21/09/09

MISTERIOSO RAGGIO DI LUCE FOTOGRAFATO DA SCIENZIATO. ( da: © 2009 by Linda Moulton Howe, Reporter and Editor, Earthfiles.com)

( da: © 2009 by Linda Moulton Howe, Reporter and Editor, Earthfiles.com)



( da: © 2009 by Linda Moulton Howe, Reporter and Editor, Earthfiles.com)



Il 19 settembre Tyler Nordgren, Professore Associato di Fisica e Astronomia del Dipartimento di Fisica dell' Università di Redlands, California, era con una dozzina di allievi nell'Acadia National Park, nel Maine, per un corso di fotografia notturna. Mentre erano posizionati sulle sponde dell'Eagle Lake con le fotocamere pronte, comparve un' enorme fascio di luce silenzioso, non identificato e assai misterioso, vicino alla loro postazione. Ovviamente qualcuno tra gli astanti non perse l'occasione e lo fotografò, e alcuni giorni dopo segnalò l'avvistamento corredato di alcune foto al MUFON, il massimo organismo ufologico americano.
Chi ha spedito le foto ha dichiarato: "Approssimativamente alle 19,50 noi tutti osservammo un oggetto luminoso che era apparso all'improvviso proprio davanti a noi. Sembrava scendere nel cielo, brillando come se bruciasse, creando un cono di luce che illuminava il suolo molto più intensamente di un lampione che nella nebbia crea quell'effetto. Un lampione nella nebbia non riesce però ad illuminare in questo modo per terra... La nebbia e la luce sparirono lentamente dopo circa 45 secondi. Sembrava scomparire lentamente sfumando dal cono (di luce nda) ad una velatura nel cielo."
Dopo che questo fatto è stato reso noto diverse persone stanno investigando la cosa, anche se nessuno, compreso il Prof. Nordgren evidentemente, è riuscito ad identificare l'origine dello strano fenomeno luminoso, che appare chiaramente come un classico caso di avvistamento ufologico. Questa volta però, tranne si tratti di uno scherzo elaborato, ci sono uno scienziato e degli studenti di fisica/astronomia che stanno giust'appunto imparando la fotografia notturna, armati di mezzi adeguati. Quindi le solite ciance riguardanti la credibilità dei soggetti e l'ironica coincidenza che vede sempre qualche fotografo pasticcione al cospetto di un fenomeno irripetibile, sono fuori luogo. Ora come al solito però ci tocca aspettare i risultati, che con gran probabilità certificheranno l'inidentificabilità dell'oggetto, quindi sarà l'ennesimo caso inspiegabile che andrà a scomparire negli archivi, in mezzo agli altri migliaia. Fino a quando la ricerca scientifica non si vorrà applicare in maniera ulteriore, andando oltre la catalogazione, vagliando metodologie d'indagine ad hoc, il risultato sarà sempre il medesimo. Fino a quando qualcuno non deciderà che è ora di intraprendere una nuova era, magari incoraggiati dallo stato o da qualche grande istituto scientifico, creando una nuova branca scientifica specifica, resteranno solo le statistiche, una schiera infinita di fatti che volontariamente viene ignorata, un numero enorme di episodi che gridano una spiegazione. Eppure le persone che dovrebbero darle, continuano nella loro ignvia nascondendosi dietro un clichè anni '50, pur essendo ormai arcinota l' attenzione sotterranea per l'ufologia che da sessant'anni esiste ai massimi livelli scientifico/militari. E' sconcertante l'ipocrisia dilagante nel mondo accademico, ed era comprensibile fino a ieri, viste le difficoltà alle quali si andava in contro se si osava attirare attenzione su tutto ciò che era vagamente concernente l'ufologia. Ma oggi le cose sono cambiate: i governi ammettono l'esistenza degli ufo e di avere raccolto segretamente montagne di x-files, i piloti di linea non sono più a rischio carriera se compilano il rapporto di mancata collisione causata da strani velivoli sconosciuti, non esiste più la guerra fredda, e non mancano illustri scienziati favorevoli alla causa. Se ancora si esercita resistenza è solo colpa di una vergognosa immobilità retorica, tipica del decrepito mondo accademico consevatore, e della presenza di poteri forti e semi occulti che traggono ancora beneficio dal vantaggio di conoscienza accumulato negli ultimi 50 anni, ottenuto grazie allo studio e allo sfruttamento che in segreto hanno fatto del fenomeno. Probabilmente oggi sono maggiormente costretti a venire allo scoperto o a condividerlo con troppe parti informate della cosa, ma chi ha il potere allora sceglierà di condividerlo con l'umanità, o sfruttarlo nuovamente ma su una nuova allargata scena globale? Fino a quando la scienza non si affrancherà dai propri stereotipi oscurantisti e non si approprierà dei mezzi adeguati per studiarlo, la gestione del fenomeno ufo resterà in mano a pochi uomini di potere, e solo circostanze fortunose o drammaticamente funeste renderanno possibile la conoscienza della verità, che ogni essere umano ha già da tempo la capacità e il diritto di condividere.

fonte della notizia e altre foto: http://www.earthfiles.com/index.php?category=Headline+News

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