Lo scettico non sempre approfondisce; il complottista spesso esagera. COME FARE? SCIENZA, INFORMAZIONE, MISTERO, UFO, PARANORMALE, FENOMENI SCONOSCIUTI, scie chimiche, archeologia e tutte LE MISTERIOSE CONTRADDIZIONI di questo mondo. Ricerco al fine di offrire un'informazione seria e verificata il più possibile, su ciò che la scienza ancora non vuole o non riesce a comprendere completamente. Ovviamente è il mio punto di vista, e mi aspetto che tu dica la tua. BENVENUTO
16/01/10
SINDONE: LE BUGIE DEL CICAP
E' di qualche mese fa la notizia che il CICAP, nella persona di Luigi Garlaschelli, avrebbe riprodotto la Sindone in laboratorio. Infatti secondo Simone Angioni: " Dopo tanti anni di ricerche e speculazioni sulla possibilità di riprodurre una copia esatta del telo esposto a Torino, finalmente si è fatta chiarezza: è possibile riprodurre la Sindone con tecniche che esistevano già nel 1300." Così la gran cassa della propaganda positivista cicappina è partita con conferenze stampa, riunioni settarie e relazioni presso università varie, per far sapere al mondo che loro sono riusciti a chiarirci le idee su quanto poco di misterioso ci sia nel lenzuolo che per molti è ancora il sudario di Gesù Cristo. Infatti grazie a Thor, lui ci ha mostrato quanto siano futili eventuali elucubrazioni sulla possibilità storica dell'autenticità e sull'ipotetica sacralità del lenzuolo di Torino. L'immagine è di Gesù Cristo? Ma per favore, è palesemente un falso medievale. Sarebbe la traccia della resurrezione di Nostro Signore? Ma dai, è un po' di pigmento ocra slavato via! Strano che, tranne per gli amici della bocciofila e i soci CICAP, non ci siano tanti altri scienziati disposti a scommettere sul proprio ateismo fideistico in questo modo, ed è ormai chiaro a tutti come il resto del mondo scientifico rifiuti di pronunciarsi sull'autenticità della Sindone, proprio perchè essa possiede delle caratteristiche davvero peculiari non chiarite, non riproducibili, che in seguito analizzeremo. E se pensate che Garlaschelli sia arrivato là dove emeriti specialisti sindonici non poterono in tanti anni, beh vi sbagliate: purtroppo è la solita mezza verità, la solità tattica da venditori di fumo in cerca della ribalta popolare, per apparire 5 minuti nel tg della rai e prendere gli applausi dei loro amici atteggiandosi a grandi uomini di scienza. Ma veniamo ai fatti: Di per sè la Sindone analizzata al microscopio presenta degli elementi che per anni hanno fatto pendere l'ago della bilancia verso l'autenticità storica, verosimilmente databile ai primi anni del cristianesimo. Questo perchè ci sono particolari così precisi ed imprevedibili, come la trama a lische di pesce, i pollini di piante presenti solo in Palestina attorno al primo secolo, nonchè i segni della crocefissione ai polsi, e non nelle mani come nell'iconografia classica medievale, che logicamente punterebbero a tale epoca . Ma perchè allora insinuare ad una truffa proprio risalente a 600-700 anni fa? Perchè Dio non esiste, e su Gesù ci sono poche certezze storiche, ma soprattutto per rispettare il classico stereotipo da reliquia bisogna estirparne il sacro, e dulcis in fundo perchè il test al Carbonio 14 effettuato anni fa impunemente stabilì XIV secolo. Questo è il vero snodo che autorizza i soliti saccenti materialisti convinti a sproloquiare sulla medeivalità della Sindone. Peccato che ormai nessuno lo consideri più valido. Infatti la Sindone è un tormento inaccettabile per le menti squadrate di certi scettici impenitenti, non era possibile permettere che da questo enigma sgorgasse tutta questa spiritualità e tutta questa superstizione: era troppo pericoloso non razionalizzare il mistero, quindi partì la macchina per la campagna di calunnia, che culminò nella datazione al radiocarbonio. C'è da dire che per quanto lo sforzo di banalizzarne il trucco risultò inutile, chiunque provò a replicarla, con statue incandescenti, pitture varie, vapori e radiazioni, si beccò solo un sacco di pernacchie. Le tesi addotte talvolta riguardavano tecniche ed ipotesi così arzigogolate ed assurde (tra le quali la più bella tirerebbe in ballo addirittura Leonardo Da Vinci) da riempire un bestiario ad hoc. Altre volte quando il metodo poteva essere plausibile è sempre cascato l'asino proprio sulle caratteristiche meravigliose del lenzuolo magico. Infatti come per l'imbrattatura di Garlaschelli, resistono almeno 2 caratteristiche mai eguagliate e non ancora spiegabili da nessuno, senza le quali millantare di aver "riprodotto la Sindone" vuol dire mettersi sullo stesso piano del peggior teleimbonitore truffatore wannamarchiano. Nessuno al mondo è ad oggi riuscito a replicare l'incredibile tridimensionalità dell'immagine sindonica, nè tantomeno a risovere l'enigma dele fibre insanguinate, sotto alle quali non ci sono tracce dell'immagine, che quindi risultano essere precedenti all'"impressione" della figura del corpo. Insomma chiunque avesse "riprodotto" con qualche stratagemma le membra del suppliziato, lo ha fatto senza intaccare in nessun modo la fisiologicità della sostanza ematica: nè con bruciature, nè con acidi, nè tantomeno con pitture varie. Nella versione fallace di Garlaschelli, il quale sostiene che la pittura è scomparsa anche grazie all'invecchiamento del tempo, ma sostanzialmente "lavata" via con procedimenti chimici, non si capisce com mai il sangue sia rimasto integro nonostante questa pulizia chimica. Senza dilungarci sulle inesattezze e sugli altri particolari tralasciati dal drappo di Garlaschelli, (nonostante da bravo scolaro abbia avuto la brillante idea di copiare il compitino a tal punto, da tralasciare sì importantissime caratteristiche, ma facendo quattro bellissime bruciature per riprodurre realisticamente i danni dell'incendio del XVI secolo) come l'approssimazione del suo tentativo di tridimensionalità, e il silenzio tombale sul modo in cui poter risparmiare il sangue dalla contaminazione dell'immagine, sappiate solo che l'aggettivo più gettonato dagli esperti è stato "infantile". Ridicolo sarebbe altrettanto corretto, se non fosse che taluni giornali e una manciata di servizi televisivi degli amici del CICAP, abbiano battuto il ferro fino a farlo diventare caldo, tanto che chissà quante menti impreparate e un po' ignoranti si saranno davvero convinte che quel formidabile scienziato di Garlaschelli, abbia davvero svelato l'arcano della Sindone! Capite l'arguzia e la bassezza di tali buffonate? capite il volume dell'acqua tirata al proprio mulino da questi balbuzienti della scienza, e i vantaggi economici e pubblicitari che ne derivano? Riuscite a comprendere il losco e ingannevole percorso di questi burattinai del sapere, il cui unico senso e scopo è accaparrarsi consenso verso il proprio schieramento? Certo che chi conosce il CICAP, i loro metodi, e soprattutto i personaggi che ne fanno parte, non ne sarà sorpreso, e in fondo non potrà che sorridere ad immaginarsi Garlaschelli e Angioni che di nascosto si pitturano le chiappe di "ocra" (e con con tali penosi risultati!). Ma nel contempo non potrà non dolersi nel capire che un altro gradino è stato salito dalla disinformazione, grazie a questa manovra nichilista bugiarda. Ma non basta. Il CICAP, contando sull'ignorante fiducia, tipica del sentito dire del gregge dei propri sostenitori, espone il proprio capolavoro esordendo così: "La datazione al radio carbonio eseguita nel 1988 ha consentito di confermare che il telo fu prodotto proprio in quel periodo", ovviamente accennando alla datazione medievalista. Ecco! di nuovo mentono sapendo di mentire! Una vera e propria scorrettezza, preambolare il discorso con tale assunto mendace. Quando fu pubblicato il risultato dei 3 test effettuati su lembi del lenzuolo, gli scettici scoppiarono a ridere di gioia sbandierando ai 4 venti la loro vittoria trionfale: la ragione aveva finalmente prevalso sulla fede e finalmente si poteva compatire con un ampia gamma di derisioni tracotanti, i poveri fessi ancora convinti del fatto che su quel lino antico ci fosse l'impronta del Cristo. E le facce rilassate di negazionisti storici di mezzo mondo brillarono soddisfatte e un po sfottenti, come dire: lo sapevo.. Quando recentemente venne finalmente messo in dubbio questo risultato parziale, il messaggio era ormai passato e il pregiudizio aveva messo in serio pericolo, il giudizio dell'uomo illuminato e logico che vuol capire. Ma la realtà è che il test è stato effetuato quando le tecnologie applicabili a questo tipo di ricerca erano all'inizio, e con gravi vizi di forma. In oltre bisogna ammettere che per la sua storia, la Sindone ha avuto diversi tipi di contaminazioni che potrebbero aver compromesso un esito sereno di tali risultati, come ad esempio incendi, fumigazioni, compromissioni biologiche note e sconosciute, incalcolabili. Inoltre come sostenuto da più parti, ad esempio lo storico dott. Canfora ( strenuo difensore della tesi del manufatto medievale) il quale: ""concorda (...) sulla inattendibilità dell'esame con il carbonio 14, che colloca l'origine del manufatto nel Medioevo: "(...) il carbonio 14 per oscillazioni di tempo brevi è, più che inattendibile, inutile. Serve a stabilire se una certa selce è del Pleistocene o dell'Età del ferro. Ma per oggetti come la Sindone o il Papiro di Artemidoro affidarsi all'esame del carbonio 14 è ridicolo"."" Quindi o si effettua nuovamente il test e si stabilisce un criterio valido per effettuarlo, senza cadere negli inghippi che annullano il risultato di quello precedente, o basta, non si annoveri più tale misurazione tra le prove addotte da chiunque sostenga la tesi medievalista. Piuttosto se ne discuta esclusivamente a livello storico. Chi continua a farlo come i lestofanti per il controllo delle affermazioni sul paranormale, INGANNA SAPENDO DI FARLO! La cosa abominevole e odiosa è però che molti scienziati, in primis quelli del CICAP, sanno queste cose ma continuano a far finta di niente, o peggio a mentire, cadendo nella stessa miopia fuorviante tipica proprio dell'atteggiamento fideistico che vorrebbero combattere, dimostrando una volta di più (ove necessario) la propria inadeguatezza nell'ergersi a misuratori delle cose, obiettivi svelatori di misteri. Esiste qualcosa di peggio di chi in nome della ragione e della verità inganna sapendo di farlo, o presenta i fatti nell'ottica parziale delle proprie convinzioni, per giungere forzatamente proprio a quei risultati voluti in partenza? Per questioni di principio lo squallore che emana da questa vicenda è disdicevole e la bassezza di tale raggiro è spregevole. Con questo non si sta dicendo che la Sindone è sacra o magica, me ne sbatto di cosa rappresenta, ma sappiate che se volessimo far di conto e calcolare le probabilità del fatto che sia autentica e che l'uomo ritratto su di essa sia Gesù di Nazaret.. beh sono davvero molto, mooolto elevate. Seriamente. Ad oggi poi un nuovo elemento è saltato agli occhi degli esperti. Infatti come già notato anni fa, esiste l'immagine delle lettere di un probabile cartiglio, collocato sulla sindone, di cui nessuno vi ha mai parlato. Oggi finalmente la dottoressa B. Frale, esimia ricercatrice, Officiale responsabile degli Archivi Vaticani, ha finalmente aperto una nuova era nello studio storico del lenzuolo più famoso del mondo, traducendo quei pochi brani del probabile cartiglio che giacque sul telo di lino, che ossidatosi col tempo, subendo probabilmente lo stesso fenomeno sconosciuto che impressionò l'immagine della Sindone, lasciò la sua impronta. Secondo la dottoressa Frale (come scritto nel libro "La Sindone di Gesù Nazareno") queste scritte sarebbero l'impronta di documenti per l'identificazione della posizione burocratica della salma, che se autenticate, indubbiamente collocherebbero il lenzuolo all'anno 30 D.C., confermando che al suo interno si trovò il corpo di Gesù Cristo. Tutto combacia. Le scritte sarebbero in latino, ove porterebbero il "visto" del governatore romano riguardante il verdetto del Sinedrio, il quale scritto in aramaico conterrebbe proprio l'accusa di sobillazione del popolo imputata a Gesù. In greco invece sarebbero state riportate le disposizioni legali religiose per il trattamento della salma, la quale a causa del delitto commesso, avrebbe dovuto riposare per un anno in un sepolcro pubblico, per purificarsi e poter essere ospitato in seguito nel sacro sepolcro di famiglia. Molti personaggi a livelli trasversali non accettano tali conclusioni, farfugliando di lettere invisibili ed errori grammaticali; fatto sta che a livello storico, tutto sembra più che plausibile. In fatti le 3 lingue erano quelle parlate in Palestina a quei tempi, sotto il dominio dell' Impero Romano all'epoca di Tiberio. Le disposizioni legali burocratiche e l'ipotetico cartiglio , probabilmente applicato al sudario da un ufficiale romano dello Stato Civile , corrispondono a plausibilità storica, e la data del 30 D.C. è quella più verosimile per la morte storica di Gesù. Perchè allora se a livello scientifico tutto punta verso l'autenticita del lenzuolo, e a livello storico tutto sembra richiamare la figura di Gesù Cristo il Nazareno, ancora si esclude scientificamente la possibilità che lo sia? Perchè taluni scienziati si affannano ancora a confutarne le certezze, piuttosto che a confermarne gli elementi peculiari? Di cosa si ha paura??
Uno dei pochi ricercatori sereni è proprio uno della primissima ora, ed è forse il più preparato scienziato che abbia studiato a fondo la Sindone. Questi è il dott. Baima Bollone, docente di Anatomopatologia all'Università di Torino. Egli sostiene che la così detta Sindone è: un lenzuolo funerario che è stato messo sotto il cadavere, poi adagiato sopra e chiuso ai piedi. Se ne vede l'immagine del lato superiore ed inferiore. E' certamente l'immagine di un cadavere. E' la posizione di rigor mortis di un uomo crocifisso, presentante un ampia lesione sul costato da cui è fuoriuscito sangue dopo la morte. Quando ancora vivo deve aver subito diverse lesioni da flagellazione e l' imposizione di un casco di spine sul capo. Per la posizione dei chiodi nelle membra, 'inchiodamento è quello tipico della crocifissione romana. L'uomo a cui appartiene il cadavere era snello, alto e di tipo semitico. Il sangue è vero sangue umano: non è un dipinto, non è un falso. Baima Bollone sostiene che la riproduzione di Garlaschelli, "che è stata così pubblicizzata recentemente" è grossolana, e non riporta le principali caratteristiche peculiari del lenzuolo originale. Infatti sul lenzuolo esiste un divario tra le macchie di sangue e le immagini corporee. Ovvero le macchie di sangue vitale sono state versate prima della produzione delle immagini (come già spiegato in precedenza infatti, al di sotto delle macchie di sangue non vi è traccia delle immagini). Per di più esiste una discrepanza topografica tra le macchie e le immagini: man mano che ci si allontana dal centro del lenzuolo verso la periferia, le macchie ematiche presentano un allargamento, la classica deformazione da contatto, come raddrizzando una superficie curvilinea, mentre le immagini, del volto ad esempio, hanno una caratteristica proiezione lineare, oltre che tridimensionale: pur nascendo da una superficie "curvilinea" (quella del capo) non hanno tale deformazione. Questa enigmatica disposizione dei fattori rimane infalsificata (da Garlaschelli) ed al momento infalsificabile. Secondo l'esimio professore (che la sa lunga) la Sindone non è un manufatto, ma una realtà archeologica. In conclusione non vi sono certezze scientifiche sulla datazione e sull'identità dell'uomo della Sindone, ma tutti gli indizi logici indicano che, per lo meno storicamente, sembra davvero autentica. Le probabilità sono di gran lunga superiori a quelle richiamanti ad un'ipotesi di falsificazione medievale, a maggior ragione se considerato un manufatto. Capisco la frustrazione di Garlaschelli, del CICAP, e di tutte quelle teste d'uovo che vorrebbero distruggere ed eliminare il meraviglioso da questo mondo, e razionalizzare il mistero anche di questo oggetto. Ma non è certo con 4 stracci dipinti con sostanze disponibili nel XIV secolo, che si può spiegare un enigma come quello in questione, così come non si può eliminare l'ipotesi che esistano poteri psichici sconosciuti ed eventi metafisici reali per il fatto che nei loro laboratori non si possano provare scientificamente. La mentalità della negazione non paga in questo campo, e fino a quando il CICAP o chi per essi non si renderanno conto che il cosmo non è fatto a misura d'uomo, continueranno a prendere sonore cantonate come in questo caso. La scienza deve essere affascinante, ma soprattutto affascinata dal mistero, non porsi ad esso in posizione di pregiudizievole superiorità. Sciocchezze come questo esperimento verranno presto dimenticate, così come i protagonisti di questa storia, ma possiamo dire lo stesso del messaggio che hanno insinuato? Resta infinita tristezza per la mancanza d'umiltà, ma soprattutto per l'atteggiamento meschino, di chi pur avendo idea della meraviglia insita in certi fatti delle umane esperienze, preferisca temere l'ignoto anzichè percorrerlo nella sua avventurosa ricerca, e guadagnandosi con la paura il diritto di ergersi a giudice assoluto, inganna gli uomini, esaltando la propria cecità a virtù sublime.
Qui la puntata dedicata alla sindone di "Alle 9 in punto" programma radiofonico condotto da Oscar Giannino, che richiamato la mia attenzione sul caso.
scusa il commento completamente privo di contenuto, ma...
RispondiEliminalo sai che hai scritto proprio un bel post? :)
ciao ciao
K.
ti ringrazio Kaeel.. anche se sono stato troppo prolisso pur avendo eliminato molti periodi e particolari che avrei voluto aggiungere. ci ho messo quasi 2 settimane a finirlo(non ho molto tempo per scrivere purtroppo)ma ci tenevo a parlarne. comunque sai, non è così famoso il mio blog e qualsiasi commento, specie se positivo, è sempre un gran incoraggiamento a continuare. grazie ancora! ;)
RispondiElimina...infatti la "lunghezza" mi aveva stupito (prima domanda: "ma quanto cavolo ci ha messo per scriverlo?").
RispondiEliminaComunque la forma era buona e l'ho trovato piacevole da leggere, quindi son arrivato tranquillamente fino alla fine ;)
Mi sono piaciuti inoltre gli approfondimenti che hai fatto e la posizione che hai cercato di mantenere nell'articolo... Erano anni che non mi interessavo particolarmente alla questione sindone, quindi un ripassino + aggiornatina ci stavano ;)
Caro WB, i cicapioti sono dei disperati, frustrati da anni di mediocrità, i quali credono che basti uno straccetto di diploma di laurea per fare dei fisici, dei biologi, dei medici di vaglia. Noi dell'ambiente alternativo al sistema, dovremmo ad un certo punto non dare loro alcun credito, perdiamoli di vista e basta. Del resto, nessun ente di ricerca scientifico di livello internazionale ha niente a che spartire con questa banda di cialtroni della scienza. A cominciare dal mezzo busto televisivo pieroangela (lo scrivo tutto attaccato perché è diventato un marchio di fabbrica della fesseria) fino ad altri compagnucci di brigata, hanno cercato di screditare, di infangare tutto ciò che non cade sotto i sensi, religione, metapsichica, parapsicologia, ufologia, esoterismo. Ci si dovrebbe domandare: chi li paga? a chi giova?
RispondiEliminaNon diamo più alcun credito ai cicapioti italiani, non meritano nemmeno risposte. Sono dei disperati scientisti ottocenteschi, alla deriva cerebrale, niente più.
RispondiEliminacaro angelo hai perfettamante ragione, ed in fondo è anche la mia frustrazione che parla, ma nel contempo il loro messaggio filtra sempre e il danno che ne deriva, si riperquote comunque sulla vita socio culturale del paese. ho pena per quella moltitudine chiusa alla meraviglia della vita poichè succube della mentalità fideistico-positivista. e sai quante menti non riescono a trovare la via di mezzo tra wannamarchi e pieroangela? penso sia giusto mostrare alle poche persone ancora pronte a mettersi in discussione, una terza via. che si rendano conto quanto le altre 2 siano mendaci!
RispondiEliminaNonostante la lunghezza del post sono riuscito a leggerlo tutto perchè molto interessante e perchè condivido pienamente il contenuto, già da me conosciuto, ma riletto con piacere perchè assai colorito. La sfacciataggine con cui certi uomini di scienza si presentano al mondo con le loro pretese scoperte deve giustamente essere smascherata.
RispondiEliminaTu dicevi: qualsiasi commento, specie se positivo, è sempre un gran incoraggiamento a continuare."
RispondiEliminaQuesto genere di lavoro e di meritorio impegno merita di essere letto e conosciuto. Per cui l'ho ripostato nel mio forum, citando ovviamente la fonte.
grazie davvero.. ovviamente non ci guadagno nulla da questo.. è solamente un tentativo di ricerca della verità spinto da infinita passio9ne per la metafisica, e amore per il mistero. Vorrei tanto farne il lavoro di una vita, ma è difficile immaginare un modo per renderlo una professione. Comunque credo che siamo davvero in tanti a prodigarci spassionatamente, nel tempo libero, per combattere la menzogna e il silenzio. é un mezzo meraviglioso internet, ha permesso il risveglio e la condivisione.
RispondiEliminaCaro WB,
RispondiEliminanel tuo articolo hai accennato giustamente alla scarsa attendibilità della radiodatazione di cui vanno tanto fieri gli sbandieratori della supposta falsità della Sindone.
Ecco invece, che la scienza stessa ci dice che la radiodatazione presenta i seguenti elementi di dubbio:
Le variazioni della concentrazione di 14C nell'atmosfera del passato sono state studiate principalmente tramite la dendrocronologia: misurando la concentrazione di 14C in resti di alberi di età nota si è ottenuta una curva di calibrazione, usando la quale l'età radiocarbonica di un campione (cioè l'età calcolata in base al suo contenuto di 14C) viene corretta per ottenere la presunta età effettiva. L'applicazione di questa calibrazione comporta generalmente la determinazione di più età differenti, ciascuna con una diversa probabilità ed un differente margine di errore. Organismi che assumono carbonio di diversa provenienza, per esempio fossile (nel qual caso si ottiene una datazione più antica) restituiscono datazioni completamente sbagliate.
Anche le già citate variazioni di breve e lungo periodo della concentrazione di 14C nell'atmosfera influenzano la datazione, che richiede quindi di essere calibrata tramite il confronto con la dendrocronologia.
Può accadere in archeologia, che la radiodatazione di un campione dia un risultato in disaccordo con la stratigrafia del sito nel quale esso è stato dissotterrato, o con la sua datazione determinata con metodi differenti.
In genere vanno considerate le condizioni ambientali e le caratteristiche del sito da cui si preleva il campione. Tuttavia a volte anche campioni trattati con la massima cautela danno datazioni anomale a causa di variazioni del 14C le cui cause spesso rimangono ignote non potendo ricostruire in modo assoluto le "vicissitudini biologiche" del reperto.
Willi Wölfli, direttore del laboratorio AMS del Politecnico di Zurigo uno dei massimi specialisti mondiali del campo, ha riportato che per 64 campioni prelevati in siti archeologici egiziani, l'età radiocarbonica differiva da quella determinata in base alla cronologia comunemente accettata della storia egizia in media di 400 anni, e per alcuni campioni fino a 800-1200 anni sia in eccesso che in difetto .
grazie per i particolari. infatti.. come detto anche molti scienziati e "medievalisti" sostengono l'assoluta inadeguatezza del test al radiocarbonio per valutare la Sindone ed oggetti archeologici analoghi. per di più la S. ha subito talmente tante contaminazioni organiche da eliminare ogni possibilità di datazione tramite il tasso di Carbonio. Come detto chiunque sostenga il contrario è un buffone o un truffatore.
RispondiEliminaMario, ho scritto un post sul tuo sito "vera fede" .. L'hai visto?
L'articolo è splendido: grazie.
RispondiEliminaMi sono permesso di postarne una parte sul blog del dott.Tornielli, vaticanista de Il Giornale, nel thread "La Sindone e il falsario superman".
Grazie ancora
John Coltrane
x J. Coltrane
RispondiEliminati ringrazio molto, sono contento se qualcuno condivide.
e.. gran bel nome..
bell'articolo!
RispondiEliminaBeh... devo dire che, sebbene l'articolo sia molto interessante, non mi trovo d'accordo con quanto scritto: purtroppo (per chi vuol credere) sono così tante le prove presentate dai detrattori che non ci sono margini di dubbio sul fatto che la sindone sia solo un falso medievale.
RispondiEliminaLa trama a lisca di pesce del tessuto, ad esempio, è tipica del periodo medievale.
Il test al radiocarbonio è inquinato e non attendibile, è vero, ma allora che la Chiesa lo faccia ripetere!
La TRIDIMENSIONALITA’ è invece stata ottenuta da Garlaschelli!!!!!!!! Leggere “Focus storia” di febbraio, credo…
Il sangue è stato analizzato solo in minuscola percentuale, probabilmente è sangue vero ma senza studi più approfonditi non possiamo saperlo con certezza, né verificare ciò che scrivi…
Garlaschelli ha usato sostanze chimiche ovviamente, ma non ha mai detto che siano state usate sull’originale: è semplicemente il tempo passato, circa 700 anni (come più volte dimostrato non solo dal cicap), ad aver dato quell’aspetto al telo e ai pigmenti…
Delle famose scritte in realtà non c’è traccia: sarebbero scritte con caratteri diversi, in sensi diversi di lettura e chiunque ci potrebbe leggere qualsiasi cosa… E la studiosa in questione non è nota per essere imparziale, dato che è alle dipendenze del Vaticano e che ha presentato altri studi piuttosto carenti e privi di prove…
In più il vescovo locale, nel 1300, scrisse al papa in persona lamentandosi del fatto che stavano mostrando ai fedeli un falso sudario di Cristo, tanto è vero che nelle esposizioni successive, in Francia, non poteva essere mostrato senza che un frate dicesse pubblicamente ai presenti che era solo una copia…
E potrei continuare…
Sarebbe bello credere al fantastico, ma per farlo è necessario scoprire davvero qualcosa di magico, e che lo sia fuori da ogni dubbio: sarà arido e privo di fantasia, ma per convincere uno scettico come me le prove presentate devono essere al di fuori di ogni ragionevole dubbio, e la storia della sindone fa acqua da tutte le parti…
Non odiatemi, scrivo per il gusto di dibattere e con gli altri scettici non c'è gusto...
1) Il fatto di aver trovato qualche tessuto con trama a lisca di pesce di epoca medioevale non autorizza a sostenere che non ve ne fossero al tempo di Cristo.
RispondiEliminaI pochi reperti trovati coevi a Cristo non permette di escludere che vi fossero tessuti di altri tipi.
2) Gli agenti inquinanti dei fumi, degli incendi, di microspore e funghi e altre sostanze sulla Sindone, renderebbero sempre inattendibile una datazione al radiocarbonio che già di per se stessa si è dimostrata tale in molti altri casi. Tale metodo è da scartare, soprattutto per la Sindone, ma può andar bene solo per stabilire se un reperto è del mesozoico o paleozoico.
3) L'immagine sulla sindone non dipende da coloranti ma è il risultato di una disidratazione superficialissima con caratteristiche di tridimensionalità e di negativo fotografico. Il sangue si è depositato prima della proiezione della immagine e il sangue ha le tre tipologie: arterioso,venoso e cadaverico. Queste cose sono state scoperte solo molto tempo dopo il medioevo e nessum falsario era a conoscenza di simili particolarità.
Garlaschelli ha solo ottenuto un dipinto con una certa tecnica pittorica ma non ha ottenuto tutte le peculiarità compresenti sulla Sindone. Resta perciò un tentativo ridicolo di riproduzione anche se i detrattori vogliono per forza prenderlo in considerazione.
4) Nel mondo sono state rifatte molte copie della sindone, per cui può anche darsi che quella esposta nel 1300 e dichiarata un falso potrebbe essere una delle copie, oppure il vescovo riteneva per falso il telo vero, non avendo i mezzi che abbiamo oggi per verificare che solo tale Sindone fosse immune da interventi umani.
5) Sulle scritte sindoniche si sta studiando e occorrerebbero altre verifiche.
In ogni caso per avere ben 100 motivi seri che fanno ritenere che la Sindone abbia realmente avvolto il Corpo di Cristo si può passare al vaglio questo studio :
http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9085437
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RispondiElimina1)
-cit:"sono così tante le prove presentate dai detrattori che non ci sono margini di dubbio sul fatto che la sindone sia solo un falso medievale."
Quali sarebbero le prove scusa? a dire la verità ci sono molte più prove a sostegno dell'autenticità storica che sul falso medievale.
-cit: "La trama a lisca di pesce del tessuto, ad esempio, è tipica del periodo medievale"
Direi che è consolidato il fatto che la trama a lisca sia invece tipica della Galilea del I secolo.
-cit:"Il test al radiocarbonio è inquinato e non attendibile, è vero, ma allora che la Chiesa lo faccia ripetere! "
Hai ragione, ci sarebbero anche i campioni pronti (vedi qui: http://insolitanotizia.blogspot.com/2010/04/sindone.html -verso la fine)ma non è così semplice comunque, e non è un metodo d'indagine appropriato.
-Mi spiace ma la tridimensionalità autentica della sindone non ha niente a che fare col grottesco tentativo di G.
Ad<esempio vedi qui: http://www.sindone.it/ricerche_immagine.asp?sm=sindone&check=null&ss=1)
-secondo la maggior parte degli scienziati è sangue umano maschile di gruppo AB. Non è ricostruibile il dna (se non forse il mitocondriale)ma è sangue al 99,9%.
-Il CICAP non ha dimostrato NULLA a proposito della autenticità o meno della sindone. Il fatto che siano "700 anni (come più volte dimostrato non solo dal cicap), ad aver dato quell’aspetto al telo e ai pigmenti…"
lo dici tu e forse quelli del CICAP, ma non esiste dimostrazione scientifica di questa illazione. Anche perchè se qualcuno lo avesse dimostrato non saremmo qui a disquisirne.
-Sulle scritte e sulle tesi di B.Frale: si tratta di elaborazione storica (le tesi)plausibile, mentre per le scritte il dibattito è aperto anche se convengo con te che non sia elemento certo (neanche molto affidabile). Ma non è escluso che esistano davvero.
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RispondiElimina2)
-Quella del vescovo è storia tirata fuori dai soliti scettici ad oltranza: è evidente che in mancanza di controprove valide, le dicerie di un vescovo (applicate poi a chissà cosa e perchè)siano considerate più decisive di innumerevoli analisi scientifiche che incoraggiano invece alla tesi dell'autenticità.
-cit: "E potrei continuare…"
più che potresti, dovresti, perchè fin qui nulla di interessante o decisivo a favore della tesi dell'artefatto medievale è stato detto da te, in questo commento.
-cit:"Sarebbe bello credere al fantastico, ma per farlo è necessario scoprire davvero qualcosa di magico, e che lo sia fuori da ogni dubbio: sarà arido e privo di fantasia, ma per convincere uno scettico come me le prove presentate devono essere al di fuori di ogni ragionevole dubbio, e la storia della sindone fa acqua da tutte le parti…
Non odiatemi, scrivo per il gusto di dibattere e con gli altri scettici non c'è gusto..."
Non ti odio, almeno io, anzi..
sarebbe bello che non esistessero 2 blocchi fideistici per i quali le cose meravigliose del mondo sono o miracoli o stupidaggini, a priori.
La sindone fa acqua solo dal punto medievalista, e nei fatti questa tesi non gode di nessunissima prova a sostegno, malgrado questo, tutti gli idioti materialisti preferiscono chiudere gli occhi di fronte alle numerose caratteristiche uniche e irripetibili della sindone, a dimostrazione che l'interesse è confutare , non conoscere la verità.
Non sto dicendo che è magica, ma che ci sono molte contraddizioni inspiegate che la rendono misteriosa. E' il solito atteggiamento positivista di non voler dare a Cesare quel che è di Cesare,e non voler ammettere la propria inadeguatezza. Quando si è di fronte ad un caso che non permette agli scettici di fare a pezzi la metafisica o di riscrivere la storia, allora si arriva alla denigrazione metodica, come i peggiori dei fedeli.
Se<sei una persona intelligente dovresti renderti conto che il mondo è pieno di cose misteriose, ignote, inspiegate (e magari inspiegabili). Bisogna anche avere il coraggio e la fortuna di accorgersene, ma di fronte ad esse il vero amante della scienza dovrebbe eccitarsi per conoscere, non smaniare per denigrare e confutare.
Qui se sei scettico e ragioni con la tua testa, sei il ben venuto. IO sono il primo che vado a rompere le palle ai debunkers per confrontarmi, ma la logica, l'autenticità intellettuale e l'apertura mentale sono indispensabili per una discussione costruttiva.
Ciao W.B.
RispondiEliminavolevo segnalarti che Attivissimo ha postato un articolo sulla Sindone http://attivissimo.blogspot.com/2010/07/sindone-intervista-garlaschelli.html citando un'intervista a Garlaschelli http://www.stukhtra.it/?p=2958
Non so se li avevi già visti... In caso, mi permetto di segnalarli (siccome son ancora combattuto fra una tesi e l'altra, la cui guerra che sembra imperversare a colpi di link).
Ciao :)
K.
Tu sì che sei una persona da prendere in considerazione. Mamma mia... scrivi con tale livore che non crederei ad una parola di quello che dici neppure se tu dicessi che fuori c'e' il sole... Chi è contrario alle tue tesi "famiglia.." e "mente ... sapendo di mentire. " Invece chi pretende di individuare un polline presente... solo in Palestina ... e solo nel 33 d.c. è un degno scienziato , degno di considerazione.. Ascoltami tu credi pure a tutto quello che vuoi , ma certo che gli scienziati hanno l'obbligo di impedire che alla gente comune venga imbonita con frottole degli stregoni di sorta. Io sono un geologo,ma sarei felice di sapere che la sindone è autentica. Però non mi voglio far prendere per il sedere da chi sostiene che il test del radiocarbonio non è attendibile mentre lo sono i ... polli..ni. Allora tu bacia pure tutte le pile che vuoi , ma sciacquare la bocca quando parli della scienza..
EliminaMaledetto T9 , ho scritto di getto quelle considerazioni con lo Smartphone ed è venuto fuori un discorso quasi illeggibile. Farfuglia me lo ha cambiato con famiglia e tutta una serie di altre cose sono venute fuori. Me ne scuso. E' proprio vero che con il telefono si deve telefonare e basta.
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