Ammetto di aver peccato di ingenuità. Nell'articolo del 02/07/09 ipotizzavo che quello che si vedeva in un cratere lunare potesse essere un "glass tube" simile a quelli più famosi trovati su Marte. Ora l'ipotesi per quanto suggestiva è piuttosto campata in aria per la totale mancanza di prove scientifiche, se non per una foto poco definita che non costituisce un solido appiglio speculativo, e sebbene a guardarla il sospetto nasca spontaneo mi sono reso conto grazie alla discussione privata con alcuni utenti, che il vero problema non era se quello lunare potesse essere un "glass tube" in stile marziano, ma che secondo la NASA e diversi ricercatori non esiste nessun "tubo" su Marte. Infatti secondo questi ciò che appare come convesso e tondeggiante è in realtà concavo o comunque pianeggiante: in definitiva sarebbero increspature tipo dune di sabbia contenute nei canali cicatriziali della crosta marziana (probabilmente create dal vento) che darebbero l'illusione di tubi o "vermi" per dirla come Arthur C. Clarke. Proprio il famoso scrittore ed altri ricercatori tempo fa chiesero direttamente alla NASA di rispondere in merito a tale (presunta) eccezionale anomalia, e si videro ribattere che ... "Realize one critical fact--these are not "tubes"...the positive relief is an ILLUSION--the area is crossed by concave valleys. The transverse dune trains are emplaced on the valley floors--this is not new, either or Mars or the Earth." ...
In più dal California Institute for Physics & Astrophysic arrivarono queste delucidazioni:
Here's what's going on, to me anyway: First take a look at the synoptic overview image and convince yourself from the lighting of the impact crater that the illumination is coming generally from the left. So what you're looking at is actually a valley, not a "...glass worm..." The bright striations across the feature are actually a series of transverse dunes (I suppose they also qualify as sief dunes) running along the bottom of the valley, more or less perpendicular to its axis. It is interesting that they are so bright, but that could be the effect of both an intrinsically high albedo from a source region different than the valley floor layer, OR just a phase angle effect from a sun facing slope directed more or less toward the camera. Note that a lot of other terrain irregularities from the upper plateau surface also exhibit a bright backscattering effect. This kind of dune train aligned along a valley axis has been seen before (I think even from Viking data) but definitely has been seen before in MGS data. Very interesting, but more from the point of view of people who worry about eolian transport and markings on Mars as indicators of paleo wind regimes...when you have dunes collecting like this, it means that the underlying surface has been fairly swept clean of loose material and that the interdune areas are sand or dust free...with the material piling up in dunes due to interactions between the terrain and the atmospheric boundary layer...the more-or-less constant spacing is an aerodynamic resonance effect (kind of like hydrodynamic standing waves) and is common in terrestrial deserts. Nevertheless, a very interesting and evocative pictures...but not really any more than that.
Dr. Bernard Haisch
California Institute for Physics & Astrophysics
366 Cambridge Ave. Palo Alto, CA 94306
Director, California Institute for Physics & Astrophysic(CIPA)
Scientific Editor, The Astrophysical Journal
phone: 650-327-6284 ext. 205, fax: 650-327-6294
1) il vento necessario a creare queste dune non dovrebbe sussistere sul suolo marziano dove l'atmosfera è circa l'1% di quella terrestre, quindi un nostro uragano là è una brezza leggera.
2) il vento dovrebbe essere costante ed unidirezionale per mantenerle perfettamente integre.
3) la riflessione della luce e la colorazione del materiale che li compongono risultano completamente diverse dal terreno del contesto in cui sono inseriti, quindi se fossero il risultato del vento dovrebbero esserci delle corrispondenze.
4) se fossero canalizzazioni ventose ci dovrebbero essere delle grandi aperture ad "imbuto" in cui il vento dovrebbe accumulare potenza incanalandosi, ma così non è.
5) le striscie bianche sono perpendicolari al terreno. anche quando esso curva le striscie curvano senza che mai si presentino degli accumuli di sabbia come invece dovrebbe succedere se fossero superfici concave e di sabbia.
6) in diverse crepe in cui compare il fenomeno si può notare come nello stesso canale si presentino più "tubi"su diversi piani, come se scorressero gli uni sopra gli altri, fenomeno inpossibile da spiegare con dune a "gradini" paralleli ai bordi.
7) le striscie bianche perpendicolari sono chiaramente unite alle loro estremità da un bordo distinto che corre parallelamente al terreno. L'ipotesi "dune" non può spiegare in neesun modo tale costante caratteristica.
8) è talvolta visibile come si possano intravedere le striscie bianche perpendicolari spuntare da sotto strati di terreno eroso o crollato. L'ipotesi "dune" non può spiegare questo fenomeno.
9) si può notare come la consistenza del materiale e soprattutto la sua speculare riflessione della luce lo facciano assomigliare ad una sostanza vetrosa o simile alla plastica, specialmente in punti in cui un ostacolo del terreno crea una "bolla" del materiale componente dei "tubi" che mostra chiaramente un riflesso di luce tipico, inspiegabile con la teoria della sabbia.
8) questi oggetti formano talvolta un ombra che risulta compatibile con la teoria dei tubi, ma mai con la teoria delle "dune".
Capisco che bisogna avere coraggio per propendere verso la teoria di tubi, contraddicendo la NASA e tanti eminenti scienziati, ma andando a fondo nell'analisi di tale fenomeno la teoria delle dune fa' in fretta a sgretolarsi. Non è possibile esserne certi, bisognerebbe andare lì a controllare di persona, ma sono abbastanza convinto che siano grossi lunghissimi "tubi" di materiale traslucido che corrono su e giù, dentro e fuori per tutta la superficie del pianeta rosso. Ulteriori speculazioni sarebbero azzardate se si vuole mantenere una certa serietà, ciò non toglie meraviglia a questa bizzarra manifestazione, trovata dall'uomo a migliaia e migliaia di chilometri, su un pianeta alieno.
Ho ricevuto un tuo commento, ma non ho trovato su quale articolo, così ti rispondo per ingraziarti qui. Se non ti abbiamo già aggiunto sul blog dedicato alle scie chimiche, ti inseriamo quanto prima.
RispondiEliminaCiao
grazie.. non solo scie comunque.. soprattutto ufo ed esopolitica..
RispondiEliminaciao