutti i mezzi per farlo, e gli "esperti" presunti come Pablo Ayo, che dovrebbero avere almeno quel minimo di bagaglio tecnico e nozionistico per non cadere in queste figure da buffoni. Vergogna, con questo hanno passato il limite: zero credibilità, zero utilità, molta molta incompetenza: CAMBIATE MESTIERE!!

16/09/11

NON SOLO NAZCA: (RI)TROVATI COL SATELLITE MIGLIAIA DI GEOGLIFI IN MEDIO ORIENTE



Per accorgersi dell'esistenza della maggior parte dei geoglifi, l'umanità ha dovuto attendere di poter volare. Infatti, a parte quei pochi disegni terrestri noti da sempre, come ad esempio quelli nel sud dell'Inghilterra, pochi sanno che la prima volta che qualcuno potè vedere e far sapere al mondo delle "linee di Nazca" fu solo nel 1927 grazie al pilota RAF Percy Maitland, che volandoci sopra per caso scoprì con grande sorpresa i più famosi geoglifi del pianeta. In questi ultimissimi anni, anche grazie al numero crescente di satelliti in orbita intorno alla Terra, alla loro potenza di scannerizzazione, e all'utilizzo praticamente domestico con cui si può accedere ad essi, moltissime anomalie del suolo terrestre stanno saltando fuori un po' da tutto il mondo: in genere questo accade in seguito a studi e progetti di gruppi di ricerca archeologica e scientifica, ma come è successo recentemente capita talvolta che ad individuare resti di antichi insediamenti sconosciuti siano semplici appassionati intenti a scrutare il globo con Google Earth. In un modo o nell'altro si è scoperto che l'arte di comporre geoglifi che sembrava un' eccentrica anomalia tipica di alcune culture antiche come ad esempio quella Nazca, fu in realtà un'usanza piuttosto diffusa, visto che ormai se ne contano diversi un po' dappertutto sul nostro pianeta. Gli ultimi in ordine di tempo sono stati individuati in alcunie zone desertiche del Medio Oriente, più precisamente in Giordania, Libia, Egitto e Arabia Saudita, ma come detto, se ne trovano praticamente in ogni continente, soprattutto in zone molto aride in cui il clima ha potuto risparmiarne le fattezze. In questo caso però non si tratta di qualche linea creata qui e là, ma come sostiene il prof. David Kennedy, docente di storia classica e antica all'University of Western Australia, nel solo Medio Oriente ci sono migliaia di questi "disegni", più o meno complessi, i cui particolari usciranno a breve in un suo articolo che sarà pubblicato sulla rivista "Journal Of Arechaelocigal Science".
Differentemente da quelli peruviani che sono praticamente delle linee tracciate spostando la sabbia desertica ed esponendo il suolo più chiaro, i geoglifi mediorientali sono stati creati con delle pietre, ed inolte secondo il prof. Kennedy, nella sola Giordania quest'ultimi sarebbero molto più estesi, in maggior numero di quelli già numerosi di Nazca, e molto più antichi. Le forme come in tutto il mondo ricalcano figure di animali, simboli e strutture geometriche di vario tipo, mentre le più tipiche sembrano descrivere delle "ruote", ovvero degli strani cerchi con talvolta dei raggi che si dipartono dal centro, in cui i più immaginifici potranno certamente vedere delle similitudini con le raffigurazioni classiche dell'iconografia ufologica. Le varie tribù nomadi che da secoli solcano le piste desertiche che attraversano questi geoglifi li chiamano "i lavori degli uomini antichi": purtroppo il passaggio delle carovane ha certamente stravolto, almeno in parte i disegni originali che i loro avi avevano avuto la cura di immortalare sulla pelle ruvida del pianeta.
In generale questo genere arte antichissima, a differenza di tutte le altre testimonianze figurative dei nostri progenitori, ha in sè qualcosa di profondamente atipico e misterioso: innanzi tutto è scontato che per godere della visione ottimale di tali raffigurazioni bisogna guardarle dell'alto, ma questi sono per lo più stati fatti in luoghi desertici, dove non esistono alture, e in periodi in cui l'uomo non era neanche lontanamente in grado di vincere la forza di gravità e volare. Perchè quindi darsi tanta pena per realizzare complesse e intricate linee, disegnando diversi soggetti emblematici, per non poterne mai apprezzare il risultato? Se non per gli occhi degli uomini, per chi sono stati realizzati? Inoltre tali raffigurazioni non hanno nessun riferimento preciso a funzioni religiose note, rituali particolari, allineamenti astronomici, o ad altro scopo evidente per il quale essere realizzate, e nessuno è ancora riuscito a comprenderne il senso o la necessità. Benchè negli anni, soprattutto in riferimento a Nazca, siano fiorite numerose ipotesi per spiegare il moltiplicarsi di tali creazioni, i risultati di tali interpretazioni risultano piuttosto aleatorie, se non del tutto ridicole, prescindendo in modo macroscopico dal bilanciare tanto lavoro di realizzazione e progettazione, con il beneficio ottenibile. Infatti le tesi più in voga attualmente propugnate da insigni archeologi specialisti, vanno dai percorsi rituali, alle indicazioni per trovare corsi d'acqua sotterranei, a cerimoniali non ben identificati. Oltre a queste ne esistono di ben più strampalate, le quali benchè ugualmente non provabili, nascono in genere da studiosi del paranormale e dell'ufologia da baraccone: la teoria più famosa e condivisa in questi ambienti è certamente quella che vede nelle linee, indicazioni "stradali se non vere e proprie piste d'atterraggio per gli extraterrestri. Tutto questo fiorire di idee bizzarre nasce però dal fatto che effettivamente si è ben lontani da trovare una spiegazione razionale valida e soddisfacente, e nessuno è ancora riuscito ad intuire e a spiegare i significati autentici e la proliferazione di tanti geoglifi in giro per il mondo. Dunque c'è stato un periodo nel passato dell'uomo in cui per qualche motivo diverse popolazioni, autonomamente sentirono la necessità di adoprarsi per tracciare numerose e complicate raffigurazioni, abbastanza grandi e nella giusta traiettoria affinche potessero essere osservate dall'alto, e da distante. In alternativa alle ipotesi meno razionali resta da capire dunque come mai il fenomeno racchiuda in sè per lo meno una tale valenza archetipica, visto che antiche culture le più disparate, da tutte le parti del globo, anche se impossibilitate nella reciproca conoscenza, e quindi nell'imitarsi a vicenda, abbiano sentito la necessita di raffigurare forme gigantesche sulla crosta terrestre. Certo è che non è facile riuscire a comprendere nelle attuali teorie storiche una coicidenza del genere; come per le piramidi lo sarebbe solo ammettendo l'impossibile, riscrivendo da principio la possibilità di contatto tra i vari continenti, e di conseguenza dello sviluppo tecnologico raggiunto dagli antichi, rivalutando per sempre le capacità, gli usi e i costumi di popolazioni intese oggi ancora come primitive. Un gran colpo di fortuna sarebbe quello di trovare una sorta di "stele di Rosetta", un qualcosa che ci permetta di entrare nella mente dei nostri progenitori e penetrarne i segreti, rivoluzionando il nostro sguardo sulle loro capacità dipanandoi tanti misteri che attualmente non siamo in grado di risolvere.
Di contro in realtà è possibile che sia tutto molto più semplice di quanto crediamo, ed è solamente colpa nostra che abbiamo perso il contatto concettuale con questi popoli; la nostra civiltà ha dimenticato tutto a causa di un percorso che negli ultimi due secoli ha compiuto sì un salto tecnologico-culturale equiparabile a millenni di sviluppo, ma ha altresì separato irrimediabilmente il nostro sentire da quello degli antichi. Questa è certamente una spiegazione possibile, ma comunque sempre parziale: siamo tanto intelligenti e consapevoli, ma non riusciamo a comprendere qualcosa che a nostro confronto dovrebbe essere intuitivamente semplice, primitivo. Per come ci è dato di conoscere, la storia si è svolta in un certo modo, ed è comodo per tutti cercare di confermarne le tesi, perpetuando lo stereotipo dell'antico inferiore; in realtà non passa giorno che un'anomalia storica si affacci sulla scena, e quando si tratta di un oggetto piccolo e occultabile lo si nasconde nelle segrete dei musei a prendere la polvere, cercando di dimenticarne l'esistenza; ma quando si devono affrontare invece antichissimi templi mastodontici o enormi geoglifi su chilometri quadrati di deserto, allora lì gli storici e gli archeologi famosi scrivono articoli pomposi, stupendosi e domandandosi cosa volessero comunicarci questi incredibili popoli antichi, sempre più capaci di quanto si credesse. Tutto questo però avanzando ipotesi pedanti, contorte purchè innocue, sempre in linea con gli stereotipi classici, tanto da non minacciare lo status quo. Per la nostra storia la posizione dominante della cultura contemporanea e la sua superiore visione delle cose è incontrovertibile, pena l'emarginazione, inderogabilmente ed orgogliosamente intesa come il sacrale culmine splendente del progresso evolutivo dell'uomo.

30/08/11

COME SI SCRIVE UN RAPPORTO SU UN AVVISTAMENTO UFOLOGICO: IL CASO DI SAN ROCCO DI BERNEZZO



Essendo socio del CISU (Centro Italiano Studi Ufologici), resomi disponibile per approfondire un caso di avvistamento ufologico avvenuto nella mia zona, ho avuto l'occasione per indagare, intervistare il testimone e redarre un rapporto formale da consegnare agli archivi.
Per quanto non si tratti di un fatto epocale il caso su cui ho investigato è certamente interessante, così come lo è stato cimentarmi in questa esperienza, utile anche solo per mettere in paratica tanti anni di studio e per conseguire una certa dimestichezza nel rapportarmi nel modo più corretto nei confronti di un testimone di un oggetto volante non identificato. In effetti esiste un manuale destinato agli inquirenti nelle cui pagine si trovano nel dettaglio tutti gli accorgimenti indispensabili per effettuare l'indagine nel suo complesso: a parte tutti gli aspetti tecnici, ci sono ampi suggerimenti su come svolgere l'intervista al testimone, sull'atteggiamento da tenersi nei suoi confronti, le domande e le tecniche essenziali per ottenere l'insieme dei dati importanti al fine di riuscire a rendere un'idea, la più verosimile possibile, della realtà dei fatti avvenuti. Inoltre nel “Manuale di Metodologia di Indagine Ufologica” fornitomi dal CISU  (Edizioni UPIAR, curato nella sua ultima edizione del 2010 da Edoardo Russo, attuale direttore del centro) ci sono tutte le istruzioni per compilare un rapporto d'indagine, strumento indispensabile per permettere a terzi di cogliere tutte le sfumature dei dettagli relativi all'avvistamento e al testimone, al fine di comprendere nel modo migliore possibile l'evento nel suo complesso. Per questo ogni aspetto del rapporto deve essere curato con la massima precisione e con assoluta fedeltà, riportando ad esempio esattamente le parole dell'intervistato anche qualora risultino grammaticamente scorrette, senza ritoccare o aggiungere nulla di proprio, se non nelle considerazioni personali e nel riepilogo definitivo dei fatti. L'intervista, ovvero il cuore del lavoro, è certamente la parte più difficile: fare domande senza influenzare il testimone, ma ottenendo il massimo del realismo possibile, è un arte; bisogna operare una maieutica tutta particolare per la quale ci vuole notevole esperienza ed un talento specifico. Da questo dipende gran parte della bontà del risultato di un'indagine.
In sostanza anche se il rapporto è un approfondimento necessario, utilissimo per valutare con una certa completezza la portata di un avvistamento ufologico, purtroppo non sempre viene effettuato: questo succede per diversi motivi, non non ultimo la ritrosia di alcuni testimoni ad essere intervistati. Infatti il minimo inidspensabile viene rappresentato dal questionario base, uno standard disponibile su tutti i siti on line dei centri ufologici più importanti, nel quale colui che segnala un'avvistamento può, grazie ad alcune domande fondamentali, ricreare un idea approssimativa di ciò che ha visto senza dover sostenere l'"esame" di un inquirente. Ovviamente si tratta spesso di domade un po' forzate e prive della possibilità di approfondimento, quindi molto spesso risulta fondamentale procedere con un'intervista, affinchè il testimone possa esprimere con parole sue le specificità e le caratteristiche particolari della situazione vissuta. Infatti capita spesso che alcuni dettagli, come ad esmpio i colori o la forma di un ufo siano piuttosto complicati da descrivere sommariamente, senza giri di paole che permettano una comunicazione più esaustiva, cosa che risulta sovente impossibile da espletare in un questionario prestampato. E' appunto per questo che si procede con un'intervista approfondita, la quale tra l'altro non di rado si è dimostrata decisiva per individuare eventuali truffe e mistificazioni, o più semplicemente per stabilire l'effettiva natura prosaica e identificabile di quello che all'inizio sembrava essere un oggetto anomalo e misterioso.
Veniamo al caso in questione: l'avvistamento è avvenuto a San Rocco di Bernezzo, a pochi chilometri da Cuneo, in data 22/07/2010 alle ore 22,04 da parte del sig. xxxx. e parzialmente da sua moglie xxxx, mentre erano nel giardino dell'abitazione dei genitori di quest'ultima. Il testimone avvertito dalla sua compagna vede per qualche secondo un'intensa luce sferica incandescente muoversi nel cielo 500-700 metri davanti a sé, grande più di un elicottero, la quale dopo alcune variazioni di intensità luminosa, nell'allontanarsi linearmente a velocità sostenuta, si spegne di colpo e rivela le fattezze apparenti di un velivolo a forma di “V”, o a boomerang. Il testimone perde di vista l'oggetto quando questo, dopo un paio di minuti di volo lineare, allontanandosi si confonde all'orizzonte in un blocco nuvoloso scuro.
Il rapporto consta di una ventina di pagine, nelle quali potrete leggere tutto ciò che c'è da sapere su questo caso e rendervi conto di come si trascrive un'indagine: per gli appassionati (oltre a consigliare di procurarsi il “Manuale di Metodologia di Indagine Ufologica”) questa è un'occasione di conoscere il lavoro standard di un ufologo.

Qui potrete leggerre e scaricare il testo completo del rapporto

25/08/11

LO STRANO "CERCHIO" NELLA SABBIA DELLO XINING, CINA



E' davvero maestoso con i suoi 1,5/2 chilometri di diametro, molto strano per il posto in cui è stato rinvenuto, e altamente complesso per la precisione con cui è stato fatto. Un bel mistero fino a quando qualcuno non se ne verrà fuori attribuendosene la paternità, magari qualche grafico cinese con il gusto per l' "ufo-viral", tanto di moda ultimamente. Ma se così non fosse? Se non si trovassero gli artisti di questo bellissimo disegno assolutamente perfetto? Ricordiamoci che è sabbia, non grano: qui gli assi non servono; c'è stato bisogno di qualcosa che grattasse la superficie secchissima e compatta del deserto salino, senza lasciare la minima crepa.
Poi in Cina, posto non certo famoso per cose come i crop circle, e per di più in una zona che non si può certo definire di forte passaggio. Per ora nessun aggiornamento ha spiegato la strana apparizione, e dopo 11 giorni dalla scoperta nessun artista si è fregiato di tale capolavoro: forse per paura dell'eventuale punizione? Per adesso i complimenti sono d'obbligo, chiunque sia l'artista in questione.

AGGIORNAMENTO

Come suggerito da più fonti, ed in fine il video, trattasi della pubblicità di una nota casa automobilistica. Non ci sbagliavamo sull'ufo-viral marketing, ma la cosa non fa altro che confermarne l'attualità, come se ormai non ci fosse più nulla di strano.

02/08/11

A PRESTO

No, niente vacanze.. anzi.. ma lo stesso, ancora per qualche giorno non compariranno articoli su Insolitanotizia, causa espletamento di affari e occupazioni che da troppo tempo rimando. A prestissimo quindi, tempo qualche giorno.. intanto nelle lunghe e noiose giornate estive, per voi che potete godere del privilegio di una meritata vacanza, ci sono più di 200 articoli nell'archivio.. che non sia mai che ve ne siate perso qualcuno..

SCIENZA E TRASCENDENZA. LA VISIONE DI NICOLO' DALLAPORTA E IL CICAP

 Nel lontano 1991, quando il CICAP  fece il suo primo congresso nazionale a Padova, venne invitato come oratore il celebre fisico italiano Nicolò Dallaporta. Durante il dibattito, vertendo ovviamente il discorso sul paranormale, Dallaporta da grande scienziato visionario qual'era, stupì l'auditorio con un originale discorso particolarmente provocatorio e  non senza conseguenze, nel quale si contraddiceva palesemente la posizione (e le presunzioni) degli organizzatori. Infatti, raccogliendo più applausi di quanto evidentemente si potesse sopportare, nella successiva recensione del CICAP per descrivere l'intervento furono usate parole denigratorie, autentiche menzogne ed allusioni poco simpatiche nei confronti dello scienziato, tentando di ridimensionarne la portata e l'autorevolezza; tutto questo nello stile meschino e nullificatore che negli anni sarebbe poi emerso come sistematico, da parte del più noto comitato (pseudo)scientifico di "(pseudo)debunkers" italiano, qualora debba difendere la propria inadeguatezza, nel tentativo di mascherare l'endemica incapacità e non pertinenza, nell'affrontare questioni enormemente al di là della portata dello stesso, ma che tuttavia si ostina a voler "controllare".
Per chi non lo conoscesse, gli basti sapere che Dallaporta è definito talvolta, secondo quelle classiche didascalie generalizzanti e riassuntive utili ad introdurre un personaggio, come "uno dei padri dell'astrofisica italiana". Stranamente però, pur essendo uno scienziato di tutto rispetto e conosciutissimo nell'ambiente, non troverete una pagina su Wikipedia in cui compaia la sua biografia o le sue opere, e nel web in generale non vi sarà facile informarvi sul suo personaggio, pur essendo stato uno dei protagonisti della storia della fisica italiana dal dopoguerra ad oggi. Questo soprattutto poichè egli non si ridusse a fare il suo mestiere come la maggior parte dei suoi pari, occupandosi esclusivamente di scienza razionale, ma ebbe il coraggio di esprimere posizioni non convenzionali e di ricercare e dibattere in ambiti filosofici irrazionali. Sono pochi gli scienziati che intraprendono un percorso che partendo dal regno dei fenomeni fisici sfocia direttamente nella metafisica, e ancor di meno quelli che come lui, ribellandosi in parte alla visione rigida e onnipotente della comunità scientifica, hanno avuto il coraggio di ammettere i limiti della scienza contemporanea e di renderli evidenti, soprattutto nel momento in cui si essa si occupi di fenomeni metafisici e si arroghi il diritto di sancirne l'in-esistenza; in genere sono cose che in ambito accademico non vengono perdonate, e che solo i grandi si possono permettere, ma mai senza conseguenze; oggi il nome di i Dallaporta è caduto nell'oblio del grande pubblico, senza che nessuno ne celebri più la carriera, come invece succede per personaggi analoghi, dalla portata uguale quando non inferiore, ma più "epolitically correct" o "simpatici", più adatti per tirarne sù una fiction in 3 puntate.

In breve una sua biografia (da http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=8815):

Nato nel 1910, morto nel 2003, "uno dei massimi fisici italiani, colui che ha contribuito in modo determinante allo sviluppo dell'Istituto di Fisica di Padova ed, in generale, della Fisica italiana del dopoguerra. Ha insegnato per oltre quarant'anni Fisica teorica e Astrofisica presso l'Università di Padova.
È membro di varie, prestigiose Accademie, tra cui l'Accademia Pontificia delle Scienze e quella Patavina della città di Padova. Insignito del Premio nazionale per la Fisica dal Presidente della Repubblica, ha ricevuto nel 1998 il Diploma di Medaglia d'Oro ai Benemeriti della Scienza e della Cultura offerto ancora dal Presidente della Repubblica.


Ecco dunque l'originale intervento di Nicolò Dallaporta al I Congresso Nazionale del CICAP, Padova, maggio 1991.
  
«Secondo tutte le dottrine tradizionali, quelle cioè fondate sulle Verità metafisiche che sono alla base di tutte le grandi tradizioni e religioni, quali l’Induismo, la Tradizione estremo-orientale, il Cristianesimo, l’Islam ed altre, il Principio Supremo, dal quale ogni cosa dipende, nel dare origine a tutto il cosmo manifestato, comincia col polarizzarsi in una suprema dualità, detta “ousia” ed “ule” da Aristotele, e tradotta come “forma” e “materia” dagli Scolastici.  La “materia”, che non è quella solita della fisica, è un substrato universale, in sé non manifestato, interamente passivo, sul quale agisce l’aspetto attivo del Supremo Principio tramite la “forma”, che plasma il substrato e gli conferisce tutte le sue differenziazioni; le quali, nella cosmologia tradizionale, si articolano nei seguenti tre livelli principali: il mondo prettamente spirituale, manifestato, ma non ancora rivestito di forma, il livello manifestato e già rivestito di forma, che nel suo insieme costituisce il mondo psichico, differenziato in una vasta molteplicità di sottolivelli, rispecchiantisi nelle diverse attività psichiche umane; e finalmente, quale puro rivestimento esteriore, il mondo corporeo, costituito da ciò che chiamiamo in senso stretto “materia”, e che gli Scolastici, per differenziarla dalla materia prima di cui si è detto prima, hanno denominato materia secunda.  Ora, in un tale quadro, costituito da diversi strati, che dal Principio Supremo si stendono sovrapposti, giù fino al rivestimento corporeo, appare chiaro come le connessioni conoscitive si possano impostare secondo due modalità essenzialmente diverse; e cioè le connessioni “orizzontali”, diciamo, che pongono correlazioni tra entità situate sullo stesso piano, e collocano la causa sul medesimo livello dell’effetto; ciò che conduce appunto alle conoscenze di tipo scientifico; e connessioni tra entità situate su livelli diversi, ovvero “verticali” se si vuole, per le quali la causalità, stavolta formale e non materiale, agisce dall’alto al basso, e si traduce nel fatto che nel mondo corporeo l’effetto è simbolo dell’entità psichica o spirituale simboleggiata. Il cosmo risulta pertanto così solcato da una indefinita rete di corrispondenze, di cui le più evidenti sono naturalmente quelle della scienza in senso stretto, in quanto apparenti nel solo mondo corporeo; mentre le più numerose, anche se meno direttamente percepibili, sono quelle dell'altro tipo, in quanto colleganti un numero indefinitamente maggiore di entità situate sui piani diversi del creato.  Ora, se oltre a riferirci alla sola struttura del cosmo, vogliamo pure schematizzare in un tale insieme la figura ed il ruolo dell’uomo, riscontreremo senza difficoltà che secondo tutte le dottrine tradizionali l’uomo è dotato di una funzione del tutto eccezionale nell’universo.  Mentre tutti gli altri esseri o entità cosmiche sembrano situati ad un determinato livello nella gerarchia degli stati, chi al puro livello corporeo (minerali), chi a quello corporeo con addentellati psichici (animali), chi a puri livelli spirituali (stati angelici), secondo una struttura che potremmo chiamare “orizzontale”, l’uomo invece è compartecipe di tutti questi livelli e può meglio venire rappresentato secondo una linea “verticale”, o “raggio”, che staccatosi dal Principio Supremo, attraversa tutti i livelli del mondo manifestato giù fino al suo rivestimento corporeo.  Per tale ragione l’uomo viene considerato come un intero “microcosmo”, corrispondente in modo biunivoco, ovvero livello per livello, al cosmo intero o “macrocosmo”, ed è questa sua totale compartecipazione al Tutto che permette di qualificarlo come “immagine di Dio” secondo il detto biblico.  Questo permette di comprendere immediatamente come la conoscenza dell’uomo, in quanto esso è compartecipe di tutti i piani del creato, sarà evidentemente costituita, oltre che da una componente scientifica che si riferisce al funzionamento del suo corpo, anche da tutta una serie di connessioni e concatenazioni di carattere verticale che collegano i vari suoi piani psichici e spirituali ai loro vari corrispondenti cosmici.  E ciò permette di comprendere in linea di principio come i vari fatti ed eventi del cosmo possano mettersi in corrispondenza coi fatti ed eventi umani, in una relazione di simbolo e simboleggiato, e come vi possano essere interferenze tra i domini spirituale, psichico e corporeo che potrebbero in certe circostanze alterare il corso normale delle leggi fisiche.  In modo particolare, dato che le “scienze” tradizionali più che un carattere puramente concettuale hanno un fine pratico, o meglio realizzativo, e cioè di fornire all’uomo indicazioni, mezzi di elevazione spirituale atti a condurlo allo scopo supremo della vita umana – che è quello di entrare in contatto con Dio –, l’insieme di tali corrispondenze micro/macrocosmiche fornirà il substrato per dottrine indirizzate appunto a questo scopo supremo, di aprire all’uomo i domini degli stati superiori dell’Essere.  Tali e non altre sono le vere funzioni di “scienze” tradizionali quali l’Astrologia e l’Alchimia, le operazioni astrologiche od alchemiche non avendo la minima intenzione di significare fatti astronomici o chimici del-l’ambito corporeo, bensì soltanto operazioni che simbolicamente raffigurano le imprese dell’anima in vista del conseguimento di stati dell’Essere superiori; ed il linguaggio ermetico di cui si servivano fungeva soltanto da copertura con un rivestimento di simboli astronomici o chimici per esprimere in modo segreto le più profonde esperienze che l’anima umana incontra e deve superare per pervenire a tali stati superiori.  Personalmente, mi sono interessato dei fondamenti metafisici delle varie tradizioni, e non ho alcuna conoscenza dettagliata delle “scienze” tradizionali applicative quali l’Astrologia e l’Alchimia sopraccitate. Non sono pertanto in grado di fornire precisazioni al riguardo, ed il mio intervento si limita quindi a segnalarne l'esistenza ed a giustificarne l’origine e l’attendibilità. Questo però è pienamente sufficiente per assicurarmi che, laddove come in Oriente sussistono scuole di spiritualità tradizionale, non ci siano ragioni per dubitare come fenomeni secondari di interferenza tra domini spirituale, psichico e corporeo possano di fatto talvolta verificarsi ed essere capiti ed interpretati per quello che sono; mentre, laddove come in Occidente dottrine quali quelle astrologiche ed alchemiche tradizionali sono pressoché totalmente ignorate e dimenticate, è verosimile che la stragrande maggioranza delle teorie e delle esperienze paranormali aventi corso oggidì non riposino sopra alcun fondamento né tradizionale né scientifico...  Comunque i fenomeni paranormali, quando siano autentici e non truccati, non possono né devono venire analizzati secondo la solita metodologia della scienza; ma ribadisco che ciò di per sé non significa per nulla che non esistono.  E, se mi è permesso trarre una generale conclusione da quanto ho detto fin qui, scorgerei una prudente misura nel non rigettare a priori tutto quello che non quadra direttamente con le nostre modalità correnti di conoscenza, e di rammentare quanto è stato affermato già tre secoli fa da Shakespeare per bocca di Amleto: “Ci sono molte più cose in cielo ed in terra, Orazio, di quante ne può sognare la vostra filosofia.”»

Si ringrazia Massimo Mazzucco e David Dario per il testo originale del discorso, e per la pagina Facebook da cui ho preso spunto, nella quale troverete anche la recensione del CICAP del congresso citato e altre informazioni relative alla questione.

27/06/11

USTICA: LA VERGOGNA DEL SILENZIO

Il 27 giugno del 1980 avvnne l'incidente di Ustica: fin che avrò voglia ed energie per scrivere su questo blog non smetterò di celebrare questa emblematica, triste ricorrenza, affinchè non si dimentichi.
Quello che mi preme ribadire quest'anno è l'imbarazzante tempo che scorre con l'ignobile perdurare del mistero, il colpevole silenzio delle istituzioni e di tutti coloro che di quella vicenda hanno ancora viventi memorie indicibili. Sono passati 31 anni, e le persone che hanno sofferto per quella brutale amputazione affettiva senza risarcimento, non smettono di attendere la parola fine, l' ultima magra consolazione. Ultima possibilità di rendere omaggio e rispetto alle vittime di quella tragedia senza colpevoli. Provate a pensare cosa vuol dire essere privati per sempre dell'amore di una o più persone care, in modo così assurdo ed incolpevole, e non avere ancora una risposta, un senso, la pace della rassegnazione, dopo tutto questo tempo. Ma non solo: che fiducia e rispetto avreste voi del vostro Paese e dei suoi rappresentanti, se per tutti questi anni aveste assistito alle macchinose pusillanimi manovre di insabbiamento, dal Capo dello Stato, alle Forze Armate, alla politica? La cosa veramente stomachevole ed infame è l'incurante menefreghismo delle istituzioni e di coloro che, sia direttamente coinvolti a suo tempo, sia informatisi  negli anni, saprebbero dare una risposta, ma che alla fine non hanno mai avuto il coraggio di squarciare il velo della vergogna. Come in tutte le altre stragi italiane senza colpevoli, c'è chi sa ma non parla. Chi avrebbe voluto dire qualcosa è stato fatto tacere per sempre. Bel modo di condurre un popolo all'amore per le sue istituzioni; bel modo di onorare il sangue dei propri figli. Sì perchè l'unico vero colpevole noto è lo Stato, che nè si fece garante di giustizia, nè si mise a disposizione per la ricerca della verità, ma anzi come nel più classico stile mafioso, s'impegnò a tutelare il silenzio, allora come oggi . Che dire..Vergogna! Vergogna! Vergogna!

11/06/11

SICILIA MISTERIOSA: DAGLI OROLOGI IMPAZZITI A CARONIA - (aggiornato il 18/06/2011)


Da qualche giorno in Sicilia sta succedendo qualcosa di davvero curioso ed anomalo. Un numero imprecisato ma cospicuo di orologi digitali continuano a segnare un ora di 15 -20 minuti avanti rispetto a quella corretta, e non importa se vengono riposizionati: il giorno dopo l'anomalia si ripete sempre uguale. Il fenomeno è talmente diffuso che in poche ore un messaggio lanciato su Facebook da due tecnici informatici, ha ottenuto moltissime visite e conferme, tanto che ormai se n'è occupata anche la stampa, prima quella locale, poi la nazionale.
Le poche ipotesi razionali addotte per spiegare le cause di questo strano fenomeno senza precedenti, si concentrano sulla fornitura elettrica e ad eventuali sbalzi d'intensità della corrente; si è notato ad esempio che proprio in questi giorni sono in corso  lavori di manutenzione all'unica cablatura che collega l'isola al continente. I responsabili però sostengono che i picchi relativi alla fornitura elettrica alternativa con cui è momentaneamente rifornita  la Sicilia, sono del tutto nella norma, e che quindi questa non è la risposta; analogamente per completezza, qualcuno poi ci dovrebbe spiegare il meccanismo che legherebbe gli sbalzi di potenziale all'accelerazione del tempo percepito dai sensori degli orologi digitali, i quali tutti vanno solamente avanti e tutti di 15-20 minuti. Come al solito c'è chi tira fuori spiegazioni alternative ma senza il minimo criterio logico, come l'influsso magnetico derivante dall'attività vulcanica dell'Etna, per arrivare ai soliti demoni, fantasmi, extraterrestri. In fondo sarebbe solo una curiosa anomalia, se non fosse che qualche anno fa, fenomeni ben più strani e misteriosi hanno coinvolto sempre la Sicilia, durante la famosissima ondata di avvenimenti insoliti avvenuti a Canneto di Caronia nel 2004, ed in seguito a Riesi. Dunque si tratta di un nuovo mistero che riguarda l'isola, l'ultimo di una lunga lista; infatti se come dicono i teutofoni "einmal ist keinmal" ovvero "una volta è nessuna volta", l'ennesimo fenomeno bizzarro ed inspiegabile che riguarda questa terra, sembra suggerire invece che qualcosa di profondamente strano, ancora incompreso, pervada la Sicilia con una certa regolarità. Malgrado le ridicole conclusioni della magistratura, che per chiudere in fretta l'imbarazzante pagina dei misteriosi fatti di Caronia attribuì a sconosciuti piromani gli incendi spontanei e gli enigmatici fenomeni verificatesi durante l'ondata di qualche anno fa, in verità l'unico vero gruppo scientifico che si occupò della faccenda aveva idee ben diverse. Infatti, prima che venisse inspiegabilmente smantellato il team di specialisti, chiamato ad indagare sugli strani eventi del 2004 direttamente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, il loro portavoce Francesco Venerando dichiarò che secondo i risultati degli esami scientifici effettuati fino a quel momento, le cause avrebbero dovuto cercarsi in un qualcosa in grado di emettere potenti fasci di microonde concentrati, i quali avrebbero innescato i fenomeni elettromagnetici responsabili delle anomalie avvenute a Caronia. Durante gli ultimi giorni d'indagine si stavano concentrando gli sforzi proprio per individuare la sorgente di questi flussi, la quale sembrava provenire dal mare aperto antistante il paesino siciliano. Certo è assai strano che proprio nel momento in cui vennero fuori questi risultati, il Gruppo Istituzionale fu chiuso e privato dei fondi necessari, immediatamente prima di poter offrire risposte certe; per di più nonostante che nel tempo c'è stato chi ha legittimamente inviato ulteriori richieste alle istituzioni per rinnovare e continuare le indagini scientifiche in loco, nessuna iniziativa è stata intrapresa e addirittura neanche risposta è mai giunta; probabilmente l'imbarazzo e tale e la volontà di tenere celate le cause è tale che neanche  si ha il coraggio di parlarne; insomma ci si è ritrovati a sbattere contro il classico muro di gomma, come se davvero qualcuno avesse (e abbia tutt'ora) interesse che la verità rimanga sepolta in fondo al mare.
Comunque per ora non esiste nessun collegamento tra gli orologi impazziti e i fatti di Caronia, se non appunto l'inquietante incidenza di eventi anomali che riguardano la Sicilia. E questi di cui abbiamo parlato sono solo i più noti. Ma perchè le istituzioni non vogliono ottenere e fornire risposte? C'è un qualche coinvolgimento o qualcosa di inammissibile su cui si sta chiudendo un occhio? Sentenze come quella sui fatti di Caronia sono emblematiche, e non fanno altro che dare adito a dubbi inquietanti. Tornando agli orologi, magari si scoprirà che è tutta colpa dell'erogazione elettrica, ma non so se ci si rende bene conto di cosa vuol dire in termini statistici l'alto numero di anomalie che in poco tempo si è concentrato nella regione in questione. Non capita tutti i giorni, neppure tutti i mesi e nemmeno ogni anno che si senta parlare di orologi che viaggiano "avanti nel tempo", e non si è mai sentito di fenomeni come quelli vissuti dalla popolazione di canneto di Caronia, altrove. Insomma sembra davvero ci sia qualcosa di molto strano, circoscritto in quella zona d'Italia, ma sembra anche che non ci sia la volontà effettiva di risolvere davvero la questione, specialmente se indagare vorrebbe dire scoprire qualcosa di ingestibile. Ci sarà da ridere se un giorno un magistrato archivierà tutto, risolvendo brillantemente come a Caronia, anche l'eventuale indagine sul mistero degli orologi impazziti. E i colpevoli? Come per i fatti del 2004 la soluzione sarà semplice e risolutiva: alla fine si concluderà che a mettere in scena il tutto erano i soliti siciliani mitomani, che per cause imprecisate si divertivano a mettere avanti l'ora del proprio orologio, millantando un mistero che non è mai esistito.

Aggiornamento del 18/06/2011
Alla fine il buon senso e la rassicurante spiegazione razionale hanno trionfato ancora una volta e ufficialmente il malfunzionamento degli orologi è stato ricondotto ai lavori di manutenzione al famoso cavo sottomarino che collega la Sicilia alla penisola. A dirla tutta i precedenti controlli della frequenza effettuati appositamente per stabilirlo non avevano riscontrato variazioni nelle linee incriminate; ma questa è la verità che sostengono tutte le teste d'uovo nazionali, sui giornali e sul web, quindi il caso è chiuso: ben inteso è davvero la spiegazione più probabile, e certamente la diffusione via Facebook avrà certamente aumentato la ridondanza dell'evento, facendolo apparire più strano di quello che era. Per lo meno così dicono.  Avranno fatto dei nuovi controlli direte voi.. Prove che il fenomeno sia certamente stato innescato dalla linea elettrica ballerina? Neanche una.. Già... Ma sù... A cosa servono le prove, quando si devono spiegare queste stupidaggini.. stiamo mica parlando di chissà che.. è così e basta, e coloro che ancora si pongono dei dubbi se ne rendano conto: siete dei complottisti che vedete misteri dappertutto. Come dite? Volevate solo capire bene se era effettivamente quella la soluzione, e capirne il meccanismo? Ma per favore non perdete tempo stupidamente.. se proprio non è quella la causa, sarà qualcosa del genere.. e cosa credete che possa mai essere.. Cambiate canale e pensate a qualcos'altro, che è meglio.